Della 4° settimana di Pasqua.
San Marco,
Evangelista.
Prima lettura.
Vi saluta Marco,
figlio mio.
Dalla prima lettera di
san Pietro apostolo (5,5b-14)
Carissimi, rivestitevi
tutti di umiltà gli
uni verso gli altri,
perché Dio resiste ai
superbi, ma dà grazia
agli umili.
Umiliatevi dunque
sotto la potente mano
di Dio, affinché vi
esalti al tempo opportuno,
riversando su di lui
ogni vostra preoccupazione,
perché egli ha cura di
voi.
Siate sobri, vegliate.
Il vostro nemico, il
diavolo, come leone
ruggente va in giro
cercando chi divorare.
Resistetegli saldi
nella fede, sapendo che
le medesime sofferenze
sono imposte ai
vostri fratelli sparsi
per il mondo.
E il Dio di ogni
grazia, il quale vi ha chiamati
alla sua gloria eterna
in Cristo Gesù, egli
stesso, dopo che
avrete un poco sofferto,
vi ristabilirà, vi
confermerà, vi rafforzerà,
vi darà solide
fondamenta.
A lui la potenza nei
secoli. Amen!
Vi ho scritto
brevemente per mezzo di
Silvano, che io
ritengo fratello fedele,
per esortarvi e
attestarvi che questa è
la vera grazia di Dio.
In essa state saldi!
Vi saluta la comunità
che vive in Babilonia,
e anche Marco, figlio
mio.
Salutatevi l'un
l'altro con un bacio
d'amore fraterno.
Pace a voi tutti che
siete in Cristo!
Parola di Dio.
Vangelo.
Andate in tutto il
mondo
e proclamate il
Vangelo.
Dal Vangelo secondo
Marco (16,15-20) anno pari.
In quel tempo, [Gesù
apparve agli Undici]
e disse loro: «Andate
in tutto il mondo
e proclamate il
Vangelo a ogni creatura.
Chi crederà e sarà
battezzato sarà salvato,
ma chi non crederà
sarà condannato.
Questi saranno i segni
che accompagneranno
quelli che credono:
nel mio nome
scacceranno demòni,
parleranno lingue
nuove, prenderanno in
mano serpenti e,
se berranno qualche
veleno, non recherà
loro danno; imporranno
le mani ai malati
e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo
aver parlato con
loro, fu elevato in
cielo e sedette alla
destra di Dio.
Allora essi partirono
e predicarono
dappertutto, mentre il
Signore agiva
insieme con loro e
confermava la Parola
con i segni che la
accompagnavano.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Oggi la Chiesa festeggia la
presenza di san Marco,
discepolo del Signore e primo,
fra di essi, ad avere
avuto l’idea di scrivere un
resoconto ordinato
della vita e della predicazione
del Signore Gesù.
Onore al giovane Marco, nell’anno
in cui
leggiamo per intero il suo
straordinario Vangelo!
Adolescente di Gerusalemme,
Giovanni Marco
è uno dei discepoli del Signore
nella capitale
ed è a casa di sua madre, sul
monte Sion,
che la comunità apostolica si
raduna quando
è a Gerusalemme, ed è
probabilmente
proprietà dei suoi famigliari l’orto
degli
ulivi nella valle del Cedron dove
Gesù
si radunava volentieri a pregare.
Di lui sappiamo poco; prima ha
seguito il
focoso Paolo nel suo viaggio
missionario
ma, dopo una crisi di nostalgia,
da Creta
è tornato a casa, rimandato a
casa
dall’intransigente apostolo delle
genti.
Rifugiatosi sotto la protezione
del buon
Pietro, lo ha seguito fino a Roma
dove,
secondo la tradizione, ha messo
per iscritto
la predicazione riguardante il
Signore Gesù.
Il suo è un Vangelo ‘petrino’,
suggerito
in gran parte dall’apostolo.
Per una scorretta datazione, sin
dal tempo
di sant’Agostino, si pensava che
il suo
scritto fosse un riassunto di
Matteo.
La critica testuale ottocentesca
gli ha
ridato il ruolo che gli spetta;
sono Matteo
e Luca ad avere trascritto per
intero il
suo testo, aggiungendo altri
particolari.
Grazie, Marco, uniti nella
preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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