martedì 20 febbraio 2024

Il Vangelo del Mercoledì 21 Febbraio 2024

 

Della 1° settimana di Quaresima.

San Pier Damiani, vescovo e dottore della Chiesa.

Prima lettura.

I Niniviti si convertirono dalla

loro condotta malvagia.

Dal libro del profeta Giona (3,1-5.10)

Fu rivolta a Giona questa parola del

Signore: «Àlzati, va' a Nìnive, la grande

città, e annuncia loro quanto ti dico».

Giona si alzò e andò a Nìnive secondo

la parola del Signore.

Nìnive era una città molto grande, larga

tre giornate di cammino.

Giona cominciò a percorrere la città per

un giorno di cammino e predicava: «Ancora

quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta».

I cittadini di Nìnive credettero a Dio e

bandirono un digiuno, vestirono il sacco,

grandi e piccoli.

Dio vide le loro opere, che cioè si erano

convertiti dalla loro condotta malvagia,

e Dio si ravvide riguardo al male che

aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Parola di Dio.

Vangelo.

A questa generazione non sarà

dato che il segno di Giona.

Dal Vangelo secondo Luca (11,29-32) anno pari.

In quel tempo, mentre le folle si accalcavano,

Gesù cominciò a dire: «Questa generazione

è una generazione malvagia; essa cerca

un segno, ma non le sarà dato alcun segno,

se non il segno di Giona.

Poiché, come Giona fu un segno per

quelli di Nìnive, così anche il Figlio

dell'uomo lo sarà per questa generazione.

Nel giorno del giudizio, la regina del Sud

si alzerà contro gli uomini di questa

generazione e li condannerà, perché ella

venne dagli estremi confini della terra

per ascoltare la sapienza di Salomone.

Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.

Nel giorno del  giudizio, gli abitanti di Nìnive

si alzeranno contro questa generazione e la

condanneranno, perché essi alla

predicazione di Giona si convertirono.

Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La gente chiede un segno, allora come oggi.

Hanno il Cristo di fronte e chiedono un

ulteriore segno, come se non bastassero i

segni che hanno avuto, i miracoli, le

guarigioni, la tenerezza!

Chiedono ancora segni, come facciamo noi

oggi, che corriamo dietro ai veggenti

di turno, poi magari troviamo i santoni

di turno e succedono disgrazie come

quelle di Altavilla Milicia della

settimana scorsa, cose da pazzi.

Che cerchiamo i santi che fanno prodigi

strabilianti e non vediamo i tantissimi

miracoli che capitano davanti ai nostri occhi!

E il Signore, a loro e a noi, ancora dice di

guardare alla predicazione dei profeti,

come gli abitanti di Ninive, pagani e

idolatri, violenti e senza scrupoli, seppero

convertirsi alla predicazione del pavido Giona.

Giona profeta da strapazzo, che fugge

quando è chiamato da Dio, che sa bene

cosa significa avere a che fare col Dio

misterioso di Israele e se la batte a gambe.

Poco importa se i profeti che ci stanno

accanto sono fragili e deboli, come

sperimenta bene san Paolo, la potenza

di Dio, spesso, si manifesta pienamente

nella debolezza degli uomini.

L'acqua della sorgente giunge a noi limpida,

anche se la fontana è arrugginita.

Accogliamo, oggi, la Parola che viene dalla

Bibbia, la Parola che ci giunge attraverso gli

eventi, chiedendo aiuto alla preghiera.

Ecco, ben più di Giona c’è qui!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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