lunedì 26 febbraio 2024

Il Vangelo del Martedì 27 Febbraio 2024

 


Della 2° settimana di Quaresima.

San Gabriele dell'Addolorata, religioso.

Prima lettura.

Imparate a fare il bene, cercate la giustizia.

Dal libro del profeta Isaìa (1,10.16-20)

Ascoltate la parola del Signore, capi di

Sòdoma; prestate orecchio all'insegnamento

del nostro Dio, popolo di Gomorra!

«Lavatevi, purificatevi, allontanate dai

miei occhi il male delle vostre azioni.

Cessate di fare il male, imparate a fare il

bene, cercate la giustizia, soccorrete

l'oppresso, rendete giustizia all'orfano,

difendete la causa della vedova».

«Su, venite e discutiamo-dice il Signore.

Anche se i vostri peccati fossero come

scarlatto, diventeranno bianchi come neve.

Se fossero rossi come porpora, diventeranno

come lana.

Se sarete docili e ascolterete, mangerete

i frutti della terra.

Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete

divorati dalla spada, perché la bocca

del Signore ha parlato».

Parola di Dio.

Vangelo.

Dicono e non fanno.

Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno pari.

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla

e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla cattedra

di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.

Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono,

ma non agite secondo le loro opere, perché

essi dicono e non fanno.

Legano infatti fardelli pesanti e difficili

da portare e li pongono sulle spalle della

gente, ma essi non vogliono muoverli

neppure con un dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere

ammirati dalla gente: allargano i loro

filattèri e allungano le frange; si

compiacciono dei posti d'onore nei

banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe,

dei saluti nelle piazze, come anche di

essere chiamati "rabbì" dalla gente.

Ma voi non fatevi chiamare "rabbì",

perché uno solo è il vostro Maestro

e voi siete tutti fratelli.

E non chiamate "padre" nessuno di voi

sulla terra, perché uno solo è il Padre

vostro, quello celeste.

E non fatevi chiamare "guide", perché

uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Chi tra voi è più grande, sarà vostro

servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato

e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Sorrido, ogni qualvolta leggo questo

Vangelo così scomodo.

È onesto questo Vangelo, autentico,

nessuno di noi si sognerebbe di

inventare un Vangelo che ci giudica

in maniera così assoluta.

E, leggendo queste pagine, ripenso

a quante volte, nella santa Chiesa

di Dio, commettiamo gli stessi errori

della classe sacerdotale dei tempi

del Signore; imponiamo fardelli agli

altri senza essere capaci di portarne

il peso, amiamo i primi posti nelle

piazze televisive, e ci facciamo

chiamare ‘esperti’.

No, amici, no amici preti che avete

una così grande responsabilità e un

così grande dono da far maturare,

no catechisti, no, voi che avete una

qualche responsabilità all’interno

di qualche comunità; il Signore ci

insegna a mettere Lui al centro,

e a vivere tutti sullo stesso piano.

Certo, poi, alcuni fratelli hanno il dono

di annunciare la Parola a tempo pieno

e il compito di costruire comunità.

Ma è un servizio quello che ci viene

chiesto, un umile servizio che richiede

una immensa umiltà e tanto sano realismo.

Anche nell’apparenza, allora, stiamo più

legati al Vangelo che ci giudica continuamente,

con l’aiuto della preghiera, non sentiamoci

migliori o più avanti solo perché abbiamo

avuto l’immeritata grazia di conoscere il Signore!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento