Della 2° settimana di Quaresima.
Sant' Alessandro di
Alessandria, patriarca.
Prima lettura.
Abbiamo peccato e
abbiamo operato da malvagi.
Dal libro del profeta
Daniele (9,4b-10)
«Signore Dio, grande e
tremendo, che sei
fedele all'alleanza e
benevolo verso coloro
che ti amano e
osservano i tuoi comandamenti,
abbiamo peccato e
abbiamo operato da
malvagi e da empi,
siamo stati ribelli,
ci siamo allontanati
dai tuoi comandamenti
e dalle tue leggi!
Non abbiamo obbedito
ai tuoi servi,
i profeti, i quali nel
tuo nome hanno
parlato ai nostri re,
ai nostri prìncipi,
ai nostri padri e a
tutto il popolo del paese.
A te conviene la
giustizia, o Signore,
a noi la vergogna sul
volto, come avviene
ancora oggi per gli
uomini di Giuda, per
gli abitanti di
Gerusalemme e per tutto
Israele, vicini e
lontani, in tutti i paesi
dove tu li hai
dispersi per i delitti che
hanno commesso contro
di te.
Signore, la vergogna
sul volto a noi, ai
nostri re, ai nostri
prìncipi, ai nostri padri,
perché abbiamo peccato
contro di te; al
Signore, nostro Dio,
la misericordia e il
perdono, perché ci
siamo ribellati contro
di lui, non abbiamo
ascoltato la voce del
Signore, nostro Dio,
né seguito quelle
leggi che egli ci
aveva dato per mezzo
dei suoi servi, i
profeti».
Parola di Dio.
Vangelo.
Perdonate e sarete
perdonati.
Dal Vangelo secondo
Luca (6,36-38) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi,
come il Padre vostro
è misericordioso.
Non giudicate e non
sarete giudicati; non
condannate e non
sarete condannati;
perdonate e sarete
perdonati.
Date e vi sarà dato:
una misura buona,
pigiata, colma e
traboccante vi sarà
versata nel grembo,
perché con la misura
con la quale misurate,
sarà misurato
a voi in cambio».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Non giudicate, non condannate,
perdonate.
Il discorso della montagna di
Gesù in
Luca è essenziale, urticante,
sbalorditivo.
Gesù chiede a noi, suoi
discepoli,
l’assolutezza dell’amore, la
vertigine
della santità.
E spiega; lo potete fare perché
Dio fa così,
perché io faccio così.
Siamo onesti, amici, se vivete
davvero il
Vangelo vi sarà capitato più e
più volte
di sentirvi pesci fuor d’acqua,
di sentirvi
come i Panda, una specie in via
di estinzione.
Ve lo fanno notare tutti; in
ufficio, a casa,
confrontandovi con i modelli dei
media.
Essere cristiani, davvero, senza
parentesi,
senza furberie, è perdente, a
tratti
inutile e pericoloso.
E Gesù spiega; lo potete fare,
siete resi
capaci grazie alla misericordia
che Dio
usa verso di voi.
La perfezione di Dio non è un’asettica
capacità di amare, ma la sua
compassione,
la sua totale partecipazione, la
sua assoluta
comprensione, Dio non è un
bonaccione,
né un superficiale; ama dando la
sua vita,
ama con tutto se stesso,
comunicandosi,
mettendosi nei panni.
Perciò diventiamo capaci di amare
in
questo modo e di poter dire, come
san
Paolo; e con l’aiuto della preghiera,
non sono più io che vivo, ma
Cristo
vive in me.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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