Della 1° settimana di Quaresima.
Beato Corrado
Confalonieri, eremita,
terziario
francescano.
Prima lettura.
Giudica il tuo
prossimo con giustizia.
Dal libro del Levìtico
(19,1-2.11-18)
Il Signore parlò a
Mosè e disse: «Parla a
tutta la comunità
degli Israeliti dicendo
loro: "Siate
santi, perché io, il Signore,
vostro Dio, sono
santo.
Non ruberete né
userete inganno o
menzogna a danno del
prossimo.
Non giurerete il falso
servendovi del mio
nome: profaneresti il
nome del tuo Dio.
Io sono il Signore.
Non opprimerai il tuo
prossimo, né lo
spoglierai di ciò che
è suo; non tratterrai
il salario del
bracciante al tuo servizio
fino al mattino dopo.
Non maledirai il
sordo, né metterai inciampo
davanti al cieco, ma
temerai il tuo Dio.
Io sono il Signore.
Non commetterete
ingiustizia in giudizio;
non tratterai con
parzialità il povero né
userai preferenze
verso il potente:
giudicherai il tuo
prossimo con giustizia.
Non andrai in giro a
spargere calunnie fra
il tuo popolo né
coopererai alla morte del
tuo prossimo.
Io sono il Signore.
Non coverai nel tuo
cuore odio contro il
tuo fratello;
rimprovera apertamente il tuo
prossimo, così non ti
caricherai d'un
peccato per lui.
Non ti vendicherai e
non serberai rancore
contro i figli del tuo
popolo, ma amerai il
tuo prossimo come te
stesso.
Io sono il
Signore"».
Parola di Dio.
Vangelo.
Tutto quello che
avete fatto a uno
solo di questi miei
fratelli più piccoli,
l'avete fatto a me.
Dal Vangelo secondo
Matteo (25,31-46) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«Quando il Figlio
dell'uomo verrà nella
sua gloria, e tutti
gli angeli con lui, siederà
sul trono della sua
gloria.
Davanti a lui verranno
radunati tutti i popoli.
Egli separerà gli uni
dagli altri, come il
pastore separa le
pecore dalle capre, e
porrà le pecore alla
sua destra e le capre
alla sinistra.
Allora il re dirà a
quelli che saranno alla
sua destra:
"Venite, benedetti del Padre
mio, ricevete in
eredità il regno preparato
per voi fin dalla
creazione del mondo,
perché ho avuto fame e
mi avete dato da
mangiare, ho avuto
sete e mi avete dato
da bere, ero straniero
e mi avete accolto,
nudo e mi avete
vestito, malato e mi avete
visitato, ero in
carcere e siete venuti a trovarmi".
Allora i giusti gli
risponderanno: "Signore,
quando ti abbiamo
visto affamato e ti
abbiamo dato da
mangiare, o assetato e
ti abbiamo dato da
bere?
Quando mai ti abbiamo
visto straniero e ti
abbiamo accolto, o
nudo e ti abbiamo vestito?
Quando mai ti abbiamo
visto malato o in
carcere e siamo venuti
a visitarti?".
E il re risponderà
loro: "In verità io vi dico:
tutto quello che avete
fatto a uno solo di
questi miei fratelli
più piccoli, l'avete
fatto a me".
Poi dirà anche a
quelli che saranno alla
sinistra: "Via,
lontano da me, maledetti,
nel fuoco eterno,
preparato per il diavolo
e per i suoi angeli,
perché ho avuto fame
e non mi avete dato da
mangiare, ho
avuto sete e non mi
avete dato da bere,
ero straniero e non mi
avete accolto, nudo
e non mi avete
vestito, malato e in carcere
e non mi avete
visitato".
Anch'essi allora
risponderanno: "Signore,
quando ti abbiamo
visto affamato o
assetato o straniero o
nudo o malato o in
carcere, e non ti
abbiamo servito?".
Allora egli risponderà
loro: "In verità io
vi dico: tutto quello
che non avete fatto a
uno solo di questi più
piccoli, non l'avete
fatto a me".
E se ne andranno:
questi al supplizio
eterno, i giusti
invece alla vita eterna».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Eppure è chiaro, cavolo!
Non è ambiguo o superficiale o
interpretabile.
Il Vangelo è netto e tagliente
riprendendo
e amplificando all’estremo l’intuizione
del Levitico, il nostro Dio si
nasconde
dietro al volto del povero, del
miserrimo,
del meschino.
E tutte le nostre devozioni, le
nostre
penitenze, le nostre celebrazioni
hanno
l’unica finalità di imparare a
riconoscere
la tenerezza di Dio nel volto del
fratello!
E Gesù è duro; chiede di essere
riconosciuto
anche nel delinquente (non si
dice se
pentito o meno del proprio
crimine!),
di essere sfamato, consolato,
abbracciato.
Questo imperativo deve percorrere
come
una scossa ogni agire della
Chiesa, ogni
azione pastorale!
Facciamo Quaresima per imparare a
toglierci le maschere e
riconoscere
dietro il volto dell’uomo, di
ogni uomo,
il vero volto di Cristo. In
paradiso ci
sarà da divertirsi!
Quante persone non credenti
riconosceranno
in Gesù il volto del fratello che
hanno
aiutato a trovare un posto di
lavoro
o un pò di pane!
E quanti tra noi credenti
dovranno
ammettere di non avere capito
nulla,
celebrando il Dio della gloria
nel canto
e nella liturgia sfarzosa senza
riconoscerlo
nel mendicante che abbiamo
ignorato sui
gradini del tempio; ma abbiamo la
preghiera
che ci può aiutare a farlo.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro
pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra
le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di
Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al
Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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