martedì 23 gennaio 2024

Il Vangelo del Mercoledì 24 Gennaio 2024

 

Della 3° settimana del Tempo Ordinario.

San Francesco di Sales,

vescovo e dottore della Chiesa

Prima lettura.

Io susciterò un tuo discendente dopo

di te e renderò stabile il suo regno.

Dal secondo libro di Samuèle (7,4-17)

In quei giorni, fu rivolta a Natan questa

parola del Signore: «Va’ e di’ al mio

servo Davide: Così dice il Signore: “Forse

tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti?

Io infatti non ho abitato in una casa da

quando ho fatto salire Israele dall’Egitto

fino ad oggi; sono andato vagando sotto

una tenda, in un padiglione.

Durante tutto il tempo in cui ho camminato

insieme con tutti gli Israeliti, ho forse mai

detto ad alcuno dei giudici d'Israele, a cui

avevo comandato di pascere il mio popolo

Israele: Perché non mi avete edificato una

casa di cedro?”.

Ora dunque dirai al mio servo Davide:

Così dice il Signore degli eserciti: “Io ti

ho preso dal pascolo, mentre seguivi il

gregge, perché tu fossi capo del mio

popolo Israele.

Sono stato con te dovunque sei andato,

ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a

te e renderò il tuo nome grande come

quello dei grandi che sono sulla terra.

Fisserò un luogo per Israele, mio popolo,

e ve lo pianterò perché vi abiti e non

tremi più e i malfattori non lo opprimano

come in passato e come dal giorno in cui

avevo stabilito dei giudici sul mio

popolo Israele.

Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici.

Il Signore ti annuncia che farà a te una casa.

Quando i tuoi giorni saranno compiuti e

tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò

un tuo discendente dopo di te, uscito dalle

tue viscere, e renderò stabile il suo regno.

Egli edificherà una casa al mio nome e io

renderò stabile il trono del suo regno

per sempre.

Io sarò per lui padre ed egli sarà per me figlio.

Se farà il male, lo colpirò con verga d’uomo

e con percosse di figli d’uomo, ma non

ritirerò da lui il mio amore, come l’ho

ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te.

La tua casa e il tuo regno saranno saldi

per sempre davanti a te, il tuo trono sarà

reso stabile per sempre”».

Natan parlò a Davide secondo tutte queste

parole e secondo tutta questa visione.

Parola di Dio.

Vangelo.

Il seminatore uscì a seminare.

Dal Vangelo secondo Marco (4,1-20) anno pari.

In quel tempo, Gesù cominciò di nuovo

a insegnare lungo il mare.

Si riunì attorno a lui una folla enorme,

tanto che egli, salito su una barca, si mise

a sedere stando in mare, mentre tutta la

folla era a terra lungo la riva.

Insegnava loro molte cose con parabole e

diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate.

Ecco, il seminatore uscì a seminare.

Mentre seminava, una parte cadde lungo la

strada; vennero gli uccelli e la mangiarono.

Un’altra parte cadde sul terreno sassoso,

dove non c’era molta terra; e subito

germogliò perché il terreno non era

profondo, ma quando spuntò il sole,

fu bruciata e, non avendo radici, seccò.

Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi

crebbero, la soffocarono e non diede frutto.

Altre parti caddero sul terreno buono e

diedero frutto: spuntarono, crebbero e

resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».

E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».

Quando poi furono da soli, quelli che

erano intorno a lui insieme ai Dodici lo

interrogavano sulle parabole.

Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il

mistero del regno di Dio; per quelli che

sono fuori invece tutto avviene in parabole,

affinché guardino, sì, ma non vedano,

ascoltino, sì, ma non comprendano, perché

non si convertano e venga loro perdonato».

E disse loro: «Non capite questa parabola,

e come potrete comprendere tutte le parabole?

Il seminatore semina la Parola.

Quelli lungo la strada sono coloro nei quali

viene seminata la Parola, ma, quando

l’ascoltano, subito viene Satana e porta via

la Parola seminata in loro.

Quelli seminati sul terreno sassoso sono

coloro che, quando ascoltano la Parola,

subito l’accolgono con gioia, ma non

hanno radice in se stessi, sono incostanti

e quindi, al sopraggiungere di qualche

tribolazione o persecuzione a causa della

Parola, subito vengono meno.

Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi

sono coloro che hanno ascoltato la Parola,

ma sopraggiungono le preoccupazioni del

mondo e la seduzione della ricchezza e

tutte le altre passioni, soffocano la Parola

e questa rimane senza frutto.

Altri ancora sono quelli seminati sul terreno

buono: sono coloro che ascoltano la Parola,

l’accolgono e portano frutto: il trenta,

il sessanta, il cento per uno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Semina, il seminatore.

Semina senza avarizia, semina anche sul

terreno sassoso e improduttivo, semina

senza selezionare un terreno in particolare,

semina perché spera.

Gesù ci svela il volto di un Dio che non

si stanca di spargere la sua Parola, che

non ci tratta come bambini da indottrinare,

ma come persone da maturare, come adulti

che scelgono se far fiorire in sé

l’abbondanza della Parola.

Ma, lo sappiamo bene, le preoccupazioni

di ogni giorno e le prove della vita

soffocano i teneri germogli.

Distrazioni, tensioni, scoraggiamenti,

un ritmo di vita inumano, rischiano di

allontanarci da noi stessi.

E allora la tenera spiga soffoca, non

giunge a maturazione.

Pur avendo accolto e amato la Parola,

questa non riesce veramente a cambiare

il nostro modo di vedere.

Ma, lo sappiamo, se abbiamo

consapevolezza del nostro limite,

se, almeno un poco, ci riconosciamo

nei terreni poveri della parabola,

diventiamo terreno buono che produce.

Ammettendo il nostro limite,

riconoscendolo, dissodiamo la scorza

del nostro orgoglio interiore e

portiamo frutto.

È Dio che fa crescere, come dice

san Paolo, anche se, oggi, sono gli uomini

a seminare attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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