lunedì 22 gennaio 2024

Il Vangelo del Martedì 23 Gennaio 2024

 

Della 3° settimana del Tempo Ordinario.

Beata Benedetta Bianchi Porro.

Prima lettura.

Davide e tutta la casa di Israele

trasportarono l'arca del Signore con gioia.

Dal secondo libro di Samuèle (6,12b-15.17-19)

In quei giorni, Davide andò e fece salire

l’arca di Dio dalla casa di Obed-Edom

alla Città di Davide, con gioia.

Quando quelli che portavano l’arca del

Signore ebbero fatto sei passi, egli immolò

un giovenco e un ariete grasso.

Davide danzava con tutte le forze

davanti al Signore.

Davide era cinto di un efod di lino.

Così Davide e tutta la casa d’Israele

facevano salire l’arca del Signore con

grida e al suono del corno.

Introdussero dunque l’arca del Signore e

la collocarono al suo posto, al centro della

tenda che Davide aveva piantato per essa;

Davide offrì olocausti e sacrifici di

comunione davanti al Signore.

Quando ebbe finito di offrire gli olocausti

e i sacrifici di comunione, Davide benedisse

il popolo nel nome del Signore degli eserciti

e distribuì a tutto il popolo, a tutta la

moltitudine d’Israele, uomini e donne,

una focaccia di pane per ognuno, una

porzione di carne arrostita e una

schiacciata di uva passa.

Poi tutto il popolo se ne andò,

ciascuno a casa sua.

Parola di Dio.

Vangelo.

Chi fa la volontà di Dio, costui per

me è fratello, sorella e madre.

Dal Vangelo secondo Marco (3,31-35) anno pari.

In quel tempo, giunsero la madre di Gesù

e i suoi fratelli e, stando fuori,

mandarono a chiamarlo.

Attorno a lui era seduta una folla, e gli

dissero: «Ecco, tua madre, i tuoi fratelli

e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano».

Ma egli rispose loro: «Chi è mia madre

e chi sono i miei fratelli?».

Girando lo sguardo su quelli che erano

seduti attorno a lui, disse: «Ecco mia

madre e i miei fratelli!

Perché chi fa la volontà di Dio, costui

per me è fratello, sorella e madre».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ed ecco il secondo brano ‘anarchico’ di

cui vi parlavo qualche giorno fa.

Gesù quasi disconosce la sua famiglia,

allargata ormai a coloro che accolgono

la Parola e la conservano.

Come già dicevo, il Vangelo, e Marco,

in particolare, osa proporre un modello

famigliare innovativo, che supera i

legami tribali e di sangue per proporre

delle nuove relazioni fondate sull’affinità

spirituale, sulla consapevolezza di essere

figli dello stesso Padre, fratelli

nell’unico Cristo.

La condizione per diventare famigliari

di Dio, dice Gesù, è quella di essere

attenti uditori della Parola e di cercare la

volontà salvifica di Dio nella nostra vita.

Gesù gira lo sguardo su di noi, ci propone,

oggi, di sentirci davvero suoi fratelli.

Amici che vivete situazioni famigliari

disperate, o solitudini che, alla fine, vi

hanno prosciugato l’anima, sappiate che

il Signore ci invita a fare esperienza di Lui.

Lo so, non è molto per chi vive nella

solitudine tutto il giorno, ma conosco

fratelli e sorelle che, superato il proprio

dolore, hanno allargato la propria vita

e hanno accolto nella preghiera tutti i

fratelli cristiani sparsi nel mondo,

riempiendo il proprio cuore di consolazione.

Chiediamo al Signore di sperimentare questa

grazia, con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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