martedì 16 gennaio 2024

Il Vangelo del Mercoledì 17 Gennaio 2024

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Antonio, Abate.

Prima lettura.

Davide ebbe il sopravvento sul Filisteo

con la fionda e con la pietra.

Dal primo libro di Samuèle (17,32-33.37.40-51)

In quei giorni, Davide disse a Saul: «Nessuno

si perda d'animo a causa di costui.

Il tuo servo andrà a combattere con

questo Filisteo».

Saul rispose a Davide: «Tu non puoi andare

contro questo Filisteo a combattere con lui:

tu sei un ragazzo e costui è uomo d'armi

fin dalla sua adolescenza».

Davide aggiunse: «Il Signore che mi ha

liberato dalle unghie del leone e dalle

unghie dell'orso, mi libererà anche dalle

mani di questo Filisteo».

Saul rispose a Davide: «Ebbene va' e

il Signore sia con te».

Davide prese in mano il suo bastone, si

scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e

li pose nella sua sacca da pastore, nella

bisaccia; prese ancora in mano la fionda

e si avvicinò al Filisteo.

Il Filisteo avanzava passo passo,

avvicinandosi a Davide, mentre il suo

scudiero lo precedeva.

Il Filisteo scrutava Davide e, quando lo

vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era

un ragazzo, fulvo di capelli e di bell'aspetto.

Il Filisteo disse a Davide: «Sono io forse

un cane, perché tu venga a me con un bastone?».

E quel Filisteo maledisse Davide in nome

dei suoi dèi.

Poi il Filisteo disse a Davide: «Fatti avanti

e darò le tue carni agli uccelli del cielo e

alle bestie selvatiche».

Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me

con la spada, con la lancia e con l'asta.

Io vengo a te nel nome del Signore degli

eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che

tu hai sfidato.

In questo stesso giorno, il Signore ti farà

cadere nelle mie mani.

Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e

getterò i cadaveri dell'esercito filisteo

agli uccelli del cielo e alle bestie selvatiche;

tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele.

Tutta questa moltitudine saprà che il

Signore non salva per mezzo della spada

o della lancia, perché del Signore è la

guerra ed egli vi metterà certo nelle

nostre mani».

Appena il Filisteo si mosse avvicinandosi

incontro a Davide, questi corse a prendere

posizione in fretta contro il Filisteo.

Davide cacciò la mano nella sacca, ne

trasse una pietra, la lanciò con la fionda

e colpì il Filisteo in fronte.

La pietra s'infisse nella fronte di lui che

cadde con la faccia a terra.

Così Davide ebbe il sopravvento sul

Filisteo con la fionda e con la pietra,

colpì il Filisteo e l'uccise, benché Davide

non avesse spada.

Davide fece un salto e fu sopra il Filisteo,

prese la sua spada, la sguainò e lo uccise,

poi con quella gli tagliò la testa.

I Filistei videro che il loro eroe era

morto e si diedero alla fuga.

Parola di Dio.

Vangelo.

È lecito in giorno di sabato salvare

una vita o ucciderla?

Dal Vangelo secondo Marco (3,1-6) anno pari.

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo

nella sinagoga.

Vi era lì un uomo che aveva una mano

paralizzata, e stavano a vedere se lo

guariva in giorno di sabato, per accusarlo.

Egli disse all'uomo che aveva la mano

paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!».

Poi domandò loro: «È lecito in giorno di

sabato fare del bene o fare del male,

salvare una vita o ucciderla?».

Ma essi tacevano.

E guardandoli tutt'intorno con indignazione,

rattristato per la durezza dei loro cuori,

disse all'uomo: «Tendi la mano!».

Egli la tese e la sua mano fu guarita.

E i farisei uscirono subito con gli erodiani

e tennero consiglio contro di lui per

farlo morire.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù è indignato, rattristato, addolorato

per la durezza dei cuori dei farisei che

l’hanno fatto venire in sinagoga per

vedere se guarisce il povero uomo

con la mano inaridita.

A loro dell’uomo non importa nulla,

Gesù, invece, lo mette nel mezzo, per

Lui è importante, lo tiene nel suo cuore,

lo ama con tenerezza.

Non così i farisei che pensano di onorare

Dio oltraggiando l’uomo, che mettono

la Legge al di sopra dell’amore e del

bene della persona.

Gesù è addolorato per tanta durezza

spacciata per devozione, turbato da

tanta miopia.

E soffre. E rischia.

L’uomo viene guarito, e questo gesto,

interpretato come una sfida; invece di

addolcire il cuore dei farisei lo indurisce;

si radunano per capire come far fuori

Gesù, (poi dicono che la colpa se Lui è

morto, è di Giuda, questa ne è la riprova,

erano i farisei che lo volevano morto,

non Giuda), sicuramente per questa

esternazione, sarò redarguito da qualche

fariseo del nostro tempo; scommettiamo?

Come sarà per Lazzaro, Gesù rischia del

suo, si mette in gioco, accetta di portare

le conseguenze delle sue azioni per

salvare una vita.

San Paolo supera questa durezza e si

converte ma, ahimè, dovrà lottare contro

un nuovo tipo di ipocrisia, quello dei

discepoli provenienti da Gerusalemme

che pretendono di imporre il giogo della

Legge sui neoconvertiti provenienti

dal paganesimo.

I farisei ancora fanno molti adepti, anche

nelle nostre comunità.

Viviamo con una consapevole leggerezza

e mettendo sempre nel mezzo le persone,

e non le regole, la nostra fede cristiana, preghiamo!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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