Della 33° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Andrea Dung
Lac e 116 compagni,
Martiri Vietnamiti.
Prima Lettura
Celebrarono la
dedicazione dell’altare
e offrirono
olocausti con gioia.
Dal primo libro dei
Maccabèi (4,36-37.52-59)
In quei giorni, Giuda
e i suoi fratelli
dissero: «Ecco, sono
stati sconfitti i
nostri nemici: andiamo
a purificare il
santuario e a
riconsacrarlo».
Così si radunò tutto
l’esercito e salirono
al monte Sion.
Si radunarono il
mattino del venticinque
del nono mese, cioè il
mese di Chisleu,
nell’anno
centoquarantotto, e offrirono
il sacrificio secondo
la legge sul nuovo
altare degli olocausti
che avevano costruito.
Nella stessa stagione
e nello stesso giorno
in cui l’avevano
profanato i pagani, fu
riconsacrato fra canti
e suoni di cetre
e arpe e cimbali.
Tutto il popolo si
prostrò con la faccia a
terra, e adorarono e
benedissero il Cielo
che era stato loro
propizio.
Celebrarono la
dedicazione dell’altare per
otto giorni e
offrirono olocausti con
gioia e sacrificarono
vittime di
ringraziamento e di
lode.
Poi ornarono la
facciata del tempio con
corone d’oro e piccoli
scudi. Rifecero i
portoni e le celle
sacre, munendole di porte.
Grandissima fu la
gioia del popolo, perché
era stata cancellata
l’onta dei pagani.
Giuda, i suoi fratelli
e tutta l’assemblea
d’Israele, poi,
stabilirono che si celebrassero
i giorni della
dedicazione dell’altare nella
loro ricorrenza, ogni
anno, per otto giorni,
cominciando dal
venticinque del mese
di Chisleu, con gioia
ed esultanza.
Parola di Dio.
Vangelo
Avete fatto della
casa di Dio un covo di ladri.
Dal Vangelo secondo
Luca (19,45-48) anno dispari.
In quel tempo, Gesù,
entrato nel tempio,
si mise a scacciare
quelli che vendevano,
dicendo loro: «Sta
scritto: "La mia casa
sarà casa di
preghiera".
Voi invece ne avete
fatto un covo di ladri».
Ogni giorno insegnava
nel tempio.
I capi dei sacerdoti e
gli scribi cercavano
di farlo morire e così
anche i capi del
popolo; ma non
sapevano che cosa fare,
perché tutto il popolo
pendeva dalle sue
labbra
nell’ascoltarlo.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù se la prende con chi ‘mercanteggia’
con le cose di Dio.
‘Mercanteggiare’ significa
trattare Dio
alla stregua di un assicuratore,
come se
si trattasse di corrompere un
potente,
scendere a patti, chiedere
offrendo.
Mi è successo di raccogliere
delle
lamentele da parte di alcuni
cristiani
devoti che mi hanno detto: “Ma
come,
io vado a Messa, prego, mi
comporto
bene e poi è successa questa
disgrazia?”.
Dovreste vedere quanta devozione
nasce
negli studenti e nei genitori prima
degli scrutini!
Mercanteggiare con Dio; io so
qual’è la
mia felicità, Lui per cortesia,
si adegui.
Questo rapporto, però, manca
dell’autenticità che ci è
essenziale
per incontrare Dio.
Le nostre riserve mentali, i
nostri piccoli
mondi non si aprono al respiro
poderoso
dello Spirito!
Teniamoci, allora, il Dio lontano
da corrompere.
Gesù, con rabbia, si scaglia
contro
questa visione.
Ma come, Lui viene a rivelarci un
Dio
compassionevole, pieno di
tenerezza e
noi ancora a raffigurarcelo
inaccessibile
e scontroso?
Attenti amici, chiediamoci se a
volte non
commettiamo lo stesso errore dei
mercanti
del tempio, se non abbiamo lo
stesso
atteggiamento di chi mercanteggia
la
salvezza con Dio.
Non si acquista la sua
benevolenza;
ci è donata gratis.
Non chiede prezzo colui che ci
ama
senza misura.
Attenti a non avvicinarci a Lui
con il
cuore stretto e piccolo, è un
Padre
colui a cui ci rivolgiamo, e Gesù
è
disposto a morire per affermare
questa
verità, a noi solo il compito di
pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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