Della 26° settimana del Tempo Ordinario.
San Francesco
d'Assisi, Patrono d'Italia.
Prima Lettura
Il mondo per me è
stato crocifisso,
come io per il
mondo.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Gàlati (6,14-18)
Fratelli, quanto a me
non ci sia altro
vanto che nella croce
del Signore nostro
Gesù Cristo, per mezzo
della quale il
mondo per me è stato
crocifisso,
come io per il mondo.
Non è infatti la circoncisione che conta,
né la non
circoncisione, ma l’essere
nuova creatura.
E su quanti seguiranno
questa norma
sia pace e
misericordia, come su tutto
l’Israele di Dio.
D’ora innanzi nessuno
mi procuri fastidi:
io porto le stigmate
di Gesù sul mio corpo.
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo
sia con il vostro
spirito, fratelli. Amen.
Parola di Dio.
Vangelo
Hai nascosto queste
cose ai sapienti e
ai dotti e le hai
rivelate ai piccoli.
Dal Vangelo secondo
Matteo (11,25-30) anno dispari.
In quel tempo Gesù
disse: «Ti rendo lode,
Padre, Signore del
cielo e della terra,
perché hai nascosto
queste cose ai sapienti
e ai dotti e le hai
rivelate ai piccoli.
Sì, o Padre, perché
così hai deciso nella
tua benevolenza.
Tutto è stato dato a
me dal Padre mio;
nessuno conosce il
Figlio se non il Padre,
e nessuno conosce il
Padre se non il Figlio
e colui al quale il
Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti
che siete stanchi
e oppressi, e io vi
darò ristoro.
Prendete il mio giogo
sopra di voi e
imparate da me, che
sono mite e umile
di cuore, e troverete
ristoro per la vostra vita.
Il mio giogo infatti è
dolce e il mio peso leggero».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Frate Francesco piccolino è stato
scelto
come patrono della nostra povera
Italia.
Figlio del suo tempo e della sua
terra,
Francesco ancora oggi risplende
per la
sua santità debordante e il suo
entusiasmo
e amore per Cristo che ci lascia
silenziosi
e-diciamolo-un pò invidiosi.
Dalla sua intuizione lo Spirito
ha suscitato
nella storia della Chiesa schiere
di santi
e ancora oggi il suo carisma e la
sua
radicalità convertono il cuore
dei cristiani
rendendoli capaci di prodigi.
Potremmo parlare per ore di lui,
sottolineare la sua intuizione di
radicalità nella semplicità e
nella
povertà, il suo amore per la
natura
segno della presenza di Dio, la
sua
intuizione pacifista e di dialogo
in
un’epoca di guerre sante ma,
credo,
occorre sempre ricordarci che all’origine
di tutto questo movimento esiste
sempre
e solo l'incontro tenero,
appassionato,
continuo di Francesco con il suo
Dio,
quella ricerca infantile e
sanguigna che
lo portava a pregare e piangere
lontano
dall’inevitabile fastidiosa fama
che
lo stava investendo.
Lo Spirito lo ha suscitato in un’epoca
difficile per la Chiesa e il suo
carisma,
insieme a quello di Domenica, ha
come
“costretto” la gerarchia ad una
maggiore evangelicità.
Ecco, in punta di piedi, col
cuore pieno
di perfetta letizia, oggi,
seguiamo frate
Francesco, lo prendiamo come
modello,
a lui affidiamo nelle nostre
preghiere la
nostra fragile nazione, che
impari a
riscoprire nel volto dei santi
il vero volto dell’uomo.
E della propria gente.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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