lunedì 2 ottobre 2023

Il Vangelo del Martedì 3 Ottobre 2023

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

San Gerardo di Brogne, abate.

Prima Lettura

Popoli numerosi verranno a Gerusalemme

a cercare il Signore.

Dal libro del profeta Zaccarìa (8,20-23)

Così dice il Signore degli eserciti: Anche

popoli e abitanti di numerose città si

raduneranno e si diranno l'un l'altro: "Su,

andiamo a supplicare il Signore, a trovare

il Signore degli eserciti.

Anch'io voglio venire".

Così popoli numerosi e nazioni potenti

verranno a Gerusalemme a cercare il

Signore degli eserciti e a supplicare

il Signore.

Così dice il Signore degli eserciti: In quei

giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle

nazioni afferreranno un Giudeo per il lembo

del mantello e gli diranno: "Vogliamo

venire con voi, perché abbiamo udito

che Dio è con voi".

Parola di Dio.

Vangelo

Prese la ferma decisione di mettersi in

cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca (9,51-56) anno dispari.

Mentre stavano compiendosi i giorni in

cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù

prese la ferma decisione di mettersi in

cammino verso Gerusalemme e mandò

messaggeri davanti a sé.

Questi si incamminarono ed entrarono in

un villaggio di Samaritani per

preparargli l'ingresso.

Ma essi non vollero riceverlo, perché era

chiaramente in cammino verso Gerusalemme.

Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e

Giovanni dissero: «Signore, vuoi che

diciamo che scenda un fuoco dal cielo

e li consumi?».

Si voltò e li rimproverò.

E si misero in cammino verso un

altro villaggio.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù si dirige decisamente verso

Gerusalemme, letteralmente Luca

scrive: “Con il volto duro”, con fermezza,

e nei successivi dieci capitoli del suo

Vangelo, troveremo sempre Gesù

impegnato in questo interminabile viaggio.

È a Gerusalemme che si gioca tutto,

Gesù sa dei rischi che corre,

l’incomprensione aleggia nel suo cuore

eppure, malgrado ciò, desidera

fortemente affrontare il suo destino.

Questa decisione stride fortemente con

la brutta scena dell’intolleranza di

Giacomo e Giovanni-sì Giovanni il

mite, il discepolo che Gesù amava,

il mistico-nessuno è immune dal

rischio della violenza.

Gesù rimprovera aspramente i suoi, toglie

dal di dentro ogni ragione di violenza e

di imposizione, esclude in modo assoluto

l’adesione alla fede che non sia frutto

di assoluta libertà.

La tolleranza è difficile conquista,

determinazione, Gesù è disposto a

morire per affermare le sue idee, per

proclamare il volto di Dio, ma mai e poi

mai userà del suo potere per vendicarsi

o piegare la volontà degli uomini.

Un Dio discreto, il nostro, lontano anni

luce dall’integralismo che inquieta

presunti devoti; certo il dialogo e

l’incontro sono atteggiamenti difficili,

impresa ardua, eppure è la cifra del

cristiano, lo stile del discepolo.

Impegniamoci, oggi, con la preghiera,

a seguire il Maestro, che pur avendo il

cuore in tumulto per ciò che lo attende

a Gerusalemme, non lascia il suo cuore

piegare verso la deriva della violenza

e della rabbia.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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