Della 30° settimana del Tempo Ordinario.
San Germano di
Capua, vescovo.
Prima Lettura
Avete ricevuto lo
Spirito che rende figli
adottivi, per mezzo
del quale
gridiamo: «Abbà!
Padre!».
Dalla lettera di san
Paolo apostolo
ai Romani (8,12-17)
Fratelli, noi siamo
debitori non verso la
carne, per vivere
secondo i desideri
carnali, perché, se
vivete secondo la
carne, morirete.
Se, invece, mediante
lo Spirito fate
morire le opere del
corpo, vivrete.
Infatti tutti quelli
che sono guidati dallo
Spirito di Dio, questi
sono figli di Dio.
E voi non avete
ricevuto uno spirito da
schiavi per ricadere
nella paura, ma avete
ricevuto lo Spirito
che rende figli adottivi,
per mezzo del quale
gridiamo: «Abbà! Padre!».
Lo Spirito stesso,
insieme al nostro spirito,
attesta che siamo
figli di Dio.
E se siamo figli,
siamo anche eredi: eredi
di Dio, coeredi di
Cristo, se davvero
prendiamo parte alle
sue sofferenze per
partecipare anche alla
sua gloria.
Parola di Dio.
Vangelo
Questa figlia di
Abramo non doveva essere
liberata da questo
legame nel giorno di sabato?
Dal Vangelo secondo
Luca (13,10-17) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
stava insegnando
in una sinagoga in
giorno di sabato.
C'era là una donna che
uno spirito teneva
inferma da diciotto
anni; era curva e non
riusciva in alcun modo
a stare diritta.
Gesù la vide, la
chiamò a sé e le disse:
«Donna, sei liberata
dalla tua malattia».
Impose le mani su di
lei e subito quella
si raddrizzò e
glorificava Dio.
Ma il capo della
sinagoga, sdegnato perché
Gesù aveva operato
quella guarigione di
sabato, prese la
parola e disse alla folla:
«Ci sono sei giorni in
cui si deve lavorare;
in quelli dunque
venite a farvi guarire e
non in giorno di
sabato».
Il Signore gli
replicò: «Ipocriti, non è
forse vero che, di
sabato, ciascuno di
voi slega il suo bue o
l'asino dalla
mangiatoia, per
condurlo ad abbeverarsi?
E questa figlia di
Abramo, che Satana ha
tenuto prigioniera per
ben diciotto anni,
non doveva essere
liberata da questo
legame nel giorno di
sabato?».
Quando egli diceva
queste cose, tutti i suoi
avversari si
vergognavano, mentre la folla
intera esultava per
tutte le meraviglie
da lui compiute.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La folla esulta per tutte le
meraviglie
operate da Gesù mentre i suoi
oppositori
si vergognano.
Si vergognano, e fanno bene, dopo
la
figura fatta per avere contestato
a Gesù
la guarigione di una povera
inferma
in giorno di Sabato.
Gesù, letteralmente, l’ha ‘sciolta’
dal
suo dolore e si è potuta
raddrizzare.
Fratello che soffri, inchiodato
al tuo
dolore, paralizzato dalla paura,
il
Signore viene e ti scioglie, ti
permette
di riacquistare dignità, di
alzarti dritto
e guardare in avanti, non in
terra.
E voi, amici, sempre pronti a
giudicare
(santamente, sempre), voi che
sapete
bene cosa vuole Dio, cosa dice la
Chiesa,
cosa afferma il Papa e il più
delle volte
sono parole vostre nate dalle
vostre
fragili certezze, mascherate da
devozioni
che allontanano da Dio, imparate
dal
Maestro a guardare il cuore e non
la
legge, imparate da Lui l’arte del
rispetto
alla persona e la gioia di
liberare dal
dolore e dal peccato.
La legge è a servizio dell’amore,
la regola
è serva del Vangelo, la norma
ancella
della buona notizia.
Esultiamo tutti, amici, con la
folla, per
tutte le liberazioni che Dio ha
compiuto
nel nostro cuore, liberazione da
ogni
severità, liberazione da una
legge che
opprime invece di dare le ali.
Sia-oggi-la giornata dell’esultanza,
ringraziamo Dio per le opere che
compie in noi e nei fratelli e
chiediamo
la conversione del cuore perché
non
abbiamo a vergognarci per la
nostra
piccineria e ristrettezza che
spacciamo
per fervida devozione, aiutati
dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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