Della 23° settimana del Tempo Ordinario.
San Giovanni
Crisostomo, vescovo
e dottore della
Chiesa.
Prima Lettura
Siete morti con
Cristo: fate morire
dunque ciò che
appartiene alla terra.
Dalla lettera di san
Paolo apostolo ai Colossési (3,1-11)
Fratelli, se siete
risorti con Cristo, cercate
le cose di lassù, dove
è Cristo, seduto alla
destra di Dio;
rivolgete il pensiero alle
cose di lassù, non a
quelle della terra.
Voi infatti siete morti
e la vostra vita
è nascosta con Cristo
in Dio!
Quando Cristo, vostra
vita, sarà manifestato,
allora anche voi
apparirete con lui nella gloria.
Fate morire dunque ciò
che appartiene
alla terra: impurità,
immoralità, passioni,
desideri cattivi e quella
cupidigia che è
idolatria; a motivo di
queste cose l’ira di
Dio viene su coloro
che gli disobbediscono.
Anche voi un tempo
eravate così, quando
vivevate in questi
vizi.
Ora invece gettate via
anche voi tutte
queste cose: ira,
animosità, cattiveria,
insulti e discorsi
osceni, che escono
dalla vostra bocca.
Non dite menzogne gli
uni agli altri: vi
siete svestiti
dell’uomo vecchio con le
sue azioni e avete
rivestito il nuovo, che
si rinnova per una
piena conoscenza, ad
immagine di Colui che
lo ha creato.
Qui non vi è Greco o
Giudeo, circoncisione
o incirconcisione,
barbaro, Scita, schiavo,
libero, ma Cristo è
tutto e in tutti.
Parola di Dio.
Vangelo
Beati i poveri.
Guai a voi, ricchi.
Dal Vangelo secondo
Luca (6,20-26) anno dispari.
In quel tempo, Gesù,
alzàti gli occhi verso
i suoi discepoli,
diceva: «Beati voi,
poveri, perché vostro
è il regno di Dio.
Beati voi, che ora
avete fame, perché
sarete saziati.
Beati voi, che ora
piangete, perché riderete.
Beati voi, quando gli
uomini vi odieranno
e quando vi metteranno
al bando e vi
insulteranno e
disprezzeranno il vostro
nome come infame, a
causa del
Figlio dell’uomo.
Rallegratevi in quel
giorno ed esultate
perché, ecco, la
vostra ricompensa
è grande nel cielo.
Allo stesso modo
infatti agivano i loro
padri con i profeti.
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già
ricevuto la vostra
consolazione.
Guai a voi, che ora
siete sazi, perché
avrete fame.
Guai a voi, che ora
ridete, perché sarete
nel dolore e
piangerete.
Guai, quando tutti gli
uomini diranno
bene di voi.
Allo stesso modo
infatti agivano i loro
padri con i falsi
profeti».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Luca, nel suo Vangelo, pone le
beatitudini
appena dopo la scelta dei Dodici;
è questa
la carta costituzionale del
Regno, da qui
dovranno partire gli apostoli per
vivere
l’immensità e la tenerezza di
Dio, a questa
pagina loro e noi dovranno per
sempre
confrontarsi per essere
testimoni.
E Gesù non parla di
organizzazione, di
potere, di compromessi, di forza,
di ostentazione.
Parla di povertà, di desiderio,
di sofferenza
vissuta con evangelica serenità,
i valori
portanti che rendono trasparente
l’annuncio.
Luca, diversamente da Matteo,
aggiunge
alle beatitudini quattro ‘guai’
che
completano le precedenti
affermazioni,
mettendoci al riparo da inutili
rischi.
Stiamo attenti a non crogiolarci
nella
sazietà, a non porre la nostra
consolazione
nella ricchezza, a non vivere con
superficialità, a non cercare l’applauso
delle folle.
È una pagina ostica, urticante,
dura, che
mette in radicale crisi il
modello di
successo che ci viene proposto
dal
nostro inquieto mondo.
Modello mondano che rischia di
avvelenare
i discepoli, che spesso ti
ripropongono
nella Chiesa le stesse dinamiche
distruttive di fuori.
Converti i nostri cuori alla
semplicità del
Regno, Signore, aiutaci a leggere
la
nostra vita e ad orientare le
nostre scelte
a partire da questa pagina, a
verificare,
rigo per rigo, che ogni piano
pastorale
e ogni scelta ecclesiale da
questa pagina
parta e a questa pagina porti,
con l’aiuto
della preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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