venerdì 4 agosto 2023

Il Vangelo del Sabato 5 Agosto 2023

 

Della 17° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Maria della Neve.

Dedicazione della basilica di Santa Maria Maggiore. 

Prima lettura.

Nell’anno del giubileo ciascuno

tornerà nella sua proprietà.

Dal libro dell'Èsodo (25,1.8-17)

Il Signore parlò a Mosè sul monte Sinai

e disse: Conterai sette settimane di anni,

cioè sette volte sette anni; queste sette

settimane di anni faranno un periodo

di quarantanove anni.

Al decimo giorno del settimo mese, farai

echeggiare il suono del corno; nel giorno

dell'espiazione farete echeggiare il corno

per tutta la terra.

Dichiarerete santo il cinquantesimo anno

e proclamerete la liberazione nella terra

per tutti i suoi abitanti.

Sarà per voi un giubileo; ognuno di voi

tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia.

Il cinquantesimo anno sarà per voi un

giubileo; non farete né semina né mietitura

di quanto i campi produrranno da sé, né

farete la vendemmia delle vigne non potate.

Poiché è un giubileo: esso sarà per voi santo;

potrete però mangiare il prodotto che

daranno i campi.

In quest'anno del giubileo ciascuno

tornerà nella sua proprietà.

Quando vendete qualcosa al vostro

prossimo o quando acquistate qualcosa

dal vostro prossimo, nessuno faccia

torto al fratello.

Regolerai l'acquisto che farai dal tuo

prossimo in base al numero degli anni

trascorsi dopo l'ultimo giubileo: egli

venderà a te in base agli anni di raccolto.

Quanti più anni resteranno, tanto più

aumenterai il prezzo; quanto minore

sarà il tempo, tanto più ribasserai il

prezzo, perché egli ti vende la

somma dei raccolti.

Nessuno di voi opprima il suo prossimo;

temi il tuo Dio, poiché io sono il

Signore, vostro Dio.

Parola di Dio.

Vangelo.

Erode mandò a decapitare Giovanni e i

suoi discepoli andarono a informare Gesù.

Dal Vangelo secondo Matteo (14,1-12) anno dispari.

In quel tempo al tetrarca Erode giunse

notizia della fama di Gesù.

Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui

è Giovanni il Battista.

È risorto dai morti e per questo ha il

potere di fare prodigi!».

Erode infatti aveva arrestato Giovanni

e lo aveva fatto incatenare e gettare in

prigione a causa di Erodìade, moglie di

suo fratello Filippo.

Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è

lecito tenerla con te!».

Erode, benché volesse farlo morire,

ebbe paura della folla perché lo

considerava un profeta.

Quando fu il compleanno di Erode, la figlia

di Erodìade danzò in pubblico e piacque

tanto a Erode che egli le promise con

giuramento di darle quello che avesse chiesto.

Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui,

su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».

Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento

e dei commensali ordinò che le venisse data

e mandò a decapitare Giovanni nella prigione.

La sua testa venne portata su un vassoio, fu

data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.

I suoi discepoli si presentarono a prendere

il cadavere, lo seppellirono e andarono

a informare Gesù.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Giovanni Battista, il più grande tra i nati

di donna, profeta rigidamente coerente,

asceta scomodo, testimone e segno per

la preparazione alla venuta del Messia,

è ucciso a causa della gelosia di una

donna inacidita e da infingardo re fantoccio.

La sua morte, splendidamente narrata da

Matteo, è la sintesi della contraddizione

che abita nel nostro cuore.

Erode ascolta volentieri le parole del

Battista, lui, re fantoccio, inetto, che non

riuscirà mai ad emulare anche solo

lontanamente la gloria del padre Erode

il grande, sente nelle parole del Profeta

il fuoco della verità.

Eppure non esiterà ad ucciderlo per non

rimangiarsi la parola data durante un

festino idiota in cui una donna permalosa,

Erodiade, sfrutta la sensualità della propria

figlia per vendicare il suo amor proprio ferito.

Erode, Erodiade, Salome, sono tutte

maschere del nostro temperamento,

palesano la fatica che facciamo nel

perdere la faccia in nome della verità,

manifestano l’amor proprio ferito che

diventa drammaticamente vendicativo,

sono immagine di come il corpo è usato

per conseguire torbidi fini.

La trappola è riuscita, il rompiscatole è

eliminato; fine delle scomode prediche.

Eppure, senza quell’uomo sporco e

smagrito, severo e dolorante, quel

Giovanni profeta cancellato dai giochi

di potere di un assolato pomeriggio

alla corte del re Erode, nessuno si

ricorderebbe neppure i nomi di questi

personaggi che, credendo di scrivere la

storia, ne sono stati travolti.

Per non diventare come Erode, amici,

chiediamo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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