venerdì 23 giugno 2023

Il Vangelo del Sabato 24 Giugno 2023

 

Della 11° settimana del Tempo Ordinario.

Natività di san Giovanni Battista.

Prima lettura.

Ti renderò luce delle nazioni.

Dal libro del profeta Isaìa (49,1-6)

Ascoltatemi, o isole, udite attentamente,

nazioni lontane; il Signore dal seno

materno mi ha chiamato, fino dal grembo

di mia madre ha pronunciato il mio nome.

Ha reso la mia bocca come spada affilata,

mi ha nascosto all'ombra della sua mano,

mi ha reso freccia appuntita, mi ha riposto

nella sua farètra.

Mi ha detto: «Mio servo tu sei, Israele,

sul quale manifesterò la mia gloria».

Io ho risposto: «Invano ho faticato, per

nulla e invano ho consumato le mie forze.

Ma, certo, il mio diritto è presso il Signore,

la mia ricompensa presso il mio Dio».

Ora ha parlato il Signore, che mi ha

plasmato suo servo dal seno materno

per ricondurre a lui Giacobbe e a lui

riunire Israele - poiché ero stato onorato

dal Signore e Dio era stato la mia forza-e

ha detto: «È troppo poco che tu sia mio

servo per restaurare le tribù di Giacobbe

e ricondurre i superstiti d'Israele.

Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti

la mia salvezza fino all'estremità della terra».

Parola di Dio.

Seconda lettura.

Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo.

Dagli Atti degli Apostoli (13,22-26)

In quei giorni, [nella sinagoga di Antiòchia

di Pisìdia,] Paolo diceva: «Dio suscitò

per i nostri padri Davide come re, al

quale rese questa testimonianza: "Ho

trovato Davide, figlio di Iesse, uomo

secondo il mio cuore; egli adempirà

tutti i miei voleri".

Dalla discendenza di lui, secondo la

promessa, Dio inviò, come salvatore

per Israele, Gesù. Giovanni aveva

preparato la sua venuta predicando un

battesimo di conversione a tutto il

popolo d'Israele.

Diceva Giovanni sul finire della sua

missione: "Io non sono quello che

voi pensate!

Ma ecco, viene dopo di me uno, al

quale io non sono degno di slacciare

i sandali".

Fratelli, figli della stirpe di Abramo,

e quanti fra voi siete timorati di Dio,

a noi è stata mandata la parola di

questa salvezza».

Parola di Dio.

Vangelo.

Giovanni è il suo nome.

Dal Vangelo secondo Luca (1,57-66.80)

Per Elisabetta si compì il tempo del parto

e diede alla luce un figlio. I vicini e i

parenti udirono che il Signore aveva

manifestato in lei la sua grande

misericordia, e si rallegravano con lei.

Otto giorni dopo vennero per circoncidere

il bambino e volevano chiamarlo con il

nome di suo padre, Zaccarìa.

Ma sua madre intervenne: «No, si

chiamerà Giovanni».

Le dissero: «Non c'è nessuno della tua

parentela che si chiami con questo nome».

Allora domandavano con cenni a suo

padre come voleva che si chiamasse.

Egli chiese una tavoletta e scrisse:

«Giovanni è il suo nome».

Tutti furono meravigliati.

All'istante gli si aprì la bocca e gli si

sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.

Tutti i loro vicini furono presi da timore,

e per tutta la regione montuosa della

Giudea si discorreva di tutte queste cose.

Tutti coloro che le udivano, le custodivano

in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai

questo bambino?».

E davvero la mano del Signore era con lui.

Il bambino cresceva e si fortificava nello spirito.

Visse in regioni deserte fino al giorno della

sua manifestazione a Israele.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il Vangelo di Luca, si apre con l’angelo

che parla a Zaccaria nel tempio, e gli

annuncia la nascita di Giovanni Battista.

Zaccaria ed Elisabetta erano sterili, non

avevano figli, e per di più, erano vecchi.

Non aspettavano altro che la conclusione

della loro vita.

Il futuro era già, in un certo modo,

segnato senza nessuna altra speranza.

In essi possiamo vedere la vita di tanti

anziani, rassegnati a passare gli ultimi

anni della vita, in modo più o meno triste,

(che in questi anni di pandemia, per colpa

di assurde decisioni governative, sono

stati costretti alla solitudine e alla morte).

Ma Dio interviene con la sua Parola, e

annuncia a Zaccaria, che la moglie

avrà un figlio.

È impossibile, è troppo, pensa Zaccaria.

E resta muto.

La forza e l’amore del Signore, si

scontrano spesso con la nostra

incredulità e, pur avendo il tesoro

del Vangelo, diventiamo come muti,

incapaci di parlare e di sperare.

Chi non ascolta, non riesce neanche a parlare.

L’amore di Dio, vince anche la nostra

incredulità e la nostra sterilità.

Elisabetta, nella sua vecchiaia,

concepì un figlio.

Nessuno è tanto vecchio, da non poter

vedere e assaporare cose nuove e belle

nella vita aiutandoci con la preghiera.  

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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