lunedì 12 giugno 2023

Il Vangelo del Martedì 13 Giugno 2023

 

Della 10° settimana del Tempo Ordinario.

Sant'Antonio di Padova,

Sacerdote e Dottore della Chiesa.

Prima lettura.

Gesù Cristo non fu “sì” e “no”,

ma in lui vi fu il “sì”.

Dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (1,18-22).

Fratelli, Dio è testimone che la nostra

parola verso di voi non è «sì» e «no».

Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo

annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo,

non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».

Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì».

Per questo attraverso di lui sale a Dio il

nostro «Amen» per la sua gloria.

È Dio stesso che ci conferma, insieme a

voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione,

ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la

caparra dello Spirito nei nostri cuori.

Parola di Dio.

Vangelo.

Voi siete la luce del mondo.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,13-16) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi

discepoli: «Voi siete il sale della terra;

ma se il sale perde il sapore, con che

cosa lo si renderà salato?

A null’altro serve che ad essere gettato

via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non può

restare nascosta una città che sta sopra

un monte, né si accende una lampada

per metterla sotto il moggio, ma sul

candelabro, e così fa luce a tutti quelli

che sono nella casa.

Così risplenda la vostra luce davanti agli

uomini, perché vedano le vostre opere

buone e rendano gloria al Padre vostro

che è nei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

È impossibile far luce se non si è accesi.

Mi chiedo se la triste profezia di Gesù

non si sia realizzata in questi nostri

tempi confusi; il sale, forse, ha davvero

perso il suo sapore.

Dice ancora qualcosa di significativo

il Vangelo che ogni Domenica

ci vede radunati?

Ci percuote come un pugno, scuote

le nostre coscienze, dà forma alla

nostra settimana?

Spero di cuore sia così!

Ma il dramma del nostro tempo, in

occidente, è proprio quello di un

cristianesimo senza Cristo, di una

religione senza fede, di un culto

senza celebrazione.

Luce sotto lo sgabello siamo diventati,

timorosi di essere trasparenza di Dio,

attenti a proporci con un cristianesimo

“politicamente corretto” con tutti i

distinguo e le precisazioni, incapaci

di superare la fede del buon senso e

dell’abitudine per diventare fiamma ardente.

Ci vergogniamo, troppo spesso, di

essere-se non cristiani-appartenenti

ad una Chiesa che presta il fianco

a facili critiche ed ironie.

Luce e sale; siamo chiamati a rendere

testimonianza credibile il Vangelo

attraverso le buone opere.

E qui iniziano le difficoltà!

Il cristiano non è chiamato a fare

il “bravo ragazzo”, né tantomeno ad

ostentare le sue opere o a salvare il mondo!

Il mondo è già salvo, mettiamocelo bene

in testa, è che non lo sa di essere salvo.

Ciò che io posso fare è vivere da salvato,

essere pubblicità del Regno, rendere

presente la salvezza con il mio stile

di vita e con la mia preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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