Della 10° settimana del Tempo Ordinario.
Sant'Antonio di
Padova,
Sacerdote e Dottore
della Chiesa.
Prima lettura.
Gesù Cristo non fu
“sì” e “no”,
ma in lui vi fu il
“sì”.
Dalla seconda lettera
di san Paolo
apostolo ai Corìnzi
(1,18-22).
Fratelli, Dio è
testimone che la nostra
parola verso di voi
non è «sì» e «no».
Il Figlio di Dio, Gesù
Cristo, che abbiamo
annunciato tra voi,
io, Silvano e Timòteo,
non fu «sì» e «no», ma
in lui vi fu il «sì».
Infatti tutte le
promesse di Dio in lui sono «sì».
Per questo attraverso
di lui sale a Dio il
nostro «Amen» per la
sua gloria.
È Dio stesso che ci
conferma, insieme a
voi, in Cristo e ci ha
conferito l’unzione,
ci ha impresso il
sigillo e ci ha dato la
caparra dello Spirito
nei nostri cuori.
Parola di Dio.
Vangelo.
Voi siete la luce
del mondo.
Dal Vangelo secondo
Matteo (5,13-16) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi
discepoli: «Voi siete
il sale della terra;
ma se il sale perde il
sapore, con che
cosa lo si renderà
salato?
A null’altro serve che
ad essere gettato
via e calpestato dalla
gente.
Voi siete la luce del
mondo; non può
restare nascosta una
città che sta sopra
un monte, né si
accende una lampada
per metterla sotto il
moggio, ma sul
candelabro, e così fa
luce a tutti quelli
che sono nella casa.
Così risplenda la
vostra luce davanti agli
uomini, perché vedano
le vostre opere
buone e rendano gloria
al Padre vostro
che è nei cieli».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
È impossibile far luce se non si
è accesi.
Mi chiedo se la triste profezia
di Gesù
non si sia realizzata in questi
nostri
tempi confusi; il sale, forse, ha
davvero
perso il suo sapore.
Dice ancora qualcosa di
significativo
il Vangelo che ogni Domenica
ci vede radunati?
Ci percuote come un pugno, scuote
le nostre coscienze, dà forma
alla
nostra settimana?
Spero di cuore sia così!
Ma il dramma del nostro tempo, in
occidente, è proprio quello di un
cristianesimo senza Cristo, di
una
religione senza fede, di un culto
senza celebrazione.
Luce sotto lo sgabello siamo
diventati,
timorosi di essere trasparenza di
Dio,
attenti a proporci con un
cristianesimo
“politicamente corretto” con
tutti i
distinguo e le precisazioni,
incapaci
di superare la fede del buon
senso e
dell’abitudine per diventare
fiamma ardente.
Ci vergogniamo, troppo spesso, di
essere-se non
cristiani-appartenenti
ad una Chiesa che presta il
fianco
a facili critiche ed ironie.
Luce e sale; siamo chiamati a
rendere
testimonianza credibile il
Vangelo
attraverso le buone opere.
E qui iniziano le difficoltà!
Il cristiano non è chiamato a
fare
il “bravo ragazzo”, né tantomeno
ad
ostentare le sue opere o a
salvare il mondo!
Il mondo è già salvo,
mettiamocelo bene
in testa, è che non lo sa di
essere salvo.
Ciò che io posso fare è vivere da
salvato,
essere pubblicità del Regno,
rendere
presente la salvezza con il mio
stile
di vita e con la mia preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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