giovedì 11 maggio 2023

Il Vangelo del Venerdì 12 Maggio 2023

 

Della 5° settimana del Tempo di Pasqua.

Santi Nereo e Achilleo, martiri.

Prima Lettura

È parso bene, allo Spirito Santo e a noi,

di non imporvi altro obbligo al di fuori

di queste cose necessarie.

Dagli Atti degli Apostoli (15,22-31)

In quei giorni, agli apostoli e agli anziani,

con tutta la Chiesa, parve bene di scegliere

alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia

insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda,

chiamato Barsabba, e Sila, uomini di

grande autorità tra i fratelli.

E inviarono tramite loro questo scritto:

«Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli,

ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilicia,

che provengono dai pagani, salute!

Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai

quali non avevamo dato nessun incarico,

sono venuti a turbarvi con discorsi che

hanno sconvolto i vostri animi.

Ci è parso bene perciò, tutti d'accordo,

di scegliere alcune persone e inviarle a

voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba

e Paolo, uomini che hanno rischiato la

loro vita per il nome del nostro

Signore Gesù Cristo.

Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila,

che vi riferiranno anch'essi, a voce,

queste stesse cose.

È parso bene, infatti, allo Spirito Santo

e a noi, di non imporvi altro obbligo al di

fuori di queste cose necessarie: astenersi

dalle carni offerte agli idoli, dal sangue,

dagli animali soffocati e dalle unioni

illegittime.

Farete cosa buona a stare lontani da

queste cose. State bene!».

Quelli allora si congedarono e scesero

ad Antiòchia; riunita l'assemblea,

consegnarono la lettera.

Quando l'ebbero letta, si rallegrarono

per l'incoraggiamento che infondeva.

Parola di Dio.

Vangelo

Questo vi comando: che vi amiate

gli uni gli altri.

Dal Vangelo secondo Giovanni (15,12-17) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi

discepoli: «Questo è il mio

comandamento: che vi amiate gli

uni gli altri come io ho amato voi.

Nessuno ha un amore più grande di

questo: dare la sua vita per i propri amici.

Voi siete miei amici, se fate ciò che

io vi comando.

Non vi chiamo più servi, perché il servo

non sa quello che fa il suo padrone; ma

vi ho chiamati amici, perché tutto ciò

che ho udito dal Padre mio l'ho fatto

conoscere a voi.

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto

voi e vi ho costituiti perché andiate e

portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

perché tutto quello che chiederete al

Padre nel mio nome, ve lo conceda.

Questo vi comando: che vi amiate

gli uni gli altri».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Si può dire che tutto il discorso

dell’ultima Cena è una preparazione

a questa raccomandazione di Gesù

ai suoi amici.

Amarsi gli uni gli altri proprio come ha

fatto Lui; è questa l’essenza del messaggio

cristiano, e tutto acquista significato

sulla base di questa Parola di Gesù.

Il suo amore nei confronti dei discepoli

è così grande che li chiama amici; il motivo

è dato dal fatto che ha rivelato loro ogni

segreto che intercorre tra Lui e il Padre,

per cui essi hanno accesso pieno a Dio

con la stessa confidenza del Figlio.

Quei segreti sono stati rivelati anche a noi;

quante volte Gesù, durante la giornata,

ci chiama amici? Tantissime volte.

Egli si fida di noi e non c’è infedeltà o

tradimento che possa scalfire questa

fiducia; nel nostro cuore dev’esserci

gratitudine, preghiera e ringraziamento

per ciò che Cristo ha compiuto e compie

quotidianamente per noi.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la

tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo

Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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