venerdì 26 maggio 2023

Il Vangelo del Sabato 27 Maggio 2023

 

Della 7° settimana di Pasqua.

Sant’Agostino, vescovo di Canterbury.

Prima Lettura

Paolo rimase a Roma, annunciando il regno di Dio.

Dagli Atti degli Apostoli (28,16-20.30-31)

Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di

abitare per conto suo con un soldato di guardia.

Dopo tre giorni, egli fece chiamare i

notabili dei Giudei e, quando giunsero,

disse loro: «Fratelli, senza aver fatto

nulla contro il mio popolo o contro le

usanze dei padri, sono stato arrestato

a Gerusalemme e consegnato nelle

mani dei Romani.

Questi, dopo avermi interrogato,

volevano rimettermi in libertà, non

avendo trovato in me alcuna colpa

degna di morte.

Ma poiché i Giudei si opponevano, sono

stato costretto ad appellarmi a Cesare,

senza intendere, con questo, muovere

accuse contro la mia gente.

Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi

e parlarvi, poiché è a causa della speranza

d'Israele che io sono legato da questa catena».

Paolo trascorse due anni interi nella casa

che aveva preso in affitto e accoglieva tutti

quelli che venivano da lui, annunciando

il regno di Dio e insegnando le cose

riguardanti il Signore Gesù Cristo, con

tutta franchezza e senza impedimento.

Parola di Dio.

Vangelo

Questo è il discepolo che testimonia

queste cose e le ha scritte, e la sua

testimonianza è vera.

Dal Vangelo secondo Giovanni (21,20-25) anno dispari.

In quel tempo, Pietro si voltò e vide che

li seguiva quel discepolo che Gesù

amava, colui che nella cena si era

chinato sul suo petto e gli aveva

domandato: «Signore, chi è che

ti tradisce?».

Pietro dunque, come lo vide, disse a

Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?».

Gesù gli rispose: «Se voglio che egli

rimanga finché io venga, a te che importa?

Tu seguimi».

Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che

quel discepolo non sarebbe morto.

Gesù però non gli aveva detto che non

sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli

rimanga finché io venga, a te che importa?».

Questi è il discepolo che testimonia queste

cose e le ha scritte, e noi sappiamo che

la sua testimonianza è vera.

Vi sono ancora molte altre cose compiute

da Gesù che, se fossero scritte una per una,

penso che il mondo stesso non basterebbe

a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Conclusione dello splendido Vangelo di

Giovanni, conclusione del tempo di Pasqua.

Giovanni ci ha raccontato la sua bruciante

esperienza, la sua avventura, la sua

conversione, la sua passione per Gesù

e ci dice, sorridendo, che avrebbe

molte altre cose da dire su ciò che

Gesù ha fatto, anzi, a ben pensarci,

il Vangelo non si dovrebbe mai

finire di scrivere.

Vero, verissimo, ognuno potrebbe

aggiungere la sua pagina, ogni uomo

e ogni donna, che hanno vissuto nella

luce del Signore, potrebbero aggiungerne

un pezzettino.

Il Vangelo secondo Lucia, secondo Laura,

secondo Mario.

Ognuno aggiunga la sua, di testimonianza.

Noi, la nostra vita, sono il Vangelo per

coloro che oggi incontreremo! 

La mia vita, il mio sorriso, la mia pazienza,

il mio amore e la mia preghiera siano oggi,

Signore, Vangelo; buona notizia per tutti

coloro che incontrerò!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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