martedì 2 maggio 2023

Il Vangelo del Mercoledì 3 Maggio 2023

 

Della 4° settimana di Pasqua.

Santi Filippo e Giacomo, Apostoli.

Prima Lettura

Il Signore apparve a Giacomo, e quindi

a tutti gli apostoli.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (15,1-8a)

Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho

annunciato e che voi avete ricevuto, nel

quale restate saldi e dal quale siete salvati,

se lo mantenete come ve l'ho annunciato.

A meno che non abbiate creduto invano!

A voi infatti ho trasmesso, anzitutto,

quello che anch'io ho ricevuto, cioè che

Cristo morì per i nostri peccati secondo

le Scritture e che fu sepolto  e che è

risorto il terzo giorno secondo le Scritture

e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.

In seguito apparve a più di cinquecento

fratelli in una sola volta: la maggior parte di

essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.

Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a

tutti gli apostoli.

Ultimo fra tutti apparve anche a me.

Parola di Dio.

Vangelo

Da tanto tempo sono con voi e tu non mi

hai conosciuto, Filippo?

Dal Vangelo secondo Giovanni (14,6-14) anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù a Tommaso:

«Io sono la via, la verità e la vita.

Nessuno viene al Padre se non per

mezzo di me.

Se avete conosciuto me, conoscerete

anche il Padre mio: fin da ora lo

conoscete e lo avete veduto».

Gli disse Filippo: «Signore, mostraci

il Padre e ci basta».

Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono

con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo?

Chi ha visto me, ha visto il Padre.

Come puoi tu dire: Mostraci il Padre?

Non credi che io sono nel Padre e il

Padre è in me?

Le parole che io vi dico, non le dico da

me stesso; ma il Padre, che rimane in me,

compie le sue opere.

Credete a me: io sono nel Padre e il

Padre è in me.

Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico: chi crede in

me, anch'egli compirà le opere che io

compio e ne compirà di più grandi di

queste, perché io vado al Padre.

E qualunque cosa chiederete nel mio

nome, la farò, perché il Padre sia

glorificato nel Figlio.

Se mi chiederete qualche cosa nel

mio nome, io la farò».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Che senso dell’ironia ha lo Spirito nel

mettere insieme due santi così diversi!

Filippo, discepolo del Battista, il cui

nome e le amicizie denunciano una

provenienza meticcia, capofila di coloro

che si aprono al dialogo con i pagani,

è celebrato insieme a Giacomo il

minore, cugino di Gesù, che sostituirà

Giacomo, il primo apostolo ucciso,

alla guida della comunità di

Gerusalemme, piuttosto conservatore.

Eppure cosi è la Chiesa, fatta di

progresso e innovazione nella tradizione

e nella tutela del deposito della fede.

Filippo e Giacomo sono come i due

simboli, le due facce della Chiesa che,

sempre, è chiamata a non tradire o

svendere il prezioso tesoro del Vangelo

consegnatoci da Cristo e, nei contempo,

a non arroccarsi o chiudersi al mondo.

Che i due apostoli, così diversi nelle

loro sensibilità e nella loro storia

personale, ci insegnino a difendere

la diversità all’interno della Chiesa,

senza adottare logiche mondane che

tradiscono l’equilibrio creato dal Maestro

Gesù, attraverso l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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