giovedì 13 aprile 2023

Il Vangelo del Venerdì 14 Aprile 2023

 

Del Venerdì fra l’Ottava di Pasqua.

Santa Liduina, vergine.

Prima Lettura

In nessun altro c'è salvezza.

Dagli Atti degli Apostoli (4,1-12)

In quei giorni, Pietro e Giovanni stavano

parlando al popolo, [dopo la guarigione

dello storpio,] quando sopraggiunsero i

sacerdoti, il comandante delle guardie

del tempio e i sadducèi, irritati per il fatto

che essi insegnavano al popolo e annunciavano

in Gesù la risurrezione dai morti.

Li arrestarono e li misero in prigione fino

al giorno dopo, dato che ormai era sera.

Molti però di quelli che avevano ascoltato

la Parola credettero e il numero degli uomini

raggiunse circa i cinquemila.

Il giorno dopo si riunirono in Gerusalemme

i loro capi, gli anziani e gli scribi, il sommo

sacerdote Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro

e quanti appartenevano a famiglie di

sommi sacerdoti.

Li fecero comparire davanti a loro e si

misero a interrogarli: «Con quale potere

o in quale nome voi avete fatto questo?».

Allora Pietro, colmato di Spirito Santo,

disse loro: «Capi del popolo e anziani,

visto che oggi veniamo interrogati sul

beneficio recato a un uomo infermo,

e cioè per mezzo di chi egli sia stato

salvato, sia noto a tutti voi e a tutto

il popolo d'Israele: nel nome di Gesù

Cristo il Nazareno, che voi avete

crocifisso e che Dio ha risuscitato

dai morti, costui vi sta innanzi risanato.

Questo Gesù è la pietra, che è stata

scartata da voi, costruttori, e che è

diventata la pietra d'angolo.

In nessun altro c'è salvezza; non vi è

infatti, sotto il cielo, altro nome dato

agli uomini, nel quale è stabilito che

noi siamo salvati».

Parola di Dio.

Vangelo.

Gesù si avvicinò, prese il pane e lo

diede loro, e così pure il pesce.

Dal Vangelo secondo Giovanni (21,1-14) anno dispari.

In quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo

ai discepoli sul mare di Tiberìade.

E si manifestò così: si trovavano insieme

Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo,

Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di

Zebedèo e altri due discepoli.

Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare».

Gli dissero: «Veniamo anche noi con te».

Allora uscirono e salirono sulla barca;

ma quella notte non presero nulla.

Quando già era l'alba, Gesù stette sulla

riva, ma i discepoli non si erano accorti

che era Gesù.

Gesù disse loro: «Figlioli, non avete

nulla da mangiare?».

Gli risposero: «No».

Allora egli disse loro: «Gettate la rete

dalla parte destra della barca e troverete».

La gettarono e non riuscivano più a tirarla

su per la grande quantità di pesci.

Allora quel discepolo che Gesù amava

disse a Pietro: «È il Signore!».

Simon Pietro, appena udì che era il Signore,

si strinse la veste attorno ai fianchi, perché

era svestito, e si gettò in mare.

Gli altri discepoli invece vennero con la

barca, trascinando la rete piena di pesci:

non erano infatti lontani da terra se non

un centinaio di metri.

Appena scesi a terra, videro un fuoco di

brace con del pesce sopra, e del pane.

Disse loro Gesù: «Portate un po' del pesce

che avete preso ora».

Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse

a terra la rete piena di centocinquantatrè

grossi pesci.

E benché fossero tanti, la rete non si spezzò.

Gesù disse loro: «Venite a mangiare».

E nessuno dei discepoli osava domandargli:

«Chi sei?», perché sapevano bene che era

il Signore. Gesù si avvicinò, prese il pane

e lo diede loro, e così pure il pesce.

Era la terza volta che Gesù si manifestava

ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La Parola di oggi parte da una delle scene

più sconfortanti dell’intero Vangelo;

Pietro che torna a pescare, seguito da

alcuni degli apostoli.

“Torno a pescare”: l’ultima volta era

accaduto tre anni prima, sullo stesso

lago, vicino a casa sua, a Cafarnao.

Era stata una pesca che aveva cambiato

la sua vita.

Ma ora è tutto finito; il Rabbì è morto,

tutto chiuso, fine della bella avventura.

Come in Tommaso, anche in questa scena

vediamo stanchezza e fragilità, disillusione

e rabbia.

Ancora una volta ci ritroviamo nello

sconforto degli apostoli che hanno

creduto senza risultato, che hanno

misurato la propria piccolezza sotto la croce.

E lì, all’ombra del loro fallimento,

Gesù li aspetta.

Di nuovo alla fine di una notte inutile

e infruttuosa, proprio alla fine,

Gesù li aspetta.

E li provoca; riprendete il largo.

Immaginiamo solo il silenzio degli apostoli,

la tensione che cresce; parole già sentite

tanti anni prima.

Accade, accade nuovamente; la rete è

piena di pesci, si rompe, si fatica

a tirarla a bordo.

Allora lo riconoscono, e gridano il loro

stupore: “è il Signore!”; Pietro si tuffa,

arrivano a riva e Giovanni annota;

sapevamo che era Lui, ma nessuno

aveva il coraggio di chiederglielo.

Infine il dialogo-splendido-tra Gesù e

il “suo” Pietro; tre volte aveva negato

di conoscerlo, tre volte è chiamato

a guardarsi dentro.

La traduzione italiana non rende giustizia

al fine greco di Giovanni; Gesù all’inizio

chiede amore e da Pietro riceve

un “ti voglio bene”.

Pietro ora sa il suo limite, lo ha misurato.

E l’ultima volta Gesù accetta, con un

sorriso, questo bene.

Sì; ora Pietro è pronto a seguirlo, ora Pietro

potrà accompagnare i fratelli perché mai

più si sentirà diverso o superiore.

Una guida così serviva alla prima comunità;

una persona cosciente dei propri limiti per

poter accogliere e sostenere quelli dei propri

compagni di viaggio.

Tu sei vivo in mezzo a noi, Signore, e ci

aspetti quando il fallimento ci rattrista,

e ci riempi di speranza.

A te onore e gloria, Signore Gesù vivente nei secoli!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento