venerdì 14 aprile 2023

Il Vangelo del Sabato 15 Aprile 2023

 

Del Sabato fra l’Ottava di Pasqua.

Prima Lettura

Non possiamo tacere quello che

abbiamo visto e ascoltato.

Dagli Atti degli Apostoli (4,13-21)

In quei giorni, i capi, gli anziani e gli scribi,

vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni

e rendendosi conto che erano persone semplici

e senza istruzione, rimanevano stupiti e li

riconoscevano come quelli che erano

stati con Gesù.

Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l'uomo

che era stato guarito, non sapevano che

cosa replicare.

Li fecero uscire dal sinedrio e si misero

a consultarsi fra loro dicendo: «Che cosa

dobbiamo fare a questi uomini?

Un segno evidente è avvenuto per opera

loro; esso è diventato talmente noto a

tutti gli abitanti di Gerusalemme che

non possiamo negarlo.

Ma perché non si divulghi maggiormente

tra il popolo, proibiamo loro con minacce

di parlare ancora ad alcuno in quel nome».

Li richiamarono e ordinarono loro di

non parlare in alcun modo né di

insegnare nel nome di Gesù.

Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se

sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi

invece che a Dio, giudicatelo voi.

Noi non possiamo tacere quello che

abbiamo visto e ascoltato».

Quelli allora, dopo averli ulteriormente

minacciati, non trovando in che modo

poterli punire, li lasciarono andare a causa

del popolo, perché tutti glorificavano

Dio per l'accaduto.

Parola di Dio.

Vangelo.

Andate in tutto il mondo e proclamate il vangelo.

Dal Vangelo secondo Marco (16,9-15) anno dispari.

Risorto al mattino, il primo giorno dopo

il sabato, Gesù apparve prima a Maria di

Màgdala, dalla quale aveva scacciato

sette demòni.

Questa andò ad annunciarlo a quanti erano

stati con lui ed erano in lutto e in pianto.

Ma essi, udito che era vivo e che era stato

visto da lei, non credettero.

Dopo questo, apparve sotto altro aspetto

a due di loro, mentre erano in cammino

verso la campagna.

Anch'essi ritornarono ad annunciarlo agli

altri; ma non credettero neppure a loro.

Alla fine apparve anche agli Undici,

mentre erano a tavola, e li rimproverò

per la loro incredulità e durezza di cuore,

perché non avevano creduto a quelli

che lo avevano visto risorto.

E disse loro: «Andate in tutto il mondo

e proclamate il Vangelo a ogni creatura».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Marco, a differenza degli altri evangelisti,

non si dilunga sui racconti della resurrezione,

né li approfondisce.

Anzi, alcuni studiosi sostengono che la

pagina che abbiamo ascoltato sia stata

aggiunta a posteriori, quasi per colmare

una mancanza.

E sentiamo, in queste parole, lo schema

della sintesi, quasi del riassunto.

Probabilmente il Vangelo di Marco finiva

prima, all’annuncio dell’angelo alle donne

che-annota Marco-tornarono a casa piene

di paura e senza dire nulla.

È come se Marco, e dietro di lui Pietro,

ci ammonissero; non servono ulteriori

prodigi, né illuminati discorsi; il credere

alla resurrezione è e resta evento personale,

scelta di fede, schieramento di cuore.

È così, amici, fin dall’inizio della Chiesa

i detrattori del cristianesimo hanno negato

la resurrezione di Gesù, proprio intuendo

che lì, nella resurrezione, si trova il cuore

dell’annuncio cristiano.

Se Gesù non è risorto la nostra fede è vana,

ci ammonisce san Paolo, e noi siamo dei

grandi illusi e dei creduloni.

Ma se la Parola è giunta fino a noi, se

ciascuno può dire di avere avuto il cuore

toccato dal di dentro, è proprio perché

Gesù è risorto e di questo annuncio, ora,

siamo noi i portatori.

Tu sei vivo in mezzo a noi, Signore,

e siamo chiamati a portare il tuo Vangelo

fino agli estremi confini del mondo,

chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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