domenica 30 aprile 2023

Il Vangelo del Lunedì 1 Maggio 2023

 

Della 4° settimana di Pasqua.

San Giuseppe, Lavoratore.

Prima Lettura

Dio ha concesso anche ai pagani che si

convertano perché abbiano la vita.

Dagli Atti degli Apostoli (11,1-18)

In quei giorni, gli apostoli e i fratelli che

stavano in Giudea vennero a sapere che anche

i pagani avevano accolto la parola di Dio.

E, quando Pietro salì a Gerusalemme,

i fedeli circoncisi lo rimproveravano

dicendo: «Sei entrato in casa di uomini

non circoncisi e hai mangiato insieme

con loro!».

Allora Pietro cominciò a raccontare loro,

con ordine, dicendo: «Mi trovavo in

preghiera nella città di Giaffa e in estasi

ebbi una visione: un oggetto che scendeva

dal cielo, simile a una grande tovaglia,

calata per i quattro capi, e che giunse

fino a me.

Fissandola con attenzione, osservai e vidi

in essa quadrupedi della terra, fiere,

rettili e uccelli del cielo.

Sentii anche una voce che mi diceva:

"Coraggio, Pietro, uccidi e mangia!".

Io dissi: "Non sia mai, Signore, perché

nulla di profano o di impuro è mai

entrato nella mia bocca".

Nuovamente la voce dal cielo riprese:

"Ciò che Dio ha purificato, tu non

chiamarlo profano".

Questo accadde per tre volte e poi tutto

fu tirato su di nuovo nel cielo.

Ed ecco, in quell'istante, tre uomini si

presentarono alla casa dove eravamo,

mandati da Cesarèa a cercarmi.

Lo Spirito mi disse di andare con loro

senza esitare.

Vennero con me anche questi sei fratelli

ed entrammo in casa di quell'uomo.

Egli ci raccontò come avesse visto

l'angelo presentarsi in casa sua e dirgli:

"Manda qualcuno a Giaffa e fa' venire

Simone, detto Pietro; egli ti dirà cose

per le quali sarai salvato tu con tutta

la tua famiglia".

Avevo appena cominciato a parlare quando

lo Spirito Santo discese su di loro, come

in principio era disceso su di noi.

Mi ricordai allora di quella parola del

Signore che diceva: "Giovanni battezzò

con acqua, voi invece sarete battezzati

in Spirito Santo".

Se dunque Dio ha dato a loro lo stesso

dono che ha dato a noi, per aver creduto

nel Signore Gesù Cristo, chi ero io per

porre impedimento a Dio?».

All'udire questo si calmarono e cominciarono

a glorificare Dio dicendo: «Dunque anche

ai pagani Dio ha concesso che si convertano

perché abbiano la vita!».

Parola di Dio.

Vangelo

Il buon pastore dà la vita per le pecore.

Dal Vangelo secondo Giovanni (10,11-18) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il

buon pastore.

Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.

Il mercenario-che non è pastore e al quale

le pecore non appartengono-vede venire

il lupo, abbandona le pecore e fugge,

e il lupo le rapisce e le disperde; perché è

un mercenario e non gli importa delle pecore.

Io sono il buon pastore, conosco le mie

pecore e le mie pecore conoscono me,

così come il Padre conosce me e io

conosco il Padre, e do la mia vita

per le pecore.

E ho altre pecore che non provengono da

questo recinto: anche quelle io devo guidare.

Ascolteranno la mia voce e diventeranno

un solo gregge, un solo pastore.

Per questo il Padre mi ama: perché io do la

mia vita, per poi riprenderla di nuovo.

Nessuno me la toglie: io la do da me stesso.

Ho il potere di darla e il potere di riprenderla

di nuovo.

Questo è il comando che ho ricevuto

dal Padre mio».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Nonostante tutte le circostanze sembrino

dire il contrario, la morte di Gesù non è

un incidente di percorso, o l’effetto di

una congiura da parte dei capi del popolo.

Il Signore dona la sua vita liberamente,

per amore, (Giuda è scagionato), e

altrettanto liberamente la riprende;

così dimostra la sua divinità.

È bello, per ogni cristiano, poter imitare

Gesù anche in questo aspetto.

La vita è un dono, e i doni sono fatti per

essere dati agli altri, non per tenerseli

stretti tra le mani.

Quanto più facciamo della nostra

esistenza un dono capace di migliorare

quella degli altri, tanto più si riempie

di senso.

Quanta tristezza e amarezza in meno

se imparassimo a donarci di più.

Ma non ci si deve scoraggiare; come in

tutte le cose, anche in questo si può

imparare e si può crescere.

Se all’inizio donare la propria vita nella

quotidianità ci spaventa, man mano

diventa fonte di gioia e di pienezza

se ci aiutiamo con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata e buon 1° Maggio, Fausto.

 

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