domenica 12 marzo 2023

Il Vangelo del Lunedì 13 Marzo 2023

 

Della 3° settimana di Quaresima.

San Rodrigo di Cordova, sacerdote e martire.

Prima Lettura

C'erano molti lebbrosi in Israele,

ma nessuno di loro fu purificato,

se non Naamàn, il Siro (Cf. Lc 4,27).

Dal secondo libro dei Re (5,1-15a)

In quei giorni Naamàn, comandante

dell'esercito del re di Aram, era un

personaggio autorevole presso il suo

signore e stimato, perché per suo mezzo

il Signore aveva concesso la salvezza

agli Aramèi.

Ma questo uomo prode era lebbroso.

Ora bande aramèe avevano condotto via

prigioniera dalla terra d'Israele una ragazza,

che era finita al servizio della moglie di Naamàn.

Lei disse alla padrona: «Oh, se il mio

signore potesse presentarsi al profeta che

è a Samarìa, certo lo libererebbe dalla lebbra».

Naamàn andò a riferire al suo signore: «La

ragazza che proviene dalle terra d'Israele

ha detto così e così».

Il re di Aram gli disse: «Va' pure, io stesso

invierò una lettera al re d'Israele».

Partì dunque, prendendo con sé dieci talenti

d'argento, seimila sicli d'oro e dieci mute di abiti.

Portò la lettera al re d'Israele, nella quale

si diceva: «Orbene, insieme con questa

lettera ho mandato da te Naamàn, mio

ministro, perché tu lo liberi dalla sua lebbra».

Letta la lettera, il re d'Israele si stracciò le

vesti dicendo: «Sono forse Dio per dare la

morte o la vita, perché costui mi ordini di

liberare un uomo dalla sua lebbra?

Riconoscete e vedete che egli evidentemente

cerca pretesti contro di me».

Quando Elisèo, uomo di Dio, seppe che il

re d'Israele si era stracciato le vesti, mandò

a dire al re: «Perché ti sei stracciato le vesti?

Quell'uomo venga da me e saprà che c'è

un profeta in Israele».

Naamàn arrivò con i suoi cavalli e con il suo

carro e si fermò alla porta della casa di Elisèo.

Elisèo gli mandò un messaggero per dirgli:

«Va', bàgnati sette volte nel Giordano: il tuo

corpo ti ritornerà sano e sarai purificato».

Naamàn si sdegnò e se ne andò dicendo:

«Ecco, io pensavo: "Certo, verrà fuori e,

stando in piedi, invocherà il nome del

Signore, suo Dio, agiterà la sua mano

verso la parte malata e toglierà la lebbra".

Forse l'Abanà e il Parpar, fiumi di Damàsco,

non sono migliori di tutte le acque d'Israele?

Non potrei bagnarmi in quelli per purificarmi?».

Si voltò e se ne partì adirato.

Gli si avvicinarono i suoi servi e gli dissero:

«Padre mio, se il profeta ti avesse ordinato

una gran cosa, non l'avresti forse eseguita?

Tanto più ora che ti ha detto: "Bàgnati

e sarai purificato"».

Egli allora scese e si immerse nel Giordano

sette volte, secondo la parola dell'uomo di Dio,

e il suo corpo ridivenne come il corpo di un

ragazzo; egli era purificato.

Tornò con tutto il seguito dall'uomo di Dio;

entrò e stette davanti a lui dicendo: «Ecco,

ora so che non c'è Dio su tutta la terra se

non in Israele».

Parola di Dio.

Vangelo

Gesù come Elìa ed Elisèo è mandato

non per i soli Giudei.

Dal Vangelo secondo Luca (4,24-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù [cominciò a dire nella

sinagoga a Nàzaret:] «In verità io vi dico:

nessun profeta è bene accetto nella sua patria.

Anzi, in verità io vi dico: c'erano molte vedove

in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo

fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una

grande carestia in tutto il paese; ma a

nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a

una vedova a Sarèpta di Sidóne.

C'erano molti lebbrosi in Israele al tempo

del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu

purificato, se non Naamàn, il Siro».

All'udire queste cose, tutti nella sinagoga

si riempirono di sdegno.

Si alzarono e lo cacciarono fuori della città

e lo condussero fin sul ciglio del monte,

sul quale era costruita la loro città,

per gettarlo giù.

Ma egli, passando in mezzo a loro,

si mise in cammino.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Le parole che Gesù pronuncia davanti ai

suoi compaesani sono un duro smacco.

Sentirsi dire che due pagani sono modelli

di fede autentica vuol dire che essi sono

da meno degli infedeli, perché non hanno

saputo riconoscere il passaggio

di Dio nella loro vita.

Era esattamente quello che avevano fatto

i loro padri, chiudendosi a Dio e

rifiutandosi di riconoscerne la Legge.

Dio, invece, cerca di scuoterci per farci

comprendere che non si è cristiani e

autentici discepoli del Signore perché

si fanno una serie di pratiche religiose,

ma quando con la vita e con le opere

testimoniano l’amore di Dio.

Se questo non c’è, siamo come i nazareni;

convinti di appartenere al popolo eletto,

non ci rendiamo conto che c’è chi, senza

mettersi in mostra, ha molta più fede di noi.

Birichino il Signore, oggi amici, ci sta

scuotendo ancora una volta, io per

primo, dicendoci che, la fede non è un

automatismo, ma va coltivata con

umiltà e con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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