mercoledì 8 marzo 2023

Il Vangelo del Giovedì 9 Marzo 2023

 

Della 2° settimana di Quaresima.

Santa Francesca Romana, religiosa.

Prima Lettura

Maledetto chi confida nell'uomo;

benedetto chi confida nel Signore.

Dal libro del profeta Geremìa (17,5-10)

Così dice il Signore: «Maledetto l'uomo

che confida nell'uomo, e pone nella carne

il suo sostegno, allontanando il suo

cuore dal Signore.

Sarà come un tamerisco nella steppa;

non vedrà venire il bene, dimorerà in

luoghi aridi nel deserto, in una terra

di salsedine, dove nessuno può vivere.

Benedetto l'uomo che confida nel

Signore e il Signore è la sua fiducia.

È come un albero piantato lungo un

corso d'acqua, verso la corrente stende

le radici; non teme quando viene il

caldo, le sue foglie rimangono verdi,

nell'anno della siccità non si dà pena,

non smette di produrre frutti.

Niente è più infido del cuore e

difficilmente guarisce!

Chi lo può conoscere?

Io, il Signore, scruto la mente e saggio

i cuori, per dare a ciascuno secondo la

sua condotta, secondo il frutto delle

sue azioni».

Parola di Dio.

Vangelo

Nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni,

e Lazzaro i suoi mali; ma ora lui è

consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti.

Dal Vangelo secondo Luca (16,19-31) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C'era

un uomo ricco, che indossava vestiti di

porpora e di lino finissimo, e ogni giorno

si dava a lauti banchetti.

Un povero, di nome Lazzaro, stava alla

sua porta, coperto di piaghe, bramoso di

sfamarsi con quello che cadeva dalla

tavola del ricco; ma erano i cani che

venivano a leccare le sue piaghe.

Un giorno il povero morì e fu portato

dagli angeli accanto ad Abramo.

Morì anche il ricco e fu sepolto.

Stando negli inferi fra i tormenti, alzò

gli occhi e vide di lontano Abramo,

e Lazzaro accanto a lui.

Allora gridando disse: "Padre Abramo,

abbi pietà di me e manda Lazzaro a

intingere nell'acqua la punta del dito

e a bagnarmi la lingua, perché soffro

terribilmente in questa fiamma".

Ma Abramo rispose: "Figlio, ricòrdati che,

nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni,

e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo

modo lui è consolato, tu invece sei in

mezzo ai tormenti.

Per di più, tra noi e voi è stato fissato un

grande abisso: coloro che di qui vogliono

passare da voi, non possono, né di lì

possono giungere fino a noi".

E quello replicò: "Allora, padre, ti prego

di mandare Lazzaro a casa di mio padre,

perché ho cinque fratelli.

Li ammonisca severamente, perché non

vengano anch'essi in questo luogo

di tormento".

Ma Abramo rispose: "Hanno Mosè e i

Profeti; ascoltino loro".

E lui replicò: "No, padre Abramo, ma

se dai morti qualcuno andrà da loro,

si convertiranno".

Abramo rispose: "Se non ascoltano

Mosè e i Profeti, non saranno persuasi

neanche se uno risorgesse dai morti"».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ci sono persone che vivono talmente

concentrate su se stesse e sulle proprie

voglie, da non rendersi conto della

situazione di difficoltà degli altri.

L’egoismo è una terribile malattia

dell’anima che acceca e non permette di

vedere realmente il mondo che ci circonda.

Il ricco e il povero Lazzaro incarnano

due modi diametralmente opposti di

porsi nei confronti della realtà; il ricco

vive solo e chiuso nel suo mondo,

non è capace di considerare i bisogni,

seppur minimi, di colui che giace alla

sua porta mendicando pietà.

Ma la cosa più inquietante, che Gesù

indica nel brano odierno, è che ciascuno

prepara il suo destino eterno con le

proprie scelte già in questa terra.

L’Inferno è vivere definitivamente in una

dimensione di egoismo e di solitudine che

noi stessi scegliamo quando viviamo

senza nessun rispetto per gli altri.

Purtroppo, mi sembra, che questa sia la

vita attuale di tantissime persone del

mondo di oggi, cerchiamo allora amici,

almeno noi, di salvarci offrendo aiuto

a chi incontriamo, molte volte travolte

dalla disperazione, facendoci

aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento