domenica 19 febbraio 2023

Il Vangelo del Lunedì 20 Febbraio 2023

 

Della 7° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Giacinta Marto, veggente di Fatima.

Prima Lettura

Prima d'ogni cosa fu creata la sapienza.

Dal libro del Siràcide (1,1-10)

Ogni sapienza viene dal Signore

e con lui rimane per sempre.

La sabbia del mare, le gocce della pioggia

e i giorni dei secoli chi li potrà contare?

L'altezza del cielo, la distesa della terra e le

profondità dell'abisso chi le potrà esplorare?

Chi ha scrutato la sapienza di Dio, che

è prima di ogni cosa?

Prima d'ogni cosa fu creata la sapienza

e l'intelligenza prudente è da sempre.

Fonte della sapienza è la parola di Dio nei

cieli, le sue vie sono i comandamenti eterni.

La radice della sapienza a chi fu rivelata?

E le sue sottigliezze chi le conosce?

Ciò che insegna la sapienza a chi fu manifestato?

La sua grande esperienza chi la comprende?

Uno solo è il sapiente e incute timore,

seduto sopra il suo trono.

Il Signore stesso ha creato la sapienza,

l'ha vista e l'ha misurata, l'ha effusa su tutte

le sue opere, a ogni mortale l'ha donata con

generosità, l'ha elargita a quelli che lo amano.

Parola di Dio.

Vangelo

Credo, Signore; aiuta la mia incredulità.

Dal Vangelo secondo Marco (9,14-29) anno dispari.

In quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo

e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando

presso i discepoli, videro attorno a loro molta

folla e alcuni scribi che discutevano con loro.

E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa

da meraviglia e corse a salutarlo.

Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?».

E dalla folla uno gli rispose: «Maestro,

ho portato da te mio figlio, che ha uno

spirito muto.

Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli

schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce.

Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo,

ma non ci sono riusciti».

Egli allora disse loro: «O generazione incredula!

Fino a quando sarò con voi?

Fino a quando dovrò sopportarvi?

Portatelo da me».

E glielo portarono.

Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse

con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto

a terra, si rotolava schiumando.

Gesù interrogò il padre: «Da quanto

tempo gli accade questo?».

Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi,

spesso lo ha buttato anche nel fuoco

e nell’acqua per ucciderlo.

Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci».

Gesù gli disse: «Se tu puoi!

Tutto è possibile per chi crede».

Il padre del fanciullo rispose subito ad alta

voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!».

Allora Gesù, vedendo accorrere la folla,

minacciò lo spirito impuro dicendogli:

«Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci

da lui e non vi rientrare più».

Gridando, e scuotendolo fortemente, uscì.

E il fanciullo diventò come morto, sicché

molti dicevano: «È morto».

Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare

ed egli stette in piedi.

Entrato in casa, i suoi discepoli gli

domandavano in privato: «Perché noi

non siamo riusciti a scacciarlo?».

Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni

non si può scacciare in alcun modo, se non

con la preghiera».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Un padre ricorre ai discepoli di Gesù

perché guariscano il figlio malato.

La loro preghiera tuttavia risulta inefficace.

Allora l’uomo si rivolge umilmente

a Gesù, supplicandolo.

È commovente vedere la fede di quel

padre; egli è consapevole che soltanto

Gesù può concedere la guarigione,

ma anche che è richiesta la sua

collaborazione, mediante la fede.

Per questo, innalza a Gesù una preghiera

vera e profonda, nella quale chiede di

guarire dalla sua incredulità.

Ecco una preghiera davvero gradita a Dio;

perché anche noi non gli chiediamo di

guarire dalla nostra poca fede?

Sarebbe un modo per iniziare a guarire

da tante malattie interiori, che ci

impediscono di essere liberi e di dare

gloria a Dio con la nostra vita.

Ed allora, coraggio e preghiamo. 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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