martedì 31 gennaio 2023

Il Vangelo del Mercoledì 1 Febbraio 2023

 

Della 4° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Brigida d'Irlanda.

Prima Lettura

Il Signore corregge colui che egli ama.

Dalla lettera agli Ebrei (12,4-7.11-15)

Fratelli, non avete ancora resistito fino al

sangue nella lotta contro il peccato e avete

già dimenticato l'esortazione a voi rivolta

come a figli: «Figlio mio, non disprezzare

la correzione del Signore e non ti perdere

d'animo quando sei ripreso da lui; perché

il Signore corregge colui che egli ama e

percuote chiunque riconosce come figlio».

È per la vostra correzione che voi soffrite!

Dio vi tratta come figli; e qual è il figlio

che non viene corretto dal padre?

Certo, sul momento, ogni correzione non

sembra causa di gioia, ma di tristezza; dopo,

però, arreca un frutto di pace e di giustizia a

quelli che per suo mezzo sono stati addestrati.

Perciò, rinfrancate le mani inerti e le ginocchia

fiacche e camminate diritti con i vostri piedi,

perché il piede che zoppica non abbia a

storpiarsi, ma piuttosto a guarire.

Cercate la pace con tutti e la santificazione,

senza la quale nessuno vedrà mai il Signore;

vigilate perché nessuno si privi della grazia di Dio.

Non spunti né cresca in mezzo a voi alcuna

radice velenosa, che provochi danni e molti

ne siano contagiati.

Parola di Dio.

Vangelo

Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria.

Dal Vangelo secondo Marco (6,1-6) anno dispari.

In quel tempo, Gesù venne nella sua patria

e i suoi discepoli lo seguirono.

Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga.

E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e

dicevano: «Da dove gli vengono queste cose?

E che sapienza è quella che gli è stata data?

E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?

Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il

fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone?

E le sue sorelle, non stanno qui da noi?».

Ed era per loro motivo di scandalo.

Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è

disprezzato se non nella sua patria, tra i

suoi parenti e in casa sua».

E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma

solo impose le mani a pochi malati e li guarì.

E si meravigliava della loro incredulità.

Gesù percorreva i villaggi d'intorno, insegnando.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’Evangelista Marco, rispetto a Luca, non

racconta il tragico finale della visita di Gesù

nella sua cittadina.

Però, anch’egli ci riporta la reazione negativa

di coloro che avevano visto crescere il Messia

in mezzo a loro.

Il testo dice che il Signore si meraviglia della

loro incredulità, poiché la reazione più logica

avrebbe dovuto essere quella dettata dalla fede.

E invece ciò non avviene; proprio la sua gente

non riesce a fare quel salto di qualità nella fede

che permetta loro di riconoscere in quel Gesù,

che hanno visto bambino, il Figlio di Dio, il Messia

promesso e, addirittura, si scandalizza di Lui.

Dunque essere vicini a Gesù non è sempre

garanzia di autentica fede in Lui.

Si può vivere tanti anni assieme a Gesù e

continuare a considerarlo un semplice estraneo,

ma quel punto ci si è chiusi alla sua grazia e

non si è più in grado di accogliere la sue

proposte di amore.

Questo è il più grave errore da compiere,

riconosciamo il Signore nella nostra vita,

facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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