giovedì 1 dicembre 2022

Il Vangelo del Venerdì 2 Dicembre 2022

 

Della 1° settimana di Avvento.

Santa Bibiana, martire.

Prima Lettura

In quel giorno gli occhi dei ciechi vedranno.

Dal libro del profeta Isaìa (29,17-24)

Così dice il Signore Dio: «Certo, ancora un po' e il Libano si cambierà in

un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva.

Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro; liberati dall'oscurità

e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno.

Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno

nel Santo d'Israele.

Perché il tiranno non sarà più, sparirà l'arrogante, saranno eliminati quanti

tramano iniquità, quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla

porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla.

Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore, che riscattò Abramo: "D'ora

in poi Giacobbe non dovrà più arrossire, il suo viso non impallidirà più,

poiché vedendo i suoi figli l'opera delle mie mani tra loro, santificheranno

il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio d'Israele.

Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza, quelli che mormorano

impareranno la lezione"».

Parola di Dio.

Vangelo

Gesù guarisce due ciechi che credono in lui.

Dal Vangelo secondo Matteo (9,27-31) anno dispari.

In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono

gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».

Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che

io possa fare questo?».

Gli risposero: «Sì, o Signore!».

Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede».

E si aprirono loro gli occhi.

Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!».

Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Seguono il Signore, i due ciechi, e lo chiamano con un titolo

messianico, “figlio di Davide”.

Riconoscono in Lui non un potente guaritore o un maghetto da strapazzo,

ma il sigillo della presenza di Dio.

Ci vuole molta fede per credere che il Nazareno sia davvero il Messia atteso

da Israele; non cavalca gli stereotipi che lo avrebbero identificato come

Messia; il sentimento nazionalista, l’ispirato guerriero, il piglio deciso.

Al contrario; Gesù propone la conversione del cuore, non rivoluzione,

e giunge a chiedere ai suoi discepoli il perdono per i nemici!

Eppure i ciechi credono che sia Lui l’inviato, hanno fiducia.

E il Signore restituisce loro vista e dignità, dona loro la luce degli occhi e del cuore.

Gesù chiede loro di non sbandierare la loro guarigione perché non vuole

attirare attorno a sé schiere di invasati che chiedono miracoli.

In questo tempo di Avvento riconosciamo in Gesù il Messia atteso, chiediamo

per noi e per l’umanità, l’illuminazione interiore, che ci permette di guardare

Dio e noi stessi con sguardo nuovo, per riuscirci meglio, chiediamo aiuto

alla preghiera.  

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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