Della 1° settimana di Avvento.
San Francesco
Saverio, Sacerdote e Missionario.
Prima Lettura
A un tuo grido di
supplica il Signore ti farà grazia.
Dal libro del profeta
Isaìa (30,19-21.23-26)
Popolo di Sion, che abiti
a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere.
A un tuo grido di
supplica [il Signore] ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta.
Anche se il Signore ti
darà il pane dell'afflizione e l'acqua della tribolazione,
non si terrà più
nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro,
i tuoi orecchi
sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada,
percorretela», caso
mai andiate a destra o a sinistra.
Allora egli concederà
la pioggia per il seme che avrai seminato nel terreno,
e anche il pane,
prodotto della terra, sarà abbondante e sostanzioso; in quel
giorno il tuo bestiame
pascolerà su un vasto prato.
I buoi e gli asini che
lavorano la terra mangeranno biada saporita, ventilata
con la pala e con il
vaglio.
Su ogni monte e su ogni
colle elevato scorreranno canali e torrenti d'acqua
nel giorno della
grande strage, quando cadranno le torri.
La luce della luna
sarà come la luce del sole e la luce del sole sarà sette volte
di più, come la luce
di sette giorni, quando il Signore curerà la piaga del suo
popolo e guarirà le
lividure prodotte dalle sue percosse.
Parola di Dio.
Vangelo
Vedendo le folle,
ne sentì compassione.
Dal Vangelo secondo
Matteo (9,35-10,1.6-8) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle
loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia
e ogni infermità.
Vedendo le folle, ne
sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come
pecore che non hanno
pastore.
Allora disse ai suoi
discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
Pregate dunque il
signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!».
Chiamati a sé i suoi
dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri
per scacciarli e
guarire ogni malattia e ogni infermità.
E li inviò ordinando
loro: «Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d'Israele.
Strada facendo,
predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi,
risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Gratuitamente avete
ricevuto, gratuitamente date».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Davvero la folla è smarrita, le
persone faticano a trovare una strada, faticano
a trovare qualcuno che si
interessi a loro con affetto, senza doppi fini, senza
interessi nascosti!
Il Signore manifesta affetto e
compassione per noi, (non fa come i nostri
politici che si interessano a noi
solo quando serve il voto per andare al potere
e poi non ti conoscono più),
folla smarrita, e ancora si propone di guidarci
verso i pascoli fecondi del Regno
di Dio, verso la conoscenza di Dio Padre
e di noi stessi.
Preghiamo perché il Signore ci
trasformi in operai del Regno, entusiasti
e credibili nell’annunciare il
suo vero volto.
Preghiamo perché il Signore
faccia diventare la Chiesa il volto misericordioso
di Dio per l’uomo d’oggi.
La Chiesa la smetta di parlare di
se stessa e ritorni con convinzione a dire Cristo
modello di umanità a questa
umanità ferita.
Che l’Avvento e la preghiera ci
aiutino a tornare all’essenziale, a trovare le parole
che possano raggiungere con forza
a convinzione gli smarriti di cuore.
Io amici, ci sto provando con
insistenza ogni giorno, speriamo possa riuscirci
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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