sabato 31 dicembre 2022

Il Vangelo di Domenica 1 Gennaio 2023

 

Della 2° Domenica dopo Natale.

Maria Santissima Madre di Dio.

Prima Lettura

Porranno il mio nome sugli Israeliti, e io li benedirò.

Dal libro dei Numeri (6, 22-27)

Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne

e ai suoi figli dicendo: Così benedirete gli Israeliti:

direte loro: Ti benedica il Signore e ti custodisca.

Il Signore faccia risplendere per te il suo volto

e ti faccia grazia.

Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace.

Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».

Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale: Dal Sal 66 (67)

Ripetiamo. Dio abbia pietà di noi e ci benedica.

 

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,

su di noi faccia splendere il suo volto;

perché si conosca sulla terra la tua via,

la tua salvezza fra tutte le genti. R.

 

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,

perché tu giudichi i popoli con rettitudine,

governi le nazioni sulla terra. R.

 

Ti lodino i popoli, o Dio,

ti lodino i popoli tutti.

Ci benedica Dio e lo temano

tutti i confini della terra. R.

 

Seconda Lettura

Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (4,4-7)

Fratelli, quando venne la pienezza del tempo,

Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato

sotto la Legge, per riscattare quelli che erano

sotto la Legge, perché ricevessimo l'adozione a figli.

E che voi siete figli lo prova il fatto che Dio

mandò nei nostri cuori lo Spirito del suo Figlio,

il quale grida: Abbà! Padre!

Quindi non sei più schiavo, ma figlio e, se figlio,

sei anche erede per grazia di Dio.

Parola di Dio.

 

Acclamazione al Vangelo

Alleluia, alleluia.

 

Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi

Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti,

ultimamente, in questi giorni,

ha parlato a noi per mezzo del Figlio. (Eb 1,1-2)

 

Alleluia.

 

Vangelo

I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino.

Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

Dal Vangelo secondo Luca (2,16-21) anno A.

In quel tempo, [i pastori] andarono, senza indugio,

e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato

nella mangiatoia.

E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino

era stato detto loro.

Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose

dette loro dai pastori.

Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose,

meditandole nel suo cuore.

I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando

Dio per tutto quello che avevano udito e visto,

com'era stato detto loro.

Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti

per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù,

come era stato chiamato dall'angelo prima che

fosse concepito nel grembo.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Così benedirete gli Israeliti.

L’ordine dato da Dio a Mosè e Aronne è perentorio

e senza possibilità di interpretazione.

I due liberatori, i due condottieri, i due profeti fratelli

sono chiamati a benedire il popolo, a dire del bene.

L’invito che il Signore rivolge a ciascuno di noi

all’inizio di questo nuovo anno è semplice e lineare;

siamo chiamati a benedire tutti coloro che incontreremo.

Benedire, cioè dire del bene.

Abituati come siamo a dire del male, a vedere il

male, a scrutare, diffidenti, ogni affermazione,

a cogliere in fallo chiunque, a sguazzare nelle

dietrologie erette a sistema politico ed esacerbate

dalle nuove tecnologie.

Tutti arrabbiati, tutti armati, tutti rabbiosi, tutti

pugnaci, tutti arroganti.

È così difficile vivere in questo mondo di scontenti!

Così terribile adeguarsi a questo fine impero!

Così triste vedere tutti guardarsi attorno, pronti

ad azzannarsi senza pietà.

È così disarmante e folle l’invito di Dio!

Così benedirete gli Israeliti.

E così mi invito a fare. E vi invito a fare.

A dire del bene, a partire da oggi, a partire da

questo capodanno.

Sarà questo il modo di cambiare il mondo?

Cominciare ad amarlo?

Che sia questa la soluzione semplice per cambiare

le nostre vite irrisolte ed irrequiete?

Cambiare il nostro modo di vedere le cose?

Ma non nel senso illusorio di far finta che le cose

cambino, non per un generico ottimismo fondato

sul nulla.

Vedere oltre l’apparenza e dire del bene perché il

mondo è cambiato, è stato fecondato dalla nascita

di Dio.

Iniziare un anno sotto il segno della benedizione

significa dare spazio all’anima, fare una gerarchia

delle priorità all’interno delle nostre vite, delle

nostre giornate.

Se Dio è raggiungibile, se è presente, se è disposto

a portare la luce a ciò che facciamo e viviamo

allora tutto cambia.

Perché cambia il cuore e il modo di vedere la realtà.

I pastori tornano al loro miserrimo lavoro cantando

ed esultando perché hanno visto la salvezza

raggiungerli nel luogo della loro fatica.

Maria medita l’iniziativa di Dio, la sua savia follia,

la sua contagiosa euforia

e va oltre la piccola casupola che la accoglie.

Vede nello sguardo dei pastori la benedizione che

Gesù è venuto ad inaugurare.

La luce del suo volto.

Così benedirete gli Israeliti.

Possa tu vedere la luce del volto di Dio, lo

splendore del suo volto.

Far splendere il volto indica il sorriso di una persona;

quando sorridiamo il nostro volto si illumina.

Così oggi vi benedico; qualunque cosa accada in

questi mesi, possiate cogliere il volto sorridente di

Dio nella vostra vita, nelle vostre vicende, anche

nelle vostre fatiche.

Dio sorride, ovvio.

Chi ama, anche nelle avversità, sorride.

Il volto di Dio sorridente ci viene svelato dal

neonato Gesù.

Dio sorride, non è imbronciato, né impenetrabile,

né scostante, né innervosito.

Dio sorride, sempre.

Il problema, semmai, siamo noi.

Nei momenti di fatica e di dolore non guardiamo

verso Dio, ma verso noi stessi, verso il dolore, verso

la parte oscura della realtà; siamo travolti dall’emozione,

non riconosciamo in Dio nessun sorriso.

Non aspettatevi che Dio vi risolva i problemi, né

che vi appiani la vita o ve la semplifichi.

La vita è mistero e come tale va accolta e rispettata

e al discepolo la sofferenza non è evitata.

Ma se Dio vi sorride, sempre, significa che esiste

un trucco che non vedo, una ragione che ignoro,

un orizzonte oltre, altro, e allora mi fido.

Qualunque succeda nella vostra vita, quest’anno,

che Dio vi sorrida, amici.

Per accorgersi del sorriso di Dio occorre imitare

l’adolescente Maria.

Maria, che festeggiamo con il titolo di “Madre di Dio”,

è turbata dai troppi eventi che hanno caratterizzato

l’ultima settimana; il parto in solitudine, l’essere

lontana dalla sua casa, la sistemazione più che

provvisoria, la visita dei loschi pastori.

Cosa fa?

Serba tutte queste cose meditandole nel suo cuore.

Meglio, Luca scrive che “prendeva i vari pezzi e

cercava di ricomporli”.

Manca un centro nella nostra vita, siamo travolti

dalla vita vissuta.

Come il bucato ammucchiato nella bacinella, ci serve

un filo a cui appendere tutte le cose ad asciugare.

Questo centro unificatore che è la fede ci è prezioso.

Perché non assumerci l’impegno in questo anno che

inizia, di ripartire da Dio, di mettere l’ascolto della

Parola e la meditazione al centro della nostra giornata?

Solo così ci accorgeremo che Dio ci sorride.

Se qualcuno vi stima, se dice del bene su di voi,

se vi fa sentire il suo affetto, vi sputano le ali.

E diventate capaci di fare qualunque cosa.

Di scalare le montagne, di scendere negli abissi

più profondi.

Io vi benedico, amici, ciascuno, senza lasciare

fuori nessuno.

E vi chiedo di benedirvi gli uni gli altri, di dire

del bene, in questa notte di passaggio, e domani,

quando vi sveglierete.

Di dire del bene, senza cedere alla lamentazione

o allo scoraggiamento.

Di dire e di fare del bene senza avere paura

della fiducia.

Dio dice del bene e fa del bene, è in mezzo a noi

in tutta la sua disarmante bellezza, la sua nudità

assoluta, la sua luce che tutto illumina.

Buon anno, amici.

Dio fa nuove tutte le cose, ci vuole tra i suoi

discepoli, vuole amarci.

Lasciatevi raggiungere, ve ne prego.

Buon Anno, amici, con tutto il cuore, a voi ed

alle vostre famiglie, Fausto.

Fra poche ore inizia il 2023

 

Pace, salute e serenità sono gli ingredienti per

far rifiorire l’amore; il tutto condito con la

tenerezza di Gesù; ecco il nostro augurio per

il nuovo anno 2023, con affetto da Fausto e Bertilla.


venerdì 30 dicembre 2022

Il Vangelo del Sabato 31 Dicembre 2022

 

Della 1° settimana di Natale.

San Silvestro I, Papa.

Prima Lettura

Avete ricevuto l'unzione dal Santo e tutti avete la conoscenza.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,18-21)

Figlioli, è giunta l'ultima ora.

Come avete sentito dire che l'anticristo deve venire,

di fatto molti anticristi sono già venuti.

Da questo conosciamo che è l'ultima ora.

Sono usciti da noi, ma non erano dei nostri; se fossero

stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; sono usciti

perché fosse manifesto che non tutti sono dei nostri.

Ora voi avete ricevuto l'unzione dal Santo, e tutti avete

la conoscenza.

Non vi ho scritto perché non conoscete la verità,

ma perché la conoscete e perché nessuna menzogna

viene dalla verità.

Parola di Dio.

Vangelo

Il Verbo si fece carne.

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,1-18) anno dispari.

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio

e il Verbo era Dio.

Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo

di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce

splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta.

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.

Egli venne come testimone per dare testimonianza alla

luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.

Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.

Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;

eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.

A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare

figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali,

non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo,

ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a

noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria

come del Figlio unigenito che viene dal Padre,

pieno di grazia e di verità.

Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di

lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti

a me, perché era prima di me».

Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto:

grazia su grazia.

Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia

e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.

Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che

è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Dio si fa carne e viene a vivere tra i suoi, i quali

però non hanno voluto riconoscerlo né accoglierlo.

Non è un controsenso?

Per secoli i profeti avevano annunziato la venuta

del Salvatore, e per altrettanto tempo il popolo

eletto aveva sospirato per la venuta del Messia,

eppure, quando Egli è venuto, in molti si sono

chiusi alla sua grazia.

Nonostante tutti i presupposti positivi, ci vuole

un atto di fede e di accoglienza nei confronti di

Colui che viene a predicare l’amore del Padre.

Anche se questo non corrisponde all’immagine

di Dio che abbiamo dentro di noi, se lo accogliamo

possiamo fare l’esperienza di essere davvero suoi figli.

Quindi, il nostro impegno sta nel non fare lo stesso

errore di coloro che, pur avendo tutti i mezzi per

accogliere Gesù, hanno preferito restare nelle tenebre.

E noi, siamo riusciti ad accogliere Gesù in queste

giornate, o siamo rimasti chiusi nelle nostre perplessità?

Speriamo veramente di esserci riusciti, però, se

abbiamo ancora qualche dubbio, siamo ancora in

tempo a farlo, basta farci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buon san Silvestro, Fausto.

giovedì 29 dicembre 2022

Il Vangelo del Venerdì 30 Dicembre 2022

 

Della 6° giorno fra l’Ottava di Natale.

Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe.

Sant' Eugenio di Milano, vescovo.

Prima Lettura

Chi teme il Signore onora i genitori.

Dal libro del Siràcide (3,3-7.14-17a) 

Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei

figli e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.

Chi onora il padre espìa i peccati e li eviterà e la

sua preghiera quotidiana sarà esaudita.

Chi onora sua madre è come chi accumula tesori.

Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà

esaudito nel giorno della sua preghiera.

Chi glorifica il padre vivrà a lungo, chi obbedisce

al Signore darà consolazione alla madre.

Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia, non

contristarlo durante la sua vita.

Sii indulgente, anche se perde il senno, e non

disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore.

L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata,

otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa.

Parola di Dio.

Seconda Lettura

Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell'amore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossési (3,12-21)

Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di

sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di

mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a

vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno

avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro.

Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi.

Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità,

che le unisce in modo perfetto.

E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché

ad essa siete stati chiamati in un solo corpo.

E rendete grazie!

La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.

Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda

con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine,

cantando a Dio nei vostri cuori.

E qualunque cosa facciate, in parole e in opere,

tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo

per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come

conviene nel Signore.

Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele

con durezza.

Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è

gradito al Signore.

Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché

non si scoraggino.

Parola di Dio.

Vangelo

Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.

Dal Vangelo secondo Matteo (2,13-15.19-23) anno dispari.

I Magi erano appena partiti, quando un angelo

del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli

disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua

madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti

avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino

per ucciderlo».

Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua

madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino

alla morte di Erode, perché si compisse ciò che

era stato detto dal Signore per mezzo del

profeta: «Dall’Egitto ho chiamato mio figlio».

Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve

in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: «Àlzati,

prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella

terra d’Israele; sono morti infatti quelli che

cercavano di uccidere il bambino».

Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò

nella terra d’Israele.

Ma, quando venne a sapere che nella Giudea

regnava Archelao al posto di suo padre Erode,

ebbe paura di andarvi.

Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione

della Galilea e andò ad abitare in una città

chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che

era stato detto per mezzo dei profeti: «Sarà

chiamato Nazareno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Lo stile di Dio, a volte, è davvero incomprensibile.

Non avrebbe potuto risparmiare a Giuseppe

ed a Maria l’ansia della fuga per proteggere

egli stesso il Bambino?

Eppure, Dio sceglie la via del silenzio e

dell’ordinarietà, anche a costo di mettere

a repentaglio la vita di suo Figlio.

Le cose grandi, quelle che solo il Creatore

sa fare, hanno bisogno di essere circondate

dalla normalità e per questo rifiuta ogni

atteggiamento trionfalistico o miracolistico.

Questo, Giuseppe e Maria lo hanno compreso

fin troppo bene; persino in momenti in cui era

difficile comprendere il senso della volontà di

Dio, essi capirono che Egli voleva da loro

esattamente questo stile di vita con Gesù.

Anche nell’ordinarietà della nostra vita Dio

fa grandi cose.

Ma noi, le sappiamo vedere?

Speriamo di si, se facciamo fatica, aiutiamoci

con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

mercoledì 28 dicembre 2022

Il Vangelo del Giovedì 29 Dicembre 2022

 

Della 5° giorno fra l’Ottava di Natale.

San Tommaso Becket, vescovo e martire.

Prima Lettura

Chi ama suo fratello, rimane nella luce.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo (2,3-11)

Figlioli miei, da questo sappiamo di avere conosciuto

Gesù: se osserviamo i suoi comandamenti.

Chi dice: «Lo conosco», e non osserva i suoi

comandamenti, è bugiardo e in lui non c'è la verità.

Chi invece osserva la sua parola, in lui l'amore

di Dio è veramente perfetto.

Da questo conosciamo di essere in lui.

Chi dice di rimanere in lui, deve anch'egli comportarsi

come lui si è comportato.

Carissimi, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un

comandamento antico, che avete ricevuto da principio.

Il comandamento antico è la Parola che avete udito.

Eppure vi scrivo un comandamento nuovo, e ciò è vero

in lui e in voi, perché le tenebre stanno diradandosi e già

appare la luce vera.

Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello,

è ancora nelle tenebre.

Chi ama suo fratello, rimane nella luce e non vi è in

lui occasione di inciampo.

Ma chi odia suo fratello, è nelle tenebre, cammina

nelle tenebre e non sa dove va, perché le tenebre

hanno accecato i suoi occhi.

Parola di Dio.

Vangelo

Luce per rivelarti alle genti.

Dal Vangelo secondo Luca (2,22-35) anno dispari.

Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione

rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe]

portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per

presentarlo al Signore-come è scritto nella legge

del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro

al Signore»-e per offrire in sacrificio una coppia di

tortore o due giovani colombi, come prescrive la

legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone,

uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione

d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui.

Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non

avrebbe visto la morte senza prima aver veduto

il Cristo del Signore.

Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre

i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare

ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo,

anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse

Dio, dicendo: «Ora puoi lasciare, o Signore,

che il tuo servo vada in pace, secondo la tua

parola, perché i miei occhi hanno visto la tua

salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli:

luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo

popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle

cose che si dicevano di lui.

Simeone li benedisse e a Maria, sua madre,

disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la

risurrezione di molti in Israele e come segno

di contraddizione-e anche a te una spada

trafiggerà l'anima-, affinché siano svelati

i pensieri di molti cuori».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

In questo brano vi sono due elementi che

apparentemente si contraddicono, ma che

in realtà si completano a vicenda.

Anzitutto, Giuseppe e Maria offrono delle

tortore, che era l’offerta dei poveri.

Eppure, in questo contesto di estrema

semplicità, Cristo luce del mondo porta uno

squarcio potente di chiarore nelle tenebre

del mondo.

È proprio questo lo stile di Dio; Egli rivela

le più grandi verità attraverso mezzi ordinari

e poveri, affinchè si possa capire che è

proprio la sua opera di salvezza che tocca

gli uomini, e non le capacità umane.

Dunque, contempliamo questa scena nella

quale Gesù viene presentato a noi come luce

che illumina persino le tenebre delle nostre anime.

Non dobbiamo aver paura se abbiamo da offrirgli

solo la nostra debolezza e la nostra miseria.

Sono proprio quelle che Lui cerca per trasformarle

in grazie; grande Dio, perciò ringraziamolo

con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.