venerdì 25 novembre 2022

Il Vangelo del Sabato 26 Novembre 2022

 

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.

San Leonardo da Porto Maurizio, Sacerdote.

Prima Lettura

Non vi sarà più notte perché il Signore Dio li illuminerà.

Dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (22,1-7)

L’angelo del Signore mostrò a me, Giovanni, un fiume d’acqua viva, limpido

come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.

In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova

un albero di vita che dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese;

le foglie dell’albero servono a guarire le nazioni.

E non vi sarà più maledizione.

Nella città vi sarà il trono di Dio e dell’Agnello: i suoi servi lo adoreranno;

vedranno il suo volto e porteranno il suo nome sulla fronte.

Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di

luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà.

E regneranno nei secoli dei secoli.

E mi disse: «Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira

i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che

devono accadere tra breve.

Ecco, io vengo presto.

Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro».

Parola di Dio.

Vangelo

Vegliate perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.

Dal Vangelo secondo Luca (21,34-36) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che

i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni

della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come

un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia

di tutta la terra.

Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire

a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quando si percorre una strada, a volte si può rischiare di rallentare il passo.

Questo fa parte del viaggio; ciò evidentemente non è un problema, considerando

che chi ha chiara la meta verso la sta andando, anche dopo una battuta di arresto

si rimette in cammino di buona lena.

Il problema nasce nel momento in cui si perde il senso del viaggio.

Cosa vuol dire per noi?

Che perdiamo tale senso, tutte le volte che il nostro cuore si appesantisce,

divento un macigno, o diventa una lastra di ghiaccio.

Perché ciò avvenga, non è affatto necessario vivere nel peccato, come molti

possono pensare; a volte basta che le preoccupazioni, gli affanni della vita e

le varie ubriachezze di ogni giorno-più o meno consapevolmente-ci riempiano

e prendano il sopravvento.

Questo ci fa perdere il senso di Dio, e non siamo più capaci di continuare

la nostra avventura con Lui.

Perché questo?

Solo per mancanza di preghiera e della sua Parola.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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