Della 34° settimana del Tempo Ordinario.
San Leonardo da
Porto Maurizio, Sacerdote.
Prima Lettura
Non vi sarà più
notte perché il Signore Dio li illuminerà.
Dal libro
dell’Apocalisse di san Giovanni apostolo (22,1-7)
L’angelo del Signore
mostrò a me, Giovanni, un fiume d’acqua viva, limpido
come cristallo, che
scaturiva dal trono di Dio e dell’Agnello.
In mezzo alla piazza
della città, e da una parte e dall’altra del fiume, si trova
un albero di vita che
dà frutti dodici volte all’anno, portando frutto ogni mese;
le foglie dell’albero
servono a guarire le nazioni.
E non vi sarà più
maledizione.
Nella città vi sarà il
trono di Dio e dell’Agnello: i suoi servi lo adoreranno;
vedranno il suo volto e
porteranno il suo nome sulla fronte.
Non vi sarà più notte,
e non avranno più bisogno di luce di lampada né di
luce di sole, perché
il Signore Dio li illuminerà.
E regneranno nei
secoli dei secoli.
E mi disse: «Queste
parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira
i profeti, ha mandato
il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che
devono accadere tra
breve.
Ecco, io vengo presto.
Beato chi custodisce
le parole profetiche di questo libro».
Parola di Dio.
Vangelo
Vegliate perché
abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere.
Dal Vangelo secondo
Luca (21,34-36) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli: «State attenti a voi stessi, che
i vostri cuori non si
appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni
della vita e che quel
giorno non vi piombi addosso all’improvviso; come
un laccio infatti esso
si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia
di tutta la terra.
Vegliate in ogni
momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire
a tutto ciò che sta
per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Quando si percorre una strada, a
volte si può rischiare di rallentare il passo.
Questo fa parte del viaggio; ciò
evidentemente non è un problema, considerando
che chi ha chiara la meta verso
la sta andando, anche dopo una battuta di arresto
si rimette in cammino di buona
lena.
Il problema nasce nel momento in
cui si perde il senso del viaggio.
Cosa vuol dire per noi?
Che perdiamo tale senso, tutte le
volte che il nostro cuore si appesantisce,
divento un macigno, o diventa una
lastra di ghiaccio.
Perché ciò avvenga, non è affatto
necessario vivere nel peccato, come molti
possono pensare; a volte basta
che le preoccupazioni, gli affanni della vita e
le varie ubriachezze di ogni
giorno-più o meno consapevolmente-ci riempiano
e prendano il sopravvento.
Questo ci fa perdere il senso di
Dio, e non siamo più capaci di continuare
la nostra avventura con Lui.
Perché questo?
Solo per mancanza di preghiera e
della sua Parola.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
Nessun commento:
Posta un commento