sabato 26 novembre 2022

Domani inizia l'Avvento, quattro settimane per prepararci alla venuta del Salvatore.

 
Inizia l’avvento, amici; quattro settimane in preparazione all’incontro del Natale.

Natale richiama candore, dolcezza, buoni propositi.

E domani la Parola ci prepara a questa melassa con un elenco inquietante di disgrazie!

Gesù dice; ci saranno segni, turbamenti, paura, guerre.

Oggi direbbe; guerra in Europa, tensione in Medio-Oriente, paura per le biotecnologie

impazzite, il terrorismo mediatico e commerciale, in altri termini, paura del futuro.

Elenco quotidiano di eventi difficili, rosario infinito di realtà tragiche, Treccani

delle lamentazioni di ognuno di noi.

Bello partire dalla realtà, vero?

Gesù non è quel Dio risolvimi-i-problemi che alle volte crediamo; è cosciente di

ciò che ci spaventa, della situazione di fatica e di fragilità in cui siamo immersi.

La fede è tutto fuorché oppio dei popoli, negazione della realtà, fuga dallo stress.

No; per accogliere Dio nel Natale occorre anzitutto essere realisti; la vita può far

paura, dice Gesù.

Ma voi alzatevi e levate il capo.

Noi discepoli, noi che seguiamo la via, noi figli della luce, noi cristiani che vogliamo

prendere sul serio la Parola.

Noi, sì, possiamo sperare; per noi tutto questo ha un altro senso.

Prendere coscienza della fatica e della fragilità della vita, sembra dire Gesù,

vi porta ad alzarvi.

Inizia l’Avvento, Signore, la capacità di leggere al tempo che viviamo in una

chiave di fede.

Sostieni le nostre comunità, Signore, nell’attesa del tuo ritorno in mezzo a noi.

Buon Avvento, amici, nell’Attesa di incontrare il Signore Gesù.

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