venerdì 30 settembre 2022

Il Vangelo del Sabato 1 Ottobre 2022

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Teresa di Gesù Bambino, vergine e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Ora i miei occhi ti hanno veduto. Perciò mi ricredo.

Dal libro di Giobbe (42,1-3.5-6.12-16)

Giobbe prese a dire al Signore: «Comprendo che tu puoi tutto e che nessun

progetto per te è impossibile.

Chi è colui che, da ignorante, può oscurare il tuo piano?

Davvero ho esposto cose che non capisco, cose troppo meravigliose per me,

che non comprendo.

Io ti conoscevo solo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti hanno veduto.

Perciò mi ricredo e mi pento sopra polvere e cenere».

Il Signore benedisse il futuro di Giobbe più del suo passato.

Così possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia

di buoi e mille asine.

Ebbe anche sette figli e tre figlie.

Alla prima mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Argentea.

In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe

e il loro padre le mise a parte dell’eredità insieme con i loro fratelli.

Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant’anni e vide figli

e nipoti per quattro generazioni.

Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni.

Parola di Dio.

Vangelo

Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli.

Dal Vangelo secondo Luca (10,17-24) anno pari.

In quel tempo, i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore,

anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».

Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.

Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra

tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi.

Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi

piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo

lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose

ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.

Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre,

né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono

ciò che voi vedete.

Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate,

ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù esulta di gioia e innalza al Padre una preghiera di lode.

Il motivo di ciò sta nel fatto che si rende conto, nello svolgimento del suo

ministero, che la sua Parola viene accolta e capita non tanto dai dotti e dai

sapienti, quanto piuttosto, dai piccoli e dai poveri.

In questo, vede un preciso progetto di Dio e per questo lo loda.

La fede non è soltanto una questione di conoscenza e di sapienza.

Prima di essere una capacità della mente di capire, è una disponibilità del

cuore ad accogliere.

E questo, i piccoli riescono a farlo meglio dei sapienti, troppo pieni di sé

e del loro sapere.

È questa semplicità di cuore e di vita, che dobbiamo sempre saper coltivare

per poter accogliere Gesù e, permettere alla sua Parola di mettere radici nella

nostra esistenza, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

giovedì 29 settembre 2022

Il Vangelo del Venerdì 30 Settembre 2022

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

San Girolamo, presbitero e dottora della Chiesa.

Prima Lettura

Hai mai comandato al mattino, sei mai giunto alle sorgenti del mare?

Dal libro di Giobbe (38,1.12-21;40,3-5)

Il Signore prese a dire a Giobbe in mezzo all’uragano: «Da quando vivi, hai

mai comandato al mattino e assegnato il posto all’aurora, perché afferri la

terra per i lembi e ne scuota via i malvagi, ed essa prenda forma come creta

premuta da sigillo e si tinga come un vestito, e sia negata ai malvagi la loro

luce e sia spezzato il braccio che si alza a colpire?

Sei mai giunto alle sorgenti del mare e nel fondo dell’abisso hai tu passeggiato?

Ti sono state svelate le porte della morte e hai visto le porte dell’ombra tenebrosa?

Hai tu considerato quanto si estende la terra?

Dillo, se sai tutto questo!

Qual è la strada dove abita la luce e dove dimorano le tenebre, perché tu le

possa ricondurre dentro i loro confini e sappia insegnare loro la via di casa?

Certo, tu lo sai, perché allora eri già nato e il numero dei tuoi giorni è assai grande!».

Giobbe prese a dire al Signore: «Ecco, non conto niente: che cosa ti posso rispondere?

Mi metto la mano sulla bocca.

Ho parlato una volta, ma non replicherò, due volte ho parlato, ma non continuerò».

Parola di Dio.

Vangelo

Chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato.

Dal Vangelo secondo Luca (10,13-16) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse: «Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida!

Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo

a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite.

Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.

E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo?

Fino agli inferi precipiterai!

Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me.

E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Le parole di Gesù possono sembrare dure, ma se vengono contestualizzate

ne capiamo tutta la portata.

Queste città, da Lui citate, erano quelle nelle quali aveva compiuto il maggior

numero di miracoli.

Dunque, per logica, erano quelle che avrebbero dovuto credere in Lui con

maggiore impeto e passione.

Invece, nulla di tutto ciò; passata l’euforia per i miracoli e i prodigi ai quali essi

avevano assistito, gli abitanti delle città erano tornati nella loro indifferenza.

È davvero drammatico vivere chiedendosi se Dio ci ama e si preoccupa di noi,

dopo tutte le attestazioni di amore e di attenzioni che abbiamo ricevuto da Lui.

Questo vuole dire, che abbiamo davvero il cuore indurito e incapace di guardare

la realtà delle cose.

Per tale atteggiamento il giudizio di Dio è davvero molto duro.

Perciò, amici, non facciamo come gli abitanti delle città che menziona Gesù

in questo brano, ma apriamo il nostro cuore a Lui e preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

mercoledì 28 settembre 2022

Il Vangelo del Giovedì 29 Settembre 2022

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Michele, Gabriele e Raffaele, Arcangeli.

Prima Lettura

Mille migliaia lo servivano.

Dal libro del profeta Daniele (7,9-10.13-14)

Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise.

La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come

la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente.

Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano

e diecimila miriadi lo assistevano.

La corte sedette e i libri furono aperti.

Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno

simile a un figlio d’uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.

Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:

il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà

mai distrutto.

Parola di Dio.

Vangelo

Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,47-51) anno pari.

In quel tempo, Gesù, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di

lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità».

Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?».

Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri

sotto l’albero di fichi».

Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!».

Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi?

Vedrai cose più grandi di queste!».

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli

di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Se potessimo avere uno sguardo di fede profonda sugli eventi della nostra

vita, ci stupiremmo nel vedere in che modo Dio ci aiuta per giungere alla

pienezza del suo amore.

Tutte le schiere celesti sono al nostro servizio, affinchè questo processo di

santificazione si svolga nella maniera più facile possibile.

Anche le sofferenze in questo cammino hanno un senso; ci aiutano a non

perdere di vista l’essenziale.

Per questo, gli arcangeli ci aiutano con la loro protezione e le loro preghiere,

a percorrere la strada che Dio ha previsto per noi.

Una strada a volte tortuosa e difficile, ma che ci avvicina mano mano alla meta.

Affidarsi alla guida e alla protezione degli arcangeli, è segno di grande fiducia

in Dio e di grande fede nelle vie misteriose della sua provvidenza.

A noi ringraziarli attraverso la nostra preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

martedì 27 settembre 2022

Il Vangelo del Mercoledì 28 Settembre 2022

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

Santissimi Lorenzo Ruiz e compagni, martiri.

Prima Lettura

Come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?

Dal libro di Giobbe (9,1-12.14-16)

Giobbe rispose ai suoi amici e prese a dire: «In verità io so che è così: e come

può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?

Se uno volesse disputare con lui, non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille.

Egli è saggio di mente, potente di forza: chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo?

Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno, nella sua ira egli le sconvolge.

Scuote la terra dal suo posto e le sue colonne tremano.

Comanda al sole ed esso non sorge e mette sotto sigillo le stelle.

Lui solo dispiega i cieli e cammina sulle onde del mare.

Crea l’Orsa e l’Orione, le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe.

Fa cose tanto grandi che non si possono indagare, meraviglie che non si

possono contare.

Se mi passa vicino e non lo vedo, se ne va e di lui non mi accorgo.

Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?

Chi gli può dire: “Cosa fai?”.

Tanto meno potrei rispondergli io, scegliendo le parole da dirgli; io, anche se

avessi ragione, non potrei rispondergli, al mio giudice dovrei domandare pietà.

Se lo chiamassi e mi rispondesse, non credo che darebbe ascolto alla mia voce».

Parola di Dio.

Vangelo

Ti seguirò dovunque tu vada.

Dal Vangelo secondo Luca (9,57-62)

In quel tempo, mentre camminavano per la strada, un tale disse a

Gesù: «Ti seguirò dovunque tu vada».

E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo

i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

A un altro disse: «Seguimi».

E costui rispose: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre».

Gli replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e

annuncia il regno di Dio».

Un altro disse: «Ti seguirò, Signore; prima però lascia che io mi congedi

da quelli di casa mia».

Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che mette mano all’aratro e poi si volge

indietro è adatto per il regno di Dio».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù vuole essere seguito senza condizione.

Non perché Egli non s’interessi delle nostre situazioni esistenziali o perché

voglia che trascuriamo i nostri legami primari; piuttosto il Signore, vuole far

capire che la passione per Lui e per il suo Regno, deve avere la preminenza su

tutto, e ogni cosa passa in secondo piano, quando si tratta di fare i suoi interessi.

Gli individui del brano evangelico di oggi, sembrano non avere capito questa

legge importante della vita evangelica; chi mette condizioni a Dio prima di

iniziare a seguirlo, molto probabilmente gliene metterà anche dopo.

Questo vuole dire che non siamo più noi a seguire Dio, ma vorremmo

costringere Lui a seguire noi e la nostra volontà.

Andare dietro a Gesù, significa essere pronti a sacrificargli tutto con gioia,

certi della sua eterna ricompensa.

Perciò, amici, doniamoci totalmente a Lui facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

lunedì 26 settembre 2022

Il Vangelo del Martedì 27 Settembre 2022

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

San Vincenzo De Paoli, presbitero.

Prima Lettura

Perché dare la luce a un infelice?

Dal libro Giobbe (3,1-3.11-17.20-23)

Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno. Prese a dire: «Perisca il giorno

in cui nacqui e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”.

Perché non sono morto fin dal seno di mia madre e non spirai appena

uscito dal grembo?

Perché due ginocchia mi hanno accolto, e due mammelle mi allattarono?

Così, ora giacerei e avrei pace, dormirei e troverei riposo con i re e i governanti

della terra, che ricostruiscono per sé le rovine, e con i prìncipi, che

posseggono oro e riempiono le case d’argento.

Oppure, come aborto nascosto, più non sarei, o come i bambini che non

hanno visto la luce.

Là i malvagi cessano di agitarsi, e chi è sfinito trova riposo.

Perché dare la luce a un infelice e la vita a chi ha amarezza nel cuore, a quelli

che aspettano la morte e non viene, che la cercano più di un tesoro, che godono

fino a esultare e gioiscono quando trovano una tomba, a un uomo, la cui via

è nascosta e che Dio ha sbarrato da ogni parte?».

Parola di Dio.

Vangelo

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca (9,51-56) anno pari.

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù

prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò

messaggeri davanti a sé.

Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per

preparargli l'ingresso.

Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.

Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi

che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».

Si voltò e li rimproverò.

E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gerusalemme è il luogo dove deve compiersi il destino di Gesù.

Egli sa perfettamente cosa lo attende e, nonostante questo, in maniera

risoluta, si dirige verso la Città Santa per manifestare agli uomini il

mistero dell’amore di Dio Crocifisso.

Però, evidentemente, i suoi collaboratori non hanno ancora capito il senso

della missione del Signore.

Essi, offesi per il fatto che un gruppo di Samaritani abbia rifiutato Gesù,

minacciano castighi dall’alto.

Gli apostoli non hanno ancora capito che il destino del Signore è quello di

percorrere la via dell’umiltà, dell’amore che si dona senza attendere nulla

in cambio.

Addirittura, Egli si espone al rischio di vedere derisa e rifiutata la sua

proposta d’amore a tutta l’umanità.

Dio è estremamente rispettoso della libertà umana e non si impone.

Quando anche noi capiremo questa verità, vivremo in un’ottica completamente

diversa e, per riuscire a capire questo dono, chiediamo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

 

domenica 25 settembre 2022

Il Vangelo del Lunedì 26 Settembre 2022

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

Santissimi Cosma e Damiano, martiri.

Prima Lettura

Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore.

Dal libro di Giobbe (1,6-22)

Un giorno, i figli di Dio andarono a presentarsi al Signore e anche Satana

andò in mezzo a loro.

Il Signore chiese a Satana: «Da dove vieni?».

Satana rispose al Signore: «Dalla terra, che ho percorso in lungo e in largo».

Il Signore disse a Satana: «Hai posto attenzione al mio servo Giobbe?

Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, timorato di Dio

e lontano dal male».

Satana rispose al Signore: «Forse che Giobbe teme Dio per nulla?

Non sei forse tu che hai messo una siepe intorno a lui e alla sua casa e a tutto

quello che è suo?

Tu hai benedetto il lavoro delle sue mani e i suoi possedimenti si espandono sulla terra.

Ma stendi un poco la mano e tocca quanto ha, e vedrai come ti maledirà apertamente!».

Il Signore disse a Satana: «Ecco, quanto possiede è in tuo potere, ma non

stendere la mano su di lui».

Satana si ritirò dalla presenza del Signore.

Un giorno accadde che, mentre i suoi figli e le sue figlie stavano mangiando

e bevendo vino in casa del fratello maggiore, un messaggero venne da Giobbe

e gli disse: «I buoi stavano arando e le asine pascolando vicino ad essi.

I Sabèi hanno fatto irruzione, li hanno portati via e hanno passato a fil di

spada i guardiani.

Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «Un fuoco divino è caduto

dal cielo: si è appiccato alle pecore e ai guardiani e li ha divorati.

Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I Caldèi hanno formato tre

bande: sono piombati sopra i cammelli e li hanno portati via e hanno passato

a fil di spada i guardiani.

Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

Mentre egli ancora parlava, entrò un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie

stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore, quand'ecco

un vento impetuoso si è scatenato da oltre il deserto: ha investito i quattro lati

della casa, che è rovinata sui giovani e sono morti.

Sono scampato soltanto io per raccontartelo».

Allora Giobbe si alzò e si stracciò il mantello; si rase il capo, cadde a terra,

si prostrò e disse: «Nudo uscii dal grembo di mia madre, e nudo vi ritornerò.

Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore!».

In tutto questo Giobbe non peccò e non attribuì a Dio nulla di ingiusto.

Parola di Dio.

Vangelo

Chi è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande.

Dal Vangelo secondo Luca (9,46-50) anno pari.

In quel tempo, nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande.

Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo

mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome,

accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato.

Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande».

Giovanni prese la parola dicendo: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava

demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non ti segue insieme con noi».

Ma Gesù gli rispose: «Non lo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ci si può sforzare e impegnare per raggiungere grandi risultati nella vita.

Questo lo capiamo tutti e siamo tutti in grado di farlo, soprattutto quando

il nostro obbiettivo è brillante e da esso derivano gloria e fama.

Ma cosa avviene quando Gesù ci dice di impegnarci al massimo per diventare

piccoli come un bambino?

Al di là di ogni immagine poetica, è bene ricordarlo, al tempo di Gesù essere

come un bimbo, significava non essere nessuno, non avere cioè, alcun peso né

nella vita familiare, né in quella sociale.

Eppure è proprio quello che il Signore chiede ai suoi discepoli, i quali invece,

passano il tempo a fare calcoli su chi di loro è più importante.

Eppure, è questa la logica seria ed esigente del Vangelo.

Quando cerchiamo altri tipi di grandezza che non sia questa, siamo sicuramente

fuori strada, perciò amici, per rimanere in carreggiata, chiediamo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri

debitori, e non ci indurre in tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.