lunedì 26 settembre 2022

Il Vangelo del Martedì 27 Settembre 2022

 

Della 26° settimana del Tempo Ordinario.

San Vincenzo De Paoli, presbitero.

Prima Lettura

Perché dare la luce a un infelice?

Dal libro Giobbe (3,1-3.11-17.20-23)

Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno. Prese a dire: «Perisca il giorno

in cui nacqui e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”.

Perché non sono morto fin dal seno di mia madre e non spirai appena

uscito dal grembo?

Perché due ginocchia mi hanno accolto, e due mammelle mi allattarono?

Così, ora giacerei e avrei pace, dormirei e troverei riposo con i re e i governanti

della terra, che ricostruiscono per sé le rovine, e con i prìncipi, che

posseggono oro e riempiono le case d’argento.

Oppure, come aborto nascosto, più non sarei, o come i bambini che non

hanno visto la luce.

Là i malvagi cessano di agitarsi, e chi è sfinito trova riposo.

Perché dare la luce a un infelice e la vita a chi ha amarezza nel cuore, a quelli

che aspettano la morte e non viene, che la cercano più di un tesoro, che godono

fino a esultare e gioiscono quando trovano una tomba, a un uomo, la cui via

è nascosta e che Dio ha sbarrato da ogni parte?».

Parola di Dio.

Vangelo

Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme.

Dal Vangelo secondo Luca (9,51-56) anno pari.

Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù

prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò

messaggeri davanti a sé.

Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per

preparargli l'ingresso.

Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme.

Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi

che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?».

Si voltò e li rimproverò.

E si misero in cammino verso un altro villaggio.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gerusalemme è il luogo dove deve compiersi il destino di Gesù.

Egli sa perfettamente cosa lo attende e, nonostante questo, in maniera

risoluta, si dirige verso la Città Santa per manifestare agli uomini il

mistero dell’amore di Dio Crocifisso.

Però, evidentemente, i suoi collaboratori non hanno ancora capito il senso

della missione del Signore.

Essi, offesi per il fatto che un gruppo di Samaritani abbia rifiutato Gesù,

minacciano castighi dall’alto.

Gli apostoli non hanno ancora capito che il destino del Signore è quello di

percorrere la via dell’umiltà, dell’amore che si dona senza attendere nulla

in cambio.

Addirittura, Egli si espone al rischio di vedere derisa e rifiutata la sua

proposta d’amore a tutta l’umanità.

Dio è estremamente rispettoso della libertà umana e non si impone.

Quando anche noi capiremo questa verità, vivremo in un’ottica completamente

diversa e, per riuscire a capire questo dono, chiediamo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

 

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