giovedì 4 agosto 2022

Il Vangelo del Venerdì 5 Agosto 2022

 

Della 18° settimana del Tempo Ordinario.

Dedicazione della Basilica di S. Maria Maggiore. 

Prima lettura.

Guai alla città sanguinaria!

Dal libro del profeta Naum (2,1.3;3,1-3.6-7)

Ecco sui monti i passi d'un messaggero, che annuncia la pace!

Celebra le tue feste, Giuda, sciogli i tuoi voti, poiché il malvagio non passerà

più su di te: egli è del tutto annientato.

Infatti il Signore restaura il vanto di Giacobbe, rinnova il vanto d'Israele,

anche se i briganti li hanno depredati e saccheggiano i loro tralci.

Guai alla città sanguinaria, piena di menzogne, colma di rapine, che non

cessa di depredare!

Sibilo di frusta, fracasso di ruote, scalpitio di cavalli, cigolio di carri, cavalieri

incalzanti, lampeggiare di spade, scintillare di lance, feriti in quantità, cumuli

di morti, cadaveri senza fine, s'inciampa nei cadaveri.

"Ti getterò addosso immondezze, ti svergognerò, ti esporrò al ludibrio.

Allora chiunque ti vedrà, fuggirà da te e dirà: "Ninive è distrutta!".

Chi la compiangerà?

Dove cercherò chi la consóli?"

Parola di Dio.

Vangelo.

Che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?

Dal Vangelo secondo Matteo (16,24-28) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro

a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.

Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria

vita per causa mia, la troverà.

Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero,

ma perderà la propria vita?

O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?

Perché il Figlio dell'uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi

angeli, e allora renderà a ciascuno secondo le sue azioni.

In verità io vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di

aver visto venire il Figlio dell'uomo con il suo regno».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Essere cristiani non è facile né comodo; perché seguire il Maestro, significa

prendere la propria croce e andare dietro a Lui.

Ma per poterlo fare, è necessario incontrarlo e insieme a Lui, incontrare il suo

amore unico e fedele.

Questo ci fa capire cosa significhi essere cristiani; è un’esperienza totalizzante,

che ci rende una cosa sola con il Figlio; la sua strada diventa la nostra strada.

Pietro e i suoi amici, ritennero dure queste parole di Gesù e gli eventi

successivi, dimostrano quanta fatica fecero per accogliere questa verità.

Fidarsi del Signore, in questo caso, è la maniera migliore per percorrere il

cammino, confidando non nelle nostre forze, ma nella sua grazia, attraverso

la nostra preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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