Della 19° settimana del Tempo Ordinario.
Santa Giovanna
Francesca de Chantal, religiosa.
Prima Lettura
La tua bellezza era
perfetta. Ti avevo reso uno splendore.
Tu però ti sei
prostituita.
Dal libro del profeta Ezechièle
(16,1-15.60.63)
Mi fu rivolta questa
parola del Signore: «Figlio dell’uomo, fa’ conoscere a
Gerusalemme tutti i
suoi abomini.
Dirai loro: Così dice
il Signore Dio a Gerusalemme: Tu sei, per origine e
nascita, del paese dei
Cananei; tuo padre era un Amorreo e tua madre un’Ittita.
Alla tua nascita,
quando fosti partorita, non ti fu tagliato il cordone ombelicale
e non fosti lavata con
l’acqua per purificarti; non ti fecero le frizioni di sale né
fosti avvolta in
fasce.
Occhio pietoso non si volse
verso di te per farti una sola di queste cose e non
ebbe compassione nei
tuoi confronti, ma come oggetto ripugnante, il giorno
della tua nascita,
fosti gettata via in piena campagna.
Passai vicino a te, ti
vidi mentre ti dibattevi nel sangue e ti dissi: Vivi nel tuo
sangue e cresci come
l’erba del campo.
Crescesti, ti facesti
grande e giungesti al fiore della giovinezza.
Il tuo petto divenne
fiorente ed eri giunta ormai alla pubertà, ma eri nuda e scoperta.
Passai vicino a te e
ti vidi.
Ecco: la tua età era
l’età dell’amore.
Io stesi il lembo del
mio mantello su di te e coprii la tua nudità.
Ti feci un giuramento
e strinsi alleanza con te-oracolo del Signore
Dio-e divenisti mia.
Ti lavai con acqua, ti
ripulii del sangue e ti unsi con olio.
Ti vestii di ricami,
ti calzai di pelle di tasso, ti cinsi il capo di bisso e ti ricoprii
di stoffa preziosa.
Ti adornai di
gioielli.
Ti misi braccialetti
ai polsi e una collana al collo; misi al tuo naso un anello,
orecchini agli orecchi
e una splendida corona sul tuo capo.
Così fosti adorna
d’oro e d’argento.
Le tue vesti erano di
bisso, di stoffa preziosa e ricami.
Fior di farina e miele
e olio furono il tuo cibo.
Divenisti sempre più
bella e giungesti fino ad essere regina.
La tua fama si diffuse
fra le genti.
La tua bellezza era
perfetta.
Ti avevo reso uno
splendore.
Oracolo del Signore
Dio.
Tu però, infatuata per
la tua bellezza e approfittando della tua fama, ti sei
prostituita,
concedendo i tuoi favori a ogni passante.
Ma io mi ricorderò
dell’alleanza conclusa con te al tempo della tua giovinezza
e stabilirò con te
un’alleanza eterna, perché te ne ricordi e ti vergogni e, nella tua
confusione, tu non
apra più bocca, quando ti avrò perdonato quello che hai fatto».
Oracolo del Signore
Dio.
Parola di Dio.
Vangelo
Per la durezza del
vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre
mogli; all’inizio
però non fu così.
Dal Vangelo secondo
Matteo (19,3-12) anno pari.
In quel tempo, si
avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli
chiesero: «È lecito a
un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
Egli rispose: «Non
avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e
femmina e disse: “Per
questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà
a sua moglie e i due
diventeranno una sola carne”?
Così non sono più due,
ma una sola carne.
Dunque l’uomo non
divida quello che Dio ha congiunto».
Gli domandarono:
«Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio
e di ripudiarla?».
Rispose loro: «Per la
durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di
ripudiare le vostre
mogli; all’inizio però non fu così.
Ma io vi dico:
chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione
illegittima, e ne
sposa un’altra, commette adulterio».
Gli dissero i suoi
discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla
donna, non conviene
sposarsi».
Egli rispose loro:
«Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali
è stato concesso.
Infatti vi sono
eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono
altri che sono stati
resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono
resi tali per il regno
dei cieli.
Chi può capire,
capisca».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Matrimonio e verginità per il
Regno, sono due aspetti della stessa realtà; non
possiamo vivere senza amore.
L’amore, per sua natura, ha
bisogno di esprimersi, proprio perché esso è sempre
creativo e porta novità nella
vita di chi gli fa spazio.
Il Matrimonio è (o dovrebbe
essere) l’ambito naturale in cui questo amore può
nascere, crescere ed esprimersi
in pienezza.
Gesù restituisce all’unione tra
uomo e donna, la sua dignità originaria, che
troppo spesso, a causa di
interpretazioni umane, era stata smarrita tra una serie
di regole e precetti.
Ma poi Gesù introduce una realtà
che, al suo tempo, era una novità assoluta;
il celibato per il regno dei
cieli.
Così come vi è un ambito naturale
per esprimere l’amore, ve ne è anche
uno soprannaturale.
La verginità per il regno dei
cieli è l’espressione dell’amore per Dio, che si fa
dono totale di sé.
Non tutti possono capirlo, ma
solo coloro che sono chiamati dallo Spirito Santo
a seguire lo stello stile di vita
di Gesù e, per riuscirci ci vuole tanta preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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