venerdì 12 agosto 2022

Il Vangelo del Sabato 13 Agosto 2022

 

Della 19° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Ponziano e Ippolito, martiri.

Prima Lettura

Io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta.

Dal libro del profeta Ezechièle (18,1-10.13b.30-32)

Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Perché andate ripetendo questo

proverbio sulla terra d’Israele: “I padri hanno mangiato uva acerba

e i denti dei figli si sono allegati”?

Com’è vero che io vivo, oracolo del Signore Dio, voi non ripeterete più questo

proverbio in Israele.

Ecco, tutte le vite sono mie: la vita del padre e quella del figlio è mia; chi

pecca morirà.

Se uno è giusto e osserva il diritto e la giustizia, se non mangia sui monti e non

alza gli occhi agli idoli della casa d’Israele, se non disonora la moglie del suo

prossimo e non si accosta a una donna durante il suo stato d’impurità, se non

opprime alcuno, restituisce il pegno al debitore, non commette rapina, divide

il pane con l’affamato e copre di vesti chi è nudo, se non presta a usura e non

esige interesse, desiste dall’iniquità e pronuncia retto giudizio fra un uomo e

un altro, se segue le mie leggi e osserva le mie norme agendo con fedeltà,

egli è giusto ed egli vivrà, oracolo del Signore Dio.

Ma se uno ha generato un figlio violento e sanguinario che commette azioni

inique, questo figlio non vivrà; poiché ha commesso azioni abominevoli, costui

morirà e dovrà a se stesso la propria morte.

Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta, o casa d’Israele.

Oracolo del Signore Dio.

Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più

causa della vostra rovina.

Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno

spirito nuovo.

Perché volete morire, o casa d’Israele?

Io non godo della morte di chi muore.

Oracolo del Signore Dio.

Convertitevi e vivrete».

Parola di Dio.

Vangelo

Non impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro,

infatti, appartiene il regno dei cieli.

Dal Vangelo secondo Matteo (19,13-15) anno pari.

In quel tempo, furono portati a Gesù dei bambini perché imponesse loro le

mani e pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.

Gesù però disse: «Lasciateli, non impedite che i bambini vengano a me;

a chi è come loro, infatti, appartiene il regno dei cieli».

E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La reazione di Gesù e dei discepoli di fronte ai bambini è opposta.

Mentre questi vogliono tenerli lontani da Gesù, considerandoli quasi una perdita

di tempo, Egli li indica come i veri modelli per chi vuole entrare nel regno dei cieli.

Questo messaggio per i discepoli è strano; come possono dei bambini, che nella

società giudaica non contano niente, essere modelli di perfezione e di santità?

Eppure, la provocazione di Gesù è proprio questa; per contare nel regno dei cieli,

si deve avere il coraggio di fare un percorso a ritroso, cercando di allontanarci da

tutto ciò che, secondo la mentalità umana, è grande e degno di lode.

Ma essere bambini per il regno dei cieli significa anche altro; vuol dire,

guardare diversamente a certe dinamiche che per gli adulti sono fondamentali.

I bambini non riescono a capire la falsità, la cattiveria, l’ipocrisia; che sono

esperienze che non fanno parte della loro realtà, a differenza di noi adulti.

Coraggio, amici, diventiamo bambini facendoci aiutare dalla preghiera. 

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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