venerdì 26 agosto 2022

Il Vangelo del Sabato 27 Agosto 2022

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Monica, madre di S. Agostino.

Prima Lettura

Dio ha scelto quello che è debole per il mondo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi (1,26-31)

Considerate la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti

dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili.

Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti;

quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello

che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto

per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio.

Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per

opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto,

“chi si vanta, si vanti nel Signore”.

Parola di Dio.

Vangelo

Sei stato fedele nel poco, prendi parte alla gioia del tuo padrone.

Dal Vangelo secondo Matteo (25,14-30) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: «Avverrà come

a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro

i suoi beni.

A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità

di ciascuno; poi partì.

Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò

altri cinque.

Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.

Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno

e vi nascose il denaro del suo padrone.

Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.

Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque,

dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati

altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele-gli disse il suo padrone-, sei stato

fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.

Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai

consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono

e fedele-gli disse il suo padrone-, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su

molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.

Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e

disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato

e raccogli dove non hai sparso.

Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco

ciò che è tuo”.

Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non

ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro

ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse.

Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti.

Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà

tolto anche quello che ha.

E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il servo è inutile, secondo le parole di questo brano, soprattutto perché si

comporta da pigro.

Egli, in altri termini, non ha capito che a Dio non interessa tanto il risultato

del suo trafficare, quanto il suo darsi da fare.

Questo dovrebbero capire tanti cristiani; molti, infatti, non cominciano

nemmeno a impegnarsi per la loro e altrui opera di santificazione, perché

la considerano un’opera troppo difficile e complicata.

Perciò, alla fine, vi rinunciano sconfitti ancora prima di cominciare.

Essi non hanno capito che è Dio a fare il lavoro più difficile; Egli ci lavora

in profondità attraverso gli eventi della vita-ora lieti, ora dolorosi-ma aspetta

il nostro generoso sì.

Dunque, finchè non abbiamo capito questo, possiamo anche fare tante cose

per Lui, ma resteremo inesorabilmente pigri davanti a Dio.

Non comportiamoci come certi cristiani, amici, ma impegniamoci per

santificarci, chiedendo aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri

debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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