venerdì 19 agosto 2022

Il Vangelo del Sabato 20 Agosto 2022

 

Della 20° settimana del Tempo Ordinario.

San Bernardo di Chiaravalle, abate e dottore della Chiesa.

Prima Lettura

La gloria del Signore entrò nel tempio.

Dal libro del profeta Ezechièle (43,1-7a)

[Quell’uomo] mi condusse verso la porta che guarda a oriente ed ecco che la

gloria del Dio d’Israele giungeva dalla via orientale e il suo rumore era come

il rumore delle grandi acque e la terra risplendeva della sua gloria.

La visione che io vidi era simile a quella che avevo visto quando andai per

distruggere la città e simile a quella che avevo visto presso il fiume Chebar.

Io caddi con la faccia a terra. La gloria del Signore entrò nel tempio per la

porta che guarda a oriente.

Lo spirito mi prese e mi condusse nel cortile interno: ecco, la gloria del

Signore riempiva il tempio.

Mentre quell’uomo stava in piedi accanto a me, sentii che qualcuno entro il

tempio mi parlava e mi diceva: «Figlio dell’uomo, questo è il luogo del mio

trono e il luogo dove posano i miei piedi, dove io abiterò in mezzo ai figli

d’Israele, per sempre».

Parola di Dio.

Vangelo

Dicono e non fanno.

Dal Vangelo secondo Matteo (23,1-12) anno pari.

In quel tempo, Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo: «Sulla

cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.

Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro

opere, perché essi dicono e non fanno.

Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle

della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.

Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro

filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti,

dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere

chiamati “rabbì” dalla gente.

Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro

e voi siete tutti fratelli.

E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre

vostro, quello celeste.

E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.

Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; chi invece si esalterà, sarà umiliato

e chi si umilierà sarà esaltato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

L’ambizione è una brutta passione che abbiamo tutti nel cuore; anche chi

crede di non averla.

Il punto è che tale passione malsana, alberga anche nel cuore di tanti fedeli,

che spesso-in maniera più o meno inconsapevole-mascherano il loro desiderio

di primeggiare con motivazioni spirituali.

Era il caso dei farisei e degli scribi-ma noi non se siamo da meno-, i quali

utilizzavano simboli della religiosità del loro popolo, semplicemente per

manifestare il loro potere.

Qual’è la soluzione?

Gesù propone un coraggioso programma di vita, in cui il perno di tutto è il

servizio; in esso si trova il segreto della vera riuscita di ogni discepolo di Cristo.

Quando si pensa a servire gli altri, abbassandoci e lavando loro i piedi come

ha fatto il Signore, veniamo guariti profondamente da ogni desiderio di

primeggiare e, lo Spirito di Gesù, si manifesta chiaramente nella nostra vita.

Non è facile, amici, ma la preghiera ci può aiutare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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