Della 15° settimana del Tempo Ordinario.
Beata Vergine Maria
del Monte Carmelo, apparizione.
Prima lettura.
Sono avidi di campi
e li usurpano, di case e se le prendono.
Dal Libro del profeta
Michèa (2,1-5)
Guai a coloro che
meditano l’iniquità e tramano il male sui loro giacigli;
alla luce dell’alba lo
compiono, perché in mano loro è il potere.
Sono avidi di campi e
li usurpano, di case e se le prendono.
Così opprimono l’uomo
e la sua casa, il proprietario e la sua eredità.
Perciò così dice il
Signore: «Ecco, io medito contro questa genìa una
sciagura da cui non
potranno sottrarre il collo e non andranno più a testa
alta, perché sarà un
tempo di calamità.
In quel tempo si
intonerà su di voi una canzone, si leverà un lamento e si
dirà: “Siamo del tutto
rovinati; ad altri egli passa l’eredità del mio popolo,
non si avvicinerà più
a me, per restituirmi i campi che sta spartendo!”.
Perciò non ci sarà
nessuno che tiri a sorte per te, quando si farà la distribuzione
durante l’assemblea
del Signore».
Parola di Dio.
Vangelo.
Impose loro di non
divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto.
Dal Vangelo secondo
Matteo (12,14-21) anno pari.
In quel tempo, i
farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Gesù però, avendolo
saputo, si allontanò di là.
Molti lo seguirono ed
egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché
si compisse ciò che
era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco il mio servo,
che io ho scelto; il
mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito
sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia.
Non contesterà né
griderà né si udrà nelle piazze la sua voce.
Non spezzerà una canna
già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché
non abbia fatto
trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù non è uno che cerca la
morte.
Quando essa arriverà, sarà il
frutto di una scelta consapevole e vissuta
nell’amore assoluto al Padre e
all’umanità.
Intanto, però, Egli sa che la sua
missione deve continuare, per cui fugge
appena viene a sapere che i suoi
nemici lo vogliono uccidere.
Nella sua vita si deve realizzare
pienamente la profezia di Isaia, il quale parla
del Messia come di colui che
manifesterà la mitezza e la bontà di Dio.
Quando ci relazioniamo a Gesù
nella preghiera, possiamo ricordare con gioia
che Egli è la Parola di bontà e
di affetto che Dio pronuncia nei nostri confronti;
non vi è condanna, non vi è
biasimo nel volto di colui che ci ama e ci sostiene.
Se abbiamo ancora paura di Dio,
vuol dire che abbiamo bisogno di guarire,
nel nostro cuore, da ogni
immagine sbagliata di un Dio che rimprovera,
punisce e allontana coloro che
sbagliano.
Non è così amici, Lui ci permette
di sbagliare per poterci perdonare e rafforzarci
nella fede, a noi solo il compito
di pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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