Della 17° settimana del Tempo Ordinario.
Santi Gioacchino e
Anna, genitori della Beata Vergine Maria.
Prima Lettura
Ricordati, Signore!
Non rompere la tua alleanza con noi.
Dal libro del profeta
Geremìa (14,7b-22)
Il Signore ha detto:
«I miei occhi grondano lacrime notte e giorno, senza
cessare, perché da
grande calamità è stata colpita la vergine, figlia del mio
popolo, da una ferita
mortale.
Se esco in aperta
campagna, ecco le vittime della spada; se entro nella città,
ecco chi muore di
fame.
Anche il profeta e il
sacerdote si aggirano per la regione senza comprendere».
Hai forse rigettato
completamente Giuda, oppure ti sei disgustato di Sion?
Perché ci hai colpiti,
senza più rimedio per noi?
Aspettavamo la pace,
ma non c’è alcun bene, il tempo della guarigione,
ed ecco il terrore!
Riconosciamo, Signore,
la nostra infedeltà, la colpa dei nostri padri:
abbiamo peccato contro
di te.
Ma per il tuo nome non
respingerci, non disonorare il trono della tua gloria.
Ricòrdati! Non rompere
la tua alleanza con noi.
Fra gli idoli vani
delle nazioni c’è qualcuno che può far piovere?
Forse che i cieli da
sé mandano rovesci?
Non sei piuttosto tu,
Signore, nostro Dio?
In te noi speriamo, perché
tu hai fatto tutto questo.
Parola di Dio.
Vangelo
Come si raccoglie
la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla
fine del mondo.
Dal Vangelo secondo
Matteo (13,36-43) anno pari.
In quel tempo, Gesù
congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si
avvicinarono per
dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
Ed egli rispose:
«Colui che semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.
Il campo è il mondo e
il seme buono sono i figli del Regno.
La zizzania sono i
figli del Maligno e il nemico che l’ha seminata è il diavolo.
La mietitura è la fine
del mondo e i mietitori sono gli angeli.
Come dunque si
raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla
fine del mondo.
Il Figlio dell’uomo
manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno
tutti gli scandali e
tutti quelli che commettono iniquità e li getteranno nella
fornace ardente, dove
sarà pianto e stridore di denti.
Allora i giusti
splenderanno come il sole nel regno del Padre loro.
Chi ha orecchi,
ascolti!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
La beatitudine descritta oggi da
Gesù, si applica alla perfezione ai santi
Gioacchino e Anna, i nonni del
Signore.
Come si vive sapendo di avere
come nipote il Figlio dell’Altissimo, l’atteso
dalle genti e speranza del popolo
d’Israele?
Eppure, considerando la vita e le
scelte della loro figlia Maria, possiamo
credere che furono persone poco
inclini alla fantasia o all’orgoglio.
Furono certamente pratici e
concreti, completamente calati nelle vicende
e nelle problematiche del loro
tempo.
Sbaglieremmo di grosso se ci
facessimo l’idea che la famiglia di Gesù,
fosse composta da persone
perennemente assorte nella contemplazione,
staccate dalla realtà; chi vive
in Dio e con Dio, si sforza di migliorare ogni
giorno la propria vita quotidiana
nella normalità.
Ma se possibile, aiutare anche
gli altri attraverso l’aiuto della preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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