lunedì 13 giugno 2022

Il Vangelo del Martedì 14 Giugno 2022

 

Della 11° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Eliseo, Profeta.

Prima lettura.

Hai fatto peccare Israele.

Dal primo libri dei Re (21,17-29)

[Dopo che Nabot fu lapidato,] la parola del Signore fu rivolta a Elìa il Tisbìta:

«Su, scendi incontro ad Acab, re d'Israele, che abita a Samarìa; ecco, è nella

vigna di Nabot, ove è sceso a prenderne possesso.

Poi parlerai a lui dicendo: "Così dice il Signore: Hai assassinato e ora usurpi!".

Gli dirai anche: "Così dice il Signore: Nel luogo ove lambirono il sangue

di Nabot, i cani lambiranno anche il tuo sangue"».

Acab disse a Elìa: «Mi hai dunque trovato, o mio nemico?».

Quello soggiunse: «Ti ho trovato, perché ti sei venduto per fare ciò che

è male agli occhi del Signore.

Ecco, io farò venire su di te una sciagura e ti spazzerò via.

Sterminerò ad Acab ogni maschio, schiavo o libero in Israele. Renderò la tua

casa come la casa di Geroboàmo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasà,

figlio di Achìa, perché tu mi hai irritato e hai fatto peccare Israele.

Anche riguardo a Gezabèle parla il Signore, dicendo: "I cani divoreranno

Gezabèle nel campo di Izreèl".

Quanti della famiglia di Acab moriranno in città, li divoreranno i cani;

quanti moriranno in campagna, li divoreranno gli uccelli del cielo».

In realtà nessuno si è mai venduto per fare il male agli occhi del Signore

come Acab, perché sua moglie Gezabèle l'aveva istigato.

Commise molti abomini, seguendo gli idoli, come avevano fatto gli Amorrei,

che il Signore aveva scacciato davanti agli Israeliti.

Quando sentì tali parole, Acab si stracciò le vesti, indossò un sacco sul suo

corpo e digiunò; si coricava con il sacco e camminava a testa bassa.

La parola del Signore fu rivolta a Elìa, il Tisbìta: «Hai visto come Acab

si è umiliato davanti a me?

Poiché si è umiliato davanti a me, non farò venire la sciagura durante la sua

vita; farò venire la sciagura sulla sua casa durante la vita di suo figlio».

Parola di Dio.

Vangelo.

Amate i vostri nemici.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,43-48) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu

detto: "Amerai il tuo prossimo" e odierai il tuo nemico.

Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,

affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole

sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.

Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete?

Non fanno così anche i pubblicani?

E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario?

Non fanno così anche i pagani?

Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ecco svelato, in questa pagina evangelica, il perché delle richieste così

esigenti che Gesù rivolge ai discepoli; il riferimento al Padre celeste.

Quando, infatti, ci sembra di aver fatto il nostro dovere nella carità e nella

giustizia, oggettivamente non abbiamo fatto né meglio né di più do coloro

che fanno le stesse cose per altri motivi.

Se, ad esempio, il Signore ci chiede di essere sobri e poveri, cosa facciamo

di più di coloro che la povertà devono subirla per una serie di situazioni

indipendenti dalla loro volontà?

La differenza sta appunto nelle motivazioni; non è la stessa cosa subire

o scegliere determinate situazioni.

Il Padre celeste, che è perfetto, ci chiede di compiere liberamente queste

scelte perché possiamo, attraverso di esse, giungere anche noi alla sua

stessa perfezione, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

 

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