domenica 12 giugno 2022

Il Vangelo del Lunedì 13 Giugno 2022

 

Della 11° settimana del Tempo Ordinario.

Sant'Antonio di Padova, Sacerdote e Dottore della Chiesa.

Prima lettura.

Nabot venne lapidato e morì.

Dal primo libro dei Re (21,1b-16)

In quel tempo, Nabot di Izreèl possedeva una vigna che era a Izreèl, vicino

al palazzo di Acab, re di Samarìa.

Acab disse a Nabot: «Cedimi la tua vigna; ne farò un orto, perché è confinante

con la mia casa.

Al suo posto ti darò una vigna migliore di quella, oppure, se preferisci,

te la pagherò in denaro al prezzo che vale».

Nabot rispose ad Acab: «Mi guardi il Signore dal cederti l'eredità dei miei padri».

Acab se ne andò a casa amareggiato e sdegnato per le parole dettegli da Nabot

di Izreèl, che aveva affermato: «Non ti cederò l'eredità dei miei padri!».

Si coricò sul letto, voltò la faccia da un lato e non mangiò niente.

Entrò da lui la moglie Gezabèle e gli domandò: «Perché mai il tuo animo

è tanto amareggiato e perché non vuoi mangiare?».

Le rispose: «Perché ho detto a Nabot di Izreèl: "Cèdimi la tua vigna per

denaro, o, se preferisci, ti darò un'altra vigna" ed egli mi ha risposto: "Non

cederò la mia vigna!"».

Allora sua moglie Gezabèle gli disse: «Tu eserciti così la potestà regale su Israele?

Àlzati, mangia e il tuo cuore gioisca.

Te la farò avere io la vigna di Nabot di Izreèl!».

Ella scrisse lettere con il nome di Acab, le sigillò con il suo sigillo, quindi le

spedì agli anziani e ai notabili della città, che abitavano vicino a Nabot.

Nelle lettere scrisse: «Bandite un digiuno e fate sedere Nabot alla testa del popolo.

Di fronte a lui fate sedere due uomini perversi, i quali l'accusino: "Hai

maledetto Dio e il re!".

Quindi conducetelo fuori e lapidatelo ed egli muoia».

Gli uomini della città di Nabot, gli anziani e i notabili che abitavano nella sua

città, fecero come aveva ordinato loro Gezabèle, ossia come era scritto nelle

lettere che aveva loro spedito.

Bandirono un digiuno e fecero sedere Nabot alla testa del popolo.

Giunsero i due uomini perversi, che si sedettero di fronte a lui.

Costoro accusarono Nabot davanti al popolo affermando: «Nabot ha

maledetto Dio e il re».

Lo condussero fuori della città e lo lapidarono ed egli morì.

Quindi mandarono a dire a Gezabèle: «Nabot è stato lapidato ed è morto».

Appena Gezabèle sentì che Nabot era stato lapidato ed era morto, disse ad

Acab: «Su, prendi possesso della vigna di Nabot di Izreèl, il quale ha rifiutato

di dartela in cambio di denaro, perché Nabot non vive più, è morto».

Quando sentì che Nabot era morto, Acab si alzò per scendere nella vigna

di Nabot di Izreèl a prenderne possesso.

Parola di Dio.

Vangelo.

Io vi dico di non opporvi al malvagio.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,38-42) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: "Occhio

per occhio" e "dente per dente".

Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla

guancia destra, tu pórgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale

e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello.

E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due.

Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Le parole di Gesù dovevano sembrare assurde agli orecchi di coloro che lo

ascoltavano e, in fondo, anche noi siamo convinti che fare certe cose sia

impossibile; come si fa a porgere l’altra guancia di fronte a un’ingiustizia,

oppure a lasciare che qualcuno ci tolga ciò per cui magari abbiamo lavorato

una vita intera?

Non è un controsenso?

In realtà, Gesù non chiede nulla di impossibile, se solo siamo convinti delle

motivazioni di richiesta.

Egli vorrebbe che, con il nostro atteggiamento non violento, spezzassimo la

spirale di odio e di violenza che ogni uomo si porta dentro e che è la causa

principale di tutti i contrasti e di tutte le guerre.

Gesù è stato capace di fare ciò e ci ha indicato questo atteggiamento come

quello più adeguato agli occhi di Dio, l’unico possibile per chi sceglie di

essere suo discepoli, ma per riuscirci dobbiamo farci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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