Della 1° settimana del Tempo di Pasqua.
San Leonida di
Alessandria, Martire, padre di Origene.
Prima Lettura
In nessun altro c'è
salvezza.
Dagli Atti degli
Apostoli (4,1-12)
In quei giorni, Pietro
e Giovanni stavano parlando al popolo, [dopo la guarigione
dello storpio,] quando
sopraggiunsero i sacerdoti, il comandante delle guardie
del tempio e i
sadducèi, irritati per il fatto che essi insegnavano al popolo e
annunciavano in Gesù
la risurrezione dai morti.
Li arrestarono e li
misero in prigione fino al giorno dopo, dato che ormai era sera.
Molti però di quelli
che avevano ascoltato la Parola credettero e il numero
degli uomini raggiunse
circa i cinquemila.
Il giorno dopo si
riunirono in Gerusalemme i loro capi, gli anziani e gli scribi,
il sommo sacerdote
Anna, Càifa, Giovanni, Alessandro e quanti appartenevano
a famiglie di sommi
sacerdoti.
Li fecero comparire
davanti a loro e si misero a interrogarli: «Con quale potere
o in quale nome voi
avete fatto questo?».
Allora Pietro, colmato
di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani,
visto che oggi veniamo
interrogati sul beneficio recato a un uomo infermo,
e cioè per mezzo di
chi egli sia stato salvato, sia noto a tutti voi e a tutto il
popolo d'Israele: nel
nome di Gesù Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso
e che Dio ha
risuscitato dai morti, costui vi sta innanzi risanato.
Questo Gesù è la
pietra, che è stata scartata da voi, costruttori, e che è diventata
la pietra d'angolo.
In nessun altro c'è
salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli
uomini, nel quale è
stabilito che noi siamo salvati».
Parola di Dio.
Vangelo
Gesù si avvicinò,
prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
Dal Vangelo secondo
Giovanni (21,1-14) anno pari.
In quel tempo, Gesù si
manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade.
E si manifestò così:
si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto
Dìdimo, Natanaèle di
Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli.
Disse loro Simon
Pietro: «Io vado a pescare».
Gli dissero: «Veniamo
anche noi con te».
Allora uscirono e
salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.
Quando già era l'alba,
Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano
accorti che era Gesù.
Gesù disse loro:
«Figlioli, non avete nulla da mangiare?».
Gli risposero: «No».
Allora egli disse
loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete».
La gettarono e non
riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci.
Allora quel discepolo
che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!».
Simon Pietro, appena
udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai
fianchi, perché era
svestito, e si gettò in mare.
Gli altri discepoli invece
vennero con la barca, trascinando la rete piena di
pesci: non erano
infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.
Appena scesi a terra,
videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane.
Disse loro Gesù:
«Portate un po' del pesce che avete preso ora».
Allora Simon Pietro
salì nella barca e trasse a terra la rete piena di
centocinquantatré
grossi pesci.
E benché fossero
tanti, la rete non si spezzò.
Gesù disse loro:
«Venite a mangiare».
E nessuno dei
discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano
bene che era il
Signore.
Gesù si avvicinò,
prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce.
Era la terza volta che
Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere
risorto dai morti.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Gesù risorto si manifesta ai suoi
apostoli in maniera molto familiare e cortese,
ed essi lo riconoscono subito
perché sanno, dai gesti e dalle parole pronunciate,
che soltanto Gesù si comporta
così con loro.
Egli prepara per loro da
mangiare, riportando la loro mente all’ultima volta che
avevano cenato assieme; certo,
anche se erano passati pochi giorni, le cose
erano davvero molto cambiate.
In quella cena, l’amore infinito
del Maestro era velato dall’ombra tenebrosa
del tradimento e della morte
imminente; invece, qui il contesto è
completamente diverso.
Eppure, il Signore, vuole che
essi ricordino il grande dono che Egli aveva
loro proprio in quella cena; il
suo corpo ed il suo sangue, donato per la
salvezza di tutta l’umanità.
I segni che Dio compie nella
nostra vita, servono per riportarci a questa grande
verità; nell’Eucaristia, troviamo
il segno più grande dell’amore che il Signore
ha nei nostri confronti, per
questo, dobbiamo essere rispettosi quando ci
accostiamo all’Eucaristia,
perché, non è una banalità, ma il rinnovarsi del suo
gesto d’amore per noi, per questo
dobbiamo sempre prepararci con la preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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