martedì 15 marzo 2022

Il Vangelo del Mercoledì 16 Marzo 2022

 

Della 4° settimana di Quaresima.

Beata Benedetta di Assisi, suora clarissa.

Prima Lettura

Venite, e colpiamo il giusto.

Dal libro del profeta Geremìa (18,18-20)

[I nemici del profeta] dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremìa, perché

la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti.

Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole».

Prestami ascolto, Signore, e odi la voce di chi è in lite con me.

Si rende forse male per bene?

Hanno scavato per me una fossa.

Ricòrdati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da

loro la tua ira.

Parola di Dio.

Vangelo

Lo condanneranno a morte.

Dal Vangelo secondo Matteo (20,17-28) anno pari.

In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici

discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme

e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo

condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso

e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».

Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si

prostrò per chiedergli qualcosa.

Egli le disse: «Che cosa vuoi?».

Gli rispose: «Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno

alla tua sinistra nel tuo regno».

Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete.

Potete bere il calice che io sto per bere?».

Gli dicono: «Lo possiamo».

Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra

e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre

mio lo ha preparato».

Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli.

Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni

dòminano su di esse e i capi le opprimono.

Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro

servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.

Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire

e dare la propria vita in riscatto per molti».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Questo brano evangelico ha in sé qualcosa di triste e deludente; il Maestro ha

appena parlato del destino che lo attende andando a Gerusalemme, ed ecco che due

degli Apostoli a Lui più vicini, Giacomo e Giovanni, gli chiedono fama ed onore.

Che sofferenza devono aver causato queste parole nel cuore di Cristo!

Egli cerca persone che siano disposte a dividere con Lui l’amaro calice della

passione e, non chi cerca fama ed onori.

Eppure, questo brano è istruttivo; sebbene Gesù abbia tanti discepoli ed apostoli,

le motivazioni che li spingono a seguirlo possono essere davvero diverse, e non

tutte così nobili quanto sembrano.

Si può stare con il Maestro non per servirlo, ma per servirsi di Lui in modo

da approfittare per il proprio tornaconto personale; quante ce ne sono nelle

nostre parrocchie, persone così!

Ma noi, io che scrivo il Vangelo e tutti voi che lo leggete tutti i giorni,

a quale categoria apparteniamo?

Spero a quella categoria che segue il Signore per amore e non per approfittarne,

se ci sono dei dubbi, per risolversi, facciamoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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