Della 4° settimana di Quaresima.
Beata Benedetta di
Assisi, suora clarissa.
Prima Lettura
Venite, e colpiamo
il giusto.
Dal libro del profeta
Geremìa (18,18-20)
[I nemici del profeta]
dissero: «Venite e tramiamo insidie contro Geremìa, perché
la legge non verrà
meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti.
Venite, ostacoliamolo
quando parla, non badiamo a tutte le sue parole».
Prestami ascolto,
Signore, e odi la voce di chi è in lite con me.
Si rende forse male
per bene?
Hanno scavato per me
una fossa.
Ricòrdati quando mi
presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da
loro la tua ira.
Parola di Dio.
Vangelo
Lo condanneranno a morte.
Dal Vangelo secondo
Matteo (20,17-28) anno pari.
In quel tempo, mentre
saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici
discepoli e lungo il
cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme
e il Figlio dell'uomo
sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo
condanneranno a morte
e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso
e flagellato e
crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò
la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si
prostrò per chiedergli
qualcosa.
Egli le disse: «Che
cosa vuoi?».
Gli rispose: «Di' che
questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno
alla tua sinistra nel
tuo regno».
Rispose Gesù: «Voi non
sapete quello che chiedete.
Potete bere il calice
che io sto per bere?».
Gli dicono: «Lo
possiamo».
Ed egli disse loro:
«Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra
e alla mia sinistra
non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre
mio lo ha preparato».
Gli altri dieci,
avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli.
Ma Gesù li chiamò a sé
e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni
dòminano su di esse e
i capi le opprimono.
Tra voi non sarà così;
ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro
servitore e chi vuole
essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.
Come il Figlio
dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire
e dare la propria vita
in riscatto per molti».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Questo brano evangelico ha in sé
qualcosa di triste e deludente; il Maestro ha
appena parlato del destino che lo
attende andando a Gerusalemme, ed ecco che due
degli Apostoli a Lui più vicini,
Giacomo e Giovanni, gli chiedono fama ed onore.
Che sofferenza devono aver
causato queste parole nel cuore di Cristo!
Egli cerca persone che siano
disposte a dividere con Lui l’amaro calice della
passione e, non chi cerca fama ed
onori.
Eppure, questo brano è
istruttivo; sebbene Gesù abbia tanti discepoli ed apostoli,
le motivazioni che li spingono a
seguirlo possono essere davvero diverse, e non
tutte così nobili quanto
sembrano.
Si può stare con il Maestro non
per servirlo, ma per servirsi di Lui in modo
da approfittare per il proprio
tornaconto personale; quante ce ne sono nelle
nostre parrocchie, persone così!
Ma noi, io che scrivo il Vangelo
e tutti voi che lo leggete tutti i giorni,
a quale categoria apparteniamo?
Spero a quella categoria che
segue il Signore per amore e non per approfittarne,
se ci sono dei dubbi, per
risolversi, facciamoci aiutare dalla preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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