mercoledì 8 dicembre 2021

Il Vangelo del Giovedì 9 Dicembre 2021

 

Della 2° settimana di Avvento.

San Siro di Pavia, vescovo.

Prima Lettura

Io sono il tuo redentore, il Santo d'Israele.

Dal libro del profeta Isaia (41,13-20)

Io sono il Signore, tuo Dio, che ti tengo per la destra e ti dico: «Non temere,

io ti vengo in aiuto».

Non temere, vermiciattolo di Giacobbe, larva d'Israele; io vengo in tuo

aiuto-oràcolo del Signore-, tuo redentore è il Santo d'Israele.

Ecco, ti rendo come una trebbia acuminata, nuova, munita di molte punte;

tu trebbierai i monti e li stritolerai, ridurrai i colli in pula.

Li vaglierai e il vento li porterà via, il turbine li disperderà.

Tu, invece, gioirai nel Signore, ti vanterai del Santo d'Israele.

I miseri e i poveri cercano acqua ma non c'è; la loro lingua è riarsa per la sete.

Io, il Signore, risponderò loro, io, Dio d'Israele, non li abbandonerò.

Farò scaturire fiumi su brulle colline, fontane in mezzo alle valli; cambierò

il deserto in un lago d'acqua, la terra arida in zona di sorgenti.

Nel deserto pianterò cedri, acacie, mirti e ulivi; nella steppa porrò cipressi,

olmi e abeti; perché vedano e sappiano, considerino e comprendano a un

tempo che questo ha fatto la mano del Signore, lo ha creato il Santo d'Israele.

Parola di Dio.

Vangelo

Non ci fu uomo più grande di Giovanni Battista.

Dal Vangelo secondo Matteo (11,11-15) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «In verità io vi dico: fra i nati da donna

non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel

regno dei cieli è più grande di lui.

Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce

violenza e i violenti se ne impadroniscono.

Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato fino a Giovanni.

E, se volete comprendere, è lui quell'Elìa che deve venire.

Chi ha orecchi, ascolti!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Esiste una violenza negativa, brutale, innata nel cuore dell’uomo.

La violenza che ha fatto arrestare Giovanni, la violenza del potere che si è

arrogato il diritto di spegnere la voce del profeta, la violenza della gelosia di

una donna stizzita dal giudizio impietoso del Battista.

È la violenza che vediamo riempire tutti i giorni le pagine dei giornali.

Ma anche quella più banale che notiamo quando siamo imbottigliati nel

traffico e qualcuno si spazientisce.

E la violenza difficile da accettare quella che portiamo nel cuore, che ci abita,

che è nostra, anche se non vorremmo, anche se stentiamo a riconoscerla.

Ed è una violenza da combattere con la mitezza, da non accettare passivamente,

da convertire.

Ed esiste poi un’altra violenza, positiva.

La violenza su noi stessi e le nostre pigrizie mentali, sulle nostre resistenze

alla conversione, sui nostri difetti.

Siamo materia grezza da plasmare con la vita interiore e la preghiera, con la

grazia che ci proviene da Dio e con la partecipazione alla vita della comunità.

Siamo esseri in divenire e non basta invecchiare per crescere.

Lo stesso Battista ha dovuto convertirsi dalla sua visione del Messia

all’accoglienza di Gesù.

A lui chiediamo, oggi, di non arrenderci alla violenza negativa e di crescere

nello sforzo della conversione, aiutati dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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