giovedì 14 ottobre 2021

Il Vangelo del Venerdì 15 Ottobre 2021

 

Della 28° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Teresa d'Avila, vergine e Dottore della Chiesa.

Prima Lettura

Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (4,1-8)

Fratelli, che diremo di Abramo, nostro progenitore secondo la carne?

Che cosa ha ottenuto?

Se infatti Abramo è stato giustificato per le opere, ha di che gloriarsi,

ma non davanti a Dio.

Ora, che cosa dice la Scrittura?

Abramo credette a Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.

A chi lavora, il salario non viene calcolato come dono, ma come debito; a chi

invece non lavora, ma crede in Colui che giustifica l'empio, la sua fede gli

viene accreditata come giustizia.

Così anche Davide proclama beato l'uomo a cui Dio accredita la giustizia

indipendentemente dalle opere: «Beati quelli le cui iniquità sono state

perdonate e i peccati sono stati ricoperti; beato l'uomo al quale il Signore

non mette in conto il peccato!».

Parola di Dio.

Vangelo

Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.

Dal Vangelo secondo Luca (12,1-7) anno dispari.

In quel tempo, si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano

a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:

«Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l'ipocrisia.

Non c'è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto.

Quindi ciò che avrete detto nelle tenebre sarà udito in piena luce, e ciò che avrete

detto all'orecchio nelle stanze più interne sarà annunciato dalle terrazze.

Dico a voi, amici miei: non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo e dopo

questo non possono fare più nulla.

Vi mostrerò invece di chi dovete aver paura: temete colui che, dopo aver ucciso,

ha il potere di gettare nella Geènna.

Sì, ve lo dico, temete costui.

Cinque passeri non si vendono forse per due soldi?

Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio.

Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati.

Non abbiate paura: valete più di molti passeri!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non dobbiamo temere, valiamo molto più dei passeri.

Con questa scanzonata affermazione Gesù ci mette di buon umore, ci rassicura;

siamo preziosi agli occhi di Dio.

Se diventiamo discepoli, se davvero accettiamo l’enorme sfida del Vangelo e del

mondo nuovo non dobbiamo temere nulla.

I devoti contemporanei di Gesù sono molto attenti all’esteriorità, pensano che la

fede consista nell’osservare con scrupolo le tante prescrizioni della Legge orale,

nessuno ha mai fatto loro un discorso di autenticità, nessuno mai li ha richiamati

alla verità.

Gesù, invece, ci ammonisce; solo se siamo autentici possiamo incontrare Dio,

solo se siamo veri possiamo incontrare il Dio vero.

Quante volte, purtroppo, la nostra religiosità si confronta con l’apparenza, quante

volte facciamo o non facciamo delle cose per timore del giudizio di chi ci osserva!

Nessuna doppiezza, anche santa, anche cattolica, fra di noi; Dio vede continuamente

il nostro cuore, lo scruta.

Non come un ficcanaso importuno ma come colui che ci conosce meglio di quanto

noi stessi possiamo conoscerci e che, perciò, sa come farci crescere.

Fidiamoci, affidiamoci con assoluta lealtà, con trasporto, con passione.

Come i passeri, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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