venerdì 29 ottobre 2021

Il Vangelo del Sabato 30 Ottobre 2021

 

Della 30° settimana del Tempo Ordinario.

San Germano di Capua, vescovo.

Prima Lettura

Se infatti il loro essere rifiutati è stata una riconciliazione del mondo,

che cosa sarà la loro riammissione se non una vita dai morti?

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (11,1-2a.11-12.25-29)

Fratelli, Dio ha forse ripudiato il suo popolo? Impossibile!

Anch'io infatti sono Israelita, della discendenza di Abramo, della tribù di Beniamino.

Dio non ha ripudiato il suo popolo, che egli ha scelto fin da principio.

Ora io dico: forse inciamparono per cadere per sempre?

Certamente no. Ma a causa della loro caduta la salvezza è giunta alle genti,

per suscitare la loro gelosia.

Se la loro caduta è stata ricchezza per il mondo e il loro fallimento ricchezza

per le genti, quanto più la loro totalità!

Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, perché non siate

presuntuosi: l'ostinazione di una parte d'Israele è in atto fino a quando non

saranno entrate tutte quante le genti. Allora tutto Israele sarà salvato, come

sta scritto: «Da Sion uscirà il liberatore, egli toglierà l'empietà da Giacobbe.

Sarà questa la mia alleanza con loro quando distruggerò i loro peccati».

Quanto al Vangelo, essi sono nemici, per vostro vantaggio; ma quanto alla

scelta di Dio, essi sono amati, a causa dei padri, infatti i doni e la chiamata

di Dio sono irrevocabili!

Parola di Dio.

Vangelo

Chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato.

Dal Vangelo secondo Luca (14,1.7-11)

Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi

stavano a osservarlo.

Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti:

«Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto,

perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te

e lui venga a dirti: "Cédigli il posto!".

Allora dovrai con vergogna occupare l'ultimo posto.

Invece, quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto, perché quando

viene colui che ti ha invitato ti dica: "Amico, vieni più avanti!".

Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali.

Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Se siamo troppo pieni di noi stessi non c’è posto per Dio!

Questo Gesù insegna all’attonito fariseo che lo ha coraggiosamente invitato, e a noi.

È vero; se ci sentiamo particolarmente speciali e migliori degli altri rischiamo di

occupare tutto lo spazio a disposizione; ma anche chi vive nella continua svalutazione

di sé, in fondo, occupa tutto lo spazio con una visione negativa.

Possiamo essere pieni del nostro ego spirituale, il più difficile da estirpare!

Gesù ci suggerisce di crescere nell’umiltà, di vivere con la consapevolezza del

limite, senza diventare il gigante dei nostri sogni o il nano delle nostre paure.

L’umiltà è un dono e una conquista, un equilibrio che si raggiunge nella

consapevolezza e con grande senso dell’ironia.

Attenti bene, però; molti pensano di non valere nulla, di essere delle brutte

persone e, pensandolo, credono di essere umili.

Ma quella non è umiltà, è depressione!

L’umiltà è un atteggiamento che richiama la parola che la identifica; l’humus.

L’umiltà è una terra feconda che fa crescere gli alberi.

Terra; segno di concretezza, senza esagerare, senza scoraggiarsi.

Feconda; la consapevolezza dei nostri limiti e delle nostre qualità porta molti

frutti, se accompagnata dalla preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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