domenica 24 ottobre 2021

Il Vangelo del Lunedì 25 Ottobre 2021

 

Della 30° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Crisante e Daria, Martiri.

Prima Lettura

Avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del

quale gridiamo: "Abbà! Padre!".

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (8,12-17)

Fratelli, noi siamo debitori non verso la carne, per vivere secondo i desideri

carnali, perché, se vivete secondo la carne, morirete.

Se, invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, vivrete.

Infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, questi sono figli di Dio.

E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma

avete ricevuto lo Spirito che rende figli adottivi, per mezzo del quale

gridiamo: «Abbà! Padre!».

Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio.

E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo, se davvero

prendiamo parte alle sue sofferenze per partecipare anche alla sua gloria.

Parola di Dio.

Vangelo

Questa figlia di Abramo non doveva essere liberata da questo legame

nel giorno di sabato?

Dal Vangelo secondo Luca (13,10-17) anno dispari.

In quel tempo, Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato.

C'era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva

e non riusciva in alcun modo a stare diritta.

Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia».

Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.

Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione

di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve

lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno di sabato».

Il Signore gli replicò: «Ipocriti, non è forse vero che, di sabato, ciascuno di voi

slega il suo bue o l'asino dalla mangiatoia, per condurlo ad abbeverarsi?

E questa figlia di Abramo, che Satana ha tenuto prigioniera per ben diciotto anni,

non doveva essere liberata da questo legame nel giorno di sabato?».

Quando egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari si vergognavano, mentre la

folla intera esultava per tutte le meraviglie da lui compiute.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Si vergognano, i detentori del potere religioso, arrossiscono davanti alle loro

assurde elucubrazioni, le loro sconclusionate riflessioni teologiche che

presentano un Dio feroce e incomprensibile.

E fanno benissimo a vergognarsi.

Esulta, la folla, perché finalmente vede il vero volto di Dio.

Non un Dio che contabilizza le loro colpe, che impone insopportabili pesi,

che chiede senza donare.

Esulta, perché Dio guarisce senza guardare al calendario, senza seguire

imperscrutabili precetti.

E fa benissimo ad esultare.

Gesù svela il volto di un Dio che mette l’uomo al centro, non il precetto,

che desidera il bene del discepolo.

E Gesù insiste, argomenta con la Legge a chi si nasconde dietro la Legge

perché non sa argomentare.

Anche il più devoto sacerdote e il più pio fariseo portano ad abbeverare il proprio

animale da soma il giorno di sabato, e perché Gesù non può “sciogliere” questa

donna dal suo legame nefasto per portarla ad abbeverarsi alle acque limpide

dell’amore del Padre?

Che il Signore ci aiuti a non nasconderci dietro le piccinerie degli uomini per

proporre sempre la sua Legge che è fatta per la vita e per l’uomo, preghiamo!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

 

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