Della 24° settimana del Tempo Ordinario.
San Roberto
Bellarmino, vescovo e dottore della Chiesa.
Prima Lettura
Tu, uomo di Dio,
tendi alla giustizia.
Dalla prima lettera di
san Paolo apostolo ai Timòteo (6,2c-12)
Figlio mio, questo
devi insegnare e raccomandare.
Se qualcuno insegna
diversamente e non segue le sane parole del Signore nostro
Gesù Cristo e la
dottrina conforme alla vera religiosità, è accecato dall'orgoglio,
non comprende nulla ed
è un maniaco di questioni oziose e discussioni inutili.
Da ciò nascono le
invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i conflitti di
uomini corrotti nella
mente e privi della verità, che considerano la religione
come fonte di
guadagno.
Certo, la religione è
un grande guadagno, purché sappiamo accontentarci!
Infatti non abbiamo
portato nulla nel mondo e nulla possiamo portare via.
Quando dunque abbiamo
di che mangiare e di che coprirci, accontentiamoci.
Quelli invece che
vogliono arricchirsi, cadono nella tentazione, nell'inganno
di molti desideri
insensati e dannosi, che fanno affogare gli uomini nella rovina
e nella perdizione.
L'avidità del denaro
infatti è la radice di tutti i mali; presi da questo desiderio,
alcuni hanno deviato
dalla fede e si sono procurati molti tormenti.
Ma tu, uomo di Dio,
evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà,
alla fede, alla
carità, alla pazienza, alla mitezza.
Combatti la buona
battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla
quale sei stato
chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede
davanti a molti
testimoni.
Parola di Dio.
Vangelo
C'erano con lui i
Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.
Dal Vangelo secondo
Luca (8,1-3) anno dispari.
In quel tempo, Gesù se
ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando
la buona notizia del
regno di Dio.
C'erano con lui i
Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi
e da infermità: Maria,
chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni;
Giovanna, moglie di
Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che
li servivano con i
loro beni.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
È un piccolo inserto lucano
sfuggito certamente a qualche copista sessista.
Scherzi dello Spirito Santo!
Così, grazie a questi tre
versetti, veniamo a conoscenza del fatto che nel gruppo
più stretto dei discepoli c’erano
anche delle donne che vivevano con il gruppo
dei seguaci itineranti.
Conosciamo anche il nome di
alcune di esse e il loro compito; mettersi a servizio
del Regno con i loro beni.
Collaboratrici a tutti gli
effetti, non badanti degli apostoli o colf del Nazareno!
Alle donne Gesù affiderà il
compito essenziale dell’annuncio della sua resurrezione
dai morti; il loro compito è
fondamentale per lo sviluppo della fede cristiana!
Cosa di difficile comprensione
anche oggi, ed assolutamente inaccettabile in una
cultura chiusa in cui una donna
non aveva diritto di parola in pubblico, non poteva
uscire di casa da sola,
figuriamoci dormire fuori dalle mura domestiche!
Gesù è un uomo libero e ci porta
a diventare liberi, a superare le distinzioni di
genere, a scavalcare e confondere
i ruoli.
Davanti a Dio non c’è più né uomo
né donna, giudeo o greco, schiavo o libero.
Diventiamo capaci di vivere da
liberi e di liberare, superiamo gli steccati delle culture
per abbracciare la novità
sconcertante del Vangelo, aiutati dalla preghiera!
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo
regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo
così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai
nostri debitori, e non
abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e sempre,
nei secoli dei secoli.
Amen.
Buona giornata, Fausto.
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