martedì 24 agosto 2021

Il Vangelo del Mercoledì 25 Agosto 2021

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

San Ludovico (Luigi IX), Re di Francia.

Prima Lettura

Lavorando notte e giorno, vi abbiamo annunciato il Vangelo.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicési (2,9-13)

Voi ricordate, fratelli, il nostro duro lavoro e la nostra fatica: lavorando notte e giorno

per non essere di peso ad alcuno di voi, vi abbiamo annunciato il vangelo di Dio.

Voi siete testimoni, e lo è anche Dio, che il nostro comportamento verso di voi,

che credete, è stato santo, giusto e irreprensibile.

Sapete pure che, come fa un padre verso i propri figli, abbiamo esortato ciascuno

di voi, vi abbiamo incoraggiato e scongiurato di comportarvi in maniera degna

di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria.

Proprio per questo anche noi rendiamo continuamente grazie a Dio perché, ricevendo

la parola di Dio che noi vi abbiamo fatto udire, l’avete accolta non come parola di

uomini ma, qual è veramente, come parola di Dio, che opera in voi credenti.

Parola di Dio.

Vangelo

Siete figli di chi uccise i profeti.

Dal Vangelo secondo Matteo (23,27-32) anno dispari.

In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che

assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono

pieni di ossa di morti e di ogni marciume.

Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete

pieni di ipocrisia e di iniquità.

Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate

i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non

saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”.

Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti.

Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Una cosa non sopporta il Signore; l’ipocrisia.

Ben peggio del peccato, ben peggio dell’indifferenza, è l’ipocrisia ad essere un

ostacolo all’incontro col vero Dio.

Ipocrisia; essere falsi, finti, mascherati.

Anche se sono maschere devote, anche se ci rendono belli davanti agli altri.

Siamo tutti rimasti profondamente scossi da quanto accaduto negli anni scorsi riguardo

ai preti pedofili e, come si chiedeva papa Benedetto: come era possibile celebrare

l’eucarestia, amministrare il perdono e, nel contempo, abusare di un bambino?

Mistero dell’umana fragilità che dobbiamo sempre avere ben presente per vigilare

su noi stessi.

Tutta la nostra vita è un cammino verso l’autenticità, cammino che può anche

diventare doloroso ma necessario.

Chiediamo al Signore di farci scoprire e riconoscere i nostri limiti, di non limitarci

all’esteriorità (anche santa); di non essere giudicanti verso gli altri ma accoglienti

e comprensivi, perché siamo tutti peccatori e tutti bisognosi di conversione.

Che non ci succeda di diventare dei fanatici zelanti come Saulo, dei sepolcri

imbiancati belli fuori e putridi dentro.

Il Signore preferisce un peccatore consapevole ad un presunto giusto superbo

e pieno di sé!

Mettiamo questa parabola in bella vista sul nostro comodino, per poterla leggere

ogni volta che ci svegliamo e meditiamola con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il

tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua

volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a

noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai

nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto

del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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